Anche Hayden ha scelto nuova versione

Mentre Honda e Yamaha provavano le loro moto in versione 2012, la Ducati ha utilizzato la giornata di test di Brno per risalire la china al più presto. L'indicazione più importante uscita dalle prove ceche è che anche Nicky Hayden, dopo Rossi, ha deciso di dare fiducia alla GP11.1, l'evoluzione della Desmosedici messa in pista in questa stagione. Di sicuro "Kentucky Kid" ha intenzione di utilizzarle nel prossimo GP di Indanapolis.
"Dopo un’uscita con la GP11 ho preso la GP11.1 e, come già era successo a Laguna, ho immediatamente replicato il mio giro veloce. Da lì ho fatto dei piccoli progressi, passo dopo passo. Mi sono divertito, è sempre bello vedere che si fanno progressi e il feeling migliora e la mia idea è di usare la GP11.1 a Indy”, ha confermato Hayden.
Un segnale importante per l'ingegner Filippo Preziosi e il suo staff, alle prese con una stagione inaspettatamente intricata. Certo, il divario con le moto del gruppo di testa è ancora notevole e potrebbe essere necessario un cambio radicale (leggi telaio perimetrale) per colmarlo.
D'altronde le parole di Valentino dopo il test di Brno ("se miglioriamo da una parte, peggioriamo dall'altra") lasciano trapelare un po' di preoccupazione. Proprio per questo il fatto che anche Hayden si concentri sulla GP11.1 permetterà alla squadra di poter trovare più rapidamente le soluzioni ai tanti problemi tecnici di Borgo Panigale.

Preziosi: stiamo cercando l’armonia


Filippo Preziosi è l’uomo dei misteri, parla con tono pacato e il sorriso nascosto nei suoi occhi rivela più di quanto facciano le sue parole. Schiva le domande come uno slalomista i paletti con la sicurezza che il traguardo è vicino. Si diverte a tenere sulle spine “quando faremo qualcosa di nuovo lo vedrete in pista” e lascia aperta ogni possibilità. Un telaio in alluminio? “Il materiale in cui è costruito non è l’elemento determinante, abbiamo esperienza con quella lega”. Un motore non portante? “Nella storia della Ducati ci sono esempi simili”. Una telaio monoscocca ma più lungo? “E’ una soluzione tecnicamente praticabile”.
L’immagine della Desmosedici 2012 diventa sempre più nebulosa, ma il papà delle moto da corsa made in Borgo Panigale sembra avere le idee chiare, solo non vuole svelare niente prima del tempo. “Oggi stiamo lavorando per scoprire quale sarà la direzione da prendere nello sviluppo per il futuro – spiega l’ingegnere Preziosi- Stiamo provando diversi setup, differenti distribuzioni dei pesi”. L’obiettivo è anche quello di trovare le regolazioni che meglio si sposano con gli pneumatici costruiti dalla Bridegstone. “Queste gomme – sottolinea – sono al top per prestazioni, ma per raggiungere questo risultato sono stati realizzati in modo completamente diverso da qualsiasi altra gomma per moto. La moto deve adattarsi perfettamente per riuscire a sfruttarli al meglio”.
L’obiettivo per il futuro è la ricerca “dell’armonia delle singole parti fra loro, è questo che fa la differenza – dice Preziosi – soprattutto se la moto entra in sintonia con le caratteristiche di guida del pilota”. E il pilota è il punto certo su cui si basano tutti i progetti per il futuro: “Valentino sta facendo un lavoro incredibile, con nessun altro saremmo riusciti a far debuttare una moto nuova a campionato in corso. Sapevamo che avremmo incontrato delle difficoltà e Rossi le ha accettate. Se guardassimo solo alla prestazione pura, con il materiale a disposizione potrebbe andare più forte, ma stiamo guardando avanti. Sa che l’importante è fare dei passi avanti, portando avanti delle prove che magari lo rallentano per il lavoro in vista della gara”. Promosso a pieni voti anche Jeremy Burgess: “condividiamo le sue scelte al 100 per cento”.
La sintonia fra l’ingegnere e Valentino sembra essere totale, anche per quanto riguarda i progetti a lungo termine. Ieri il Dottore ha detto che per il futuro bisognerà lavorare affinando il materiale a disposizione e contemporaneamente sviluppare qualcosa di completamente nuovo. “Avrei dato la stessa sua risposta – dichiara Preziosi – è quella la strada da seguire, sviluppare quello che abbiamo e confrontarlo con i nuovi progetti, come abbiamo sempre fatto”.
Oggi in pista c’erano le Honda 1000 e la nuova moto dell’ala dorata non è sfuggita all’occhio di Preziosi. “Mi sembra abbiano fatto una moto identica a quella attuale – sono le sue parole – ridimensionandola per il nuovo motore. È una scelta condivisibile, meglio cambiare meno possibile quando il progetto è vincente. Anche in Ducati abbiamo seguito questa strada, la GP12 è nata l’anno scorso dalla GP11”.
Ma la Ducati di domani come sarà? “E’ un prototipo in divenire che si basa per il suo sviluppo su tutte le informazioni che stiamo continuando a raccogliere”. E il mistero continua.

Ducati 900 SP

MotoGP 2011: situazione in casa Ducati dopo Brno


Valentino Rossi e la Ducati sono uscite dal GP di Brno con qualche speranza in più per il finale di stagione. Il pilota italiano e nove volte campione del mondo, ha conquistato infatti il sesto posto al traguardo finale, precedendo di 1 posizione il compagno di squadra Nicky Hayden che alla bandiera a scacchi ha invece fatto segnare il settimo piazzamento. Per le Ducati il week end era cominciato malissimo con Rossi undicesimo nelle prime prove libere del venerdì e con Nicky addirittura quattordicesimo. Man mano però le cose sono cominciate a migliorare, con i primi gap ridotti e con una qualifica che ha consegnato il sesto miglior tempo proprio a Valentino.
In gara le Ducati hanno pagato molto nei giri iniziali, con distacchi pesanti dalle moto di testa già dopo i primi 5 giri. Fortunatamente per Rossi e Hayden col passare del tempo le moto hanno iniziato a mantenere un profilo di gara costante, cosicché entrambi i piloti sono riusciti a risalire di qualche posizione e complice anche le cadute che hanno spazzato via 4 piloti in tutta la gara, hanno consolidato la sesta e la settima posizione. Un risultato che fa ben sperare per le prossime 6 gara, ultime di questa MotoGP 2011 ed ultime gare per la classe MotoGP in assoluto, prima del passaggio alla Moto1.
Certo è pur vero che i tifosi non sono abituati a vedere le Ducati arrancare nel gruppo centrale dei piloti e che quest’anno le rosse hanno conquistato al massimo un paio di podi, non risultando mai affidabili. Sia Rossi che Hayden si augurano di chiudere al meglio quest’ultima stagione di MotoGP e siamo certi che entrambi i piloti assieme ai tifosi non vedono l’ora che la stagione si concluda presto

MotoGP, Brno: domina Stoner in solitaria. Rossi 6° Hayden 7°


1 STONER C.Repsol Honda TeamLap 22
2 DOVIZIOSO A.Repsol Honda Team+6.532
3 SIMONCELLI M.San Carlo Honda Gresini+7.792
4 LORENZO J.Yamaha Factory Racing+8.513
5 SPIES B.Yamaha Factory Racing+10.186
6 ROSSI V.Ducati Team+12.632
7 HAYDEN N.Ducati Team+23.037
8 EDWARDS C.Monster Yamaha Tech 3+24.189
9 AOYAMA H.San Carlo Honda Gresini+25.202
10 BARBERA H.Mapfre Aspar Team MotoGP+36.566
11 ELIAS T.LCR Honda MotoGP+36.679
12 DE PUNIET R.Pramac Racing Team+37.109
13 CAPIROSSI L.Pramac Racing Team+48.911

Brno, Pedrosa poleman, con Lorenzo e Stoner attenti più al mondiale che al crono. Rossi "mezzo" miracolo


Le qualifiche tolgono alla Honda l’en-plain della prima fila delle libere di ieri anche se un Dani Pedrosa da fuochi d’artificio torna a riprendersi lo scettro del miglior tempo (1.56.591) e quindi a dettar legge davanti a Jorge Lorenzo (+0.113) e a Casey Stoner (+0.269), entrambi attenti al cronometri e ancor di più alla classifica genarle.
E’ questo il terzetto della prima fila, con le frecciate dei giri più veloci e col passo giusto, in grado domani di giocarsi la vittoria. Tanto di cappello allo spagnolo della Honda, indubbiamente super, ma anche più libero da condizionamenti legati alla classifica, che invece “legano” Lorenzo e Stoner. Soprattutto l’australiano pare non abboccare all’amo di chi vuole trascinarlo nella bagarre pre gara. Un esempio di acquisita maturità, pur se il “canguro” non perde i suoi “vizi”, come dimostra la caduta sul bagnato in mattinata e un nervosismo e una insoddisfazione permanente, fuori misura.
La seconda fila ritrova Valentino Rossi, sesto tempo (+0.776) dietro a Spies e Simoncelli, ma davanti alla Honda factory di Dovizioso, sempre più “figlio minore” della compagnia che conta.
Per Rossi, quasi otto decimi di distacco restano un muro di pietra. Ma va riconosciuto al nove volte campione del Mondo una indomabile volontà di non mollare, una ricerca di agganciarsi a chi corre per il podio. Il cronometro dimostra che il gap resta forte, che l’elastico fra bagnato e asciutto non muta la sostanza, ma dimostra anche che quando Valentino torna a credere in se stesso, la situazione è meno pesante, fino a far tornare il sorriso al Team e la speranza agli aficionados.
Si deve gridare al miracolo? Assolutamente no. Il nono tempo di Hayden (+1.130), per non parlare delle altre Ducati, dice chiaramente che oggi, al di là delle sigle delle “rosse”, è Rossi a fare la differenza nella Casa bolognese. Si vedrà domani, su un circuito tosto, tutto da raccordare, se il pesarese sarà in grado di sfruttare positivamente l’evoluzione della gara. In palio, c’è più di un podio: c’è da capire se la strada intrapresa a Bologna ha ancora un minimo di possibilità di successo o se è l’ora di buttar via tutto e ripartire dal foglio bianco.
Per il resto, vola forte Spies e sta abbottano Simoncelli, forse anche troppo “impegnato” a non commettere l’ennesima cazzata. Peccato per Hopkins, la cui sfortuna, toglie la possibilità di averlo fra i protagonisti della seconda linea. Il circuito si presto a uno spettacolo per palati fini e il tempo promette bene.

MotoGP, Brno: Rossi 6°

1 26 Dani PEDROSA SPA Repsol Honda Team Honda 298,0 1′56.591
2 1 Jorge LORENZO SPA Yamaha Factory Racing Yamaha 291,4 1′56.70
3 27 Casey STONER AUS Repsol Honda Team Honda 295,5 1′56.860
4 11 Ben SPIES USA Yamaha Factory Racing Yamaha 289,3 1′57.178
5 58 Marco SIMONCELLI ITA San Carlo Honda Gresini Honda 291,5 1′57.351
6 46 Valentino ROSSI ITA Ducati Team Ducati 289,9 1′57.367
7 4 Andrea DOVIZIOSO ITA Repsol Honda Team Honda 295,6 1′57.442
8 5 Colin EDWARDS USA Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 291,7 1′57.676
9 69 Nicky HAYDEN USA Ducati Team Ducati 289,4 1′57.721
10 7 Hiroshi AOYAMA JPN San Carlo Honda Gresini Honda 294,8 1′57.784
11 35 Cal CRUTCHLOW GBR Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 290,9 1′57.797
12 24 Toni ELIAS SPA LCR Honda MotoGP Honda 294,3 1′58.245
13 8 Hector BARBERA SPA Mapfre Aspar Team MotoGP Ducati 295,6 1′58.273
14 19 Alvaro BAUTISTA SPA Rizla Suzuki MotoGP Suzuki 295,6 1′58.274
15 14 Randy DE PUNIET FRA Pramac Racing Team Ducati 289,2 1′58.889
16 65 Loris CAPIROSSI ITA Pramac Racing Team Ducati 290,0 1′58.938 2
17 17 Karel ABRAHAM CZE Cardion AB Motoracing Ducati 292,5 1′58.946

"Valentino Rossi va fuori giri". Il Giornale attacca il pilota della Ducati perchè "sta con i rivoltosi inglesi". E noi stiamo con Vale


Valentino Rossi, si sa, non si limita al motociclismo, non ha peli sulla lingua e non teme di andare controcorrente. Stavolta una sua dichiarazione pubblicata da la Stampa di Torino sulle sommosse inglesi scatena le ire persino di un quotidiano … “sobrio” e “indipendente” come il Giornale e molti suoi lettori insultano duramente il pilota della Ducati.
Dice il nove volte campione del Mondo: “Sono con i contestatori. La polizia dovrebbe dare una mano e risolvere i problemi, non mettersi a menare la gente e uccidere dei ragazzi. Se c’è questo casino, forse il perché sta proprio nel comportamento delle forze dell’ordine”.
Le prime violenze erano scoppiate nella notte fra sabato e domenica nel quartiere multietnico di Tottenham, dopo una manifestazione convocata per protestare contro la morte di Mark Duggan, pregiudicato ucciso in uno scontro a fuoco con la polizia. C’è un’inchiesta aperta e giornali e blog accusano gli agenti dell’unità speciale armata di aver aperto il fuoco senza essere stati precedentemente attaccati.
Noi siamo contro la violenza, anche perché chi ha ragione passa sempre dalla parte del torto e paga due volte. E siamo, però, anche a favore di Valentino.
Innanzi tutto perché , come tutti, lui ha il diritto di dire la sua. Poi perché, pur convinti che fra i rivoltosi inglesi ci siano delinquenti di ogni risma, siamo totalmente in disaccordo con quanto detto dal premier inglese Cameron che bolla tutti e tutto come: “Pura criminalità”.
Quando in una democrazia i cittadini non si sentono “uguali” e subiscono nella loro vita quotidiana questa discriminazione, sono isolati ed esclusi, non ci si può lamentare se esplodono rabbia e esasperazione fino alla rivolta.
Ha ragione Rossi anche sulla polizia. Che rispetto merita la polizia (l’ordine sociale) quando il capo di Scotland Yard si è dovuto dimettere per le tresche con i corruttori e ricattatori del non-giornalismo di Murdoch? Scrive Paolo Flores d’Archais sul Fatto quotidiano: “Da che pulpito Cameron – di quel marciume mallevadore e beneficato – può gridare ai “criminali”? E perché mai sentirsi “nella stessa barca” quando si taglia sulle pensioni e sugli asili per ingrassare i Mackie Messer dell’intreccio affaristico-politico-criminale?”.
Valentino Rossi va difeso perché non ha emesso una sentenza ma ha espresso una sua legittima opinione. Giusta o sbagliata, nessuno può negargli la parola. Neppure i crociati del Giornale che, notoriamente, hanno … sempre ragione. Oltre che la bava alla bocca.

Benvenuti a "casa Ducati"

Il motorhome Ducati















Tra i motorhome del paddock della MotoGP, uno solo spicca per il suo design esclusivo. E' quello di Ducati che al suo interno vanta arredi modernissimi, sedie e poltrone stilose, tutto griffato 46 e 69. Con le foto dei due campioni di Borgo Panigale in bella mostra sulle pareti di tutte le stanze, insieme ai maxi schermi dove seguire la gara, ma che nelle fasi "tranquille" della giornata mettono in bella mostra il logo della factory motociclistica italiana. Da notare che persino il posacenere sfoggia linee dal design esclusivo.

MotoGP: Brno sotto il segno di Dani Pedrosa, Rossi 7°


FP1

Pos.Num.RiderNationTeamBikeKm/hTime
126Dani PEDROSASPARepsol Honda TeamHonda299.51'56.328
227Casey STONERAUSRepsol Honda TeamHonda296.71'57.294
358Marco SIMONCELLIITASan Carlo Honda GresiniHonda291.51'57.408
41Jorge LORENZOSPAYamaha Factory RacingYamaha295.01'57.587
54Andrea DOVIZIOSOITARepsol Honda TeamHonda295.21'57.776
611Ben SPIESUSAYamaha Factory RacingYamaha290.81'57.903
721John HOPKINSUSARizla Suzuki MotoGPSuzuki293.01'58.321
819Alvaro BAUTISTASPARizla Suzuki MotoGPSuzuki294.41'58.345
935Cal CRUTCHLOWGBRMonster Yamaha Tech 3Yamaha292.31'58.390
105Colin EDWARDSUSAMonster Yamaha Tech 3Yamaha292.41'58.497
1146Valentino ROSSIITADucati TeamDucati292.01'58.819
1214Randy DE PUNIETFRAPramac Racing TeamDucati291.01'58.927
138Hector BARBERASPAMapfre Aspar Team MotoGPDucati297.81'58.973
1469Nicky HAYDENUSADucati TeamDucati290.51'58.975
157Hiroshi AOYAMAJPNSan Carlo Honda GresiniHonda296.51'59.289
1617Karel ABRAHAMCZECardion AB MotoracingDucati293.91'59.334
1765Loris CAPIROSSIITAPramac Racing TeamDucati290.21'59.706
1824Toni ELIASSPALCR Honda MotoGPHonda294.02'00.201

FP2

Pos.Num.RiderNationTeamBikeKm/hTime
126Dani PEDROSASPARepsol Honda TeamHonda301.01'56.454
227Casey STONERAUSRepsol Honda TeamHonda299.31'56.831
358Marco SIMONCELLIITASan Carlo Honda GresiniHonda295.61'57.136
41Jorge LORENZOSPAYamaha Factory RacingYamaha296.31'57.174
54Andrea DOVIZIOSOITARepsol Honda TeamHonda297.51'57.535
611Ben SPIESUSAYamaha Factory RacingYamaha290.61'57.631
746Valentino ROSSIITADucati TeamDucati296.01'57.745
819Alvaro BAUTISTASPARizla Suzuki MotoGPSuzuki295.61'57.857
935Cal CRUTCHLOWGBRMonster Yamaha Tech 3Yamaha293.21'57.859
1021John HOPKINSUSARizla Suzuki MotoGPSuzuki294.51'57.880
118Hector BARBERASPAMapfre Aspar Team MotoGPDucati297.91'58.120
125Colin EDWARDSUSAMonster Yamaha Tech 3Yamaha294.01'58.313
1314Randy DE PUNIETFRAPramac Racing TeamDucati292.91'58.454
1469Nicky HAYDENUSADucati TeamDucati292.31'58.568
1565Loris CAPIROSSIITAPramac Racing TeamDucati294.81'58.573
167Hiroshi AOYAMAJPNSan Carlo Honda GresiniHonda300.41'58.607
1717Karel ABRAHAMCZECardion AB MotoracingDucati293.41'58.999
1824Toni ELIASSPALCR Honda MotoGPHonda296.81'59.157































































































































































































































































Ecco gli orari di prove e gare del GP della Repubblica Ceca.


IN TV
Prove libere, qualifiche e gare sul canale MotoGP di Mediaset Premium, canale 390, visibile in chiaro avendo l’abbonamento Calcio

Sabato– Italia 1
00:45: sintesi prove libere
13:30: GP Moto - Rubrica
13:55: diretta qualifiche MotoGP
15:00: sintesi qualifiche 125 cc
15:10: diretta qualifiche Moto2

Domenica– Italia 1
10:45: diretta gara 125 cc
12:15: diretta gara Moto2
14:00: diretta gara MotoGP
15:00 Fuorigiri
ORARI DI PROVE E GARE

Venerdì 12 agosto
125 cc FP1 09:15 - 09:55
MotoGP FP1 10:10 - 10:55
Moto2 FP1 11:10 - 11:55
125 cc FP2 13:15 - 13:55
MotoGP FP2 14:10 - 14:55
Moto2 FP2 15:10 - 15:55

Sabato 13 agosto
125 cc FP2 09.15 – 09.55
MotoGP FP2 10.10 – 10.55
Moto2 FP2 11.10 – 11.55
125 cc QP 13.00 – 13.40
MotoGP QP 13.55 – 14.55
Moto2 QP 15.10 – 15.55

Domenica 14 agosto
125 cc WUP 08:40 - 09:00
Moto2 WUP 09:10 - 09:30
MotoGP WUP 09:40 - 10:00
125 cc RAC 11:00
Moto2 RAC 12:15
MotoGP RAC 14:00

Hayden testa l'asfalto di Indianapolis con una 1198

In attesa del weekend di Brno del prossimo 14 agosto, venerdì scorso il pilota della Ducati MotoGP e campione del mondo nel 2006, Nicky Hayden, è stato il primo a testare in sella a una 1198 SP la rinnovata superficie del Motor Speedway di Indianapolis, che a fine mese (26-28 agosto) ospiterà la dodicesima prova del motomondiale 2011. Il leggendario circuito è stato infatti riasfaltato per 1,5 miglia (dalla curva 9 alla curva 16), ricevendo anche l’avallo della FIM.
Era proprio quello che mi aspettavo, il nuovo asfalto è praticamente perfetto!“, ha dichiarato Kentucky Kid. “Noi come piloti abbiamo chiesto delle modifiche al termine dello scorso anno, adesso l’ingresso nell’Infield subito dopo il traguardo è stato ripavimentato e possiamo avere maggior fiducia in ingresso curva. Nel 2010 c’erano state tante cadute nei pressi della curva 6 dove erano presenti degli avvallamenti che oggi sono spariti. Sarà più facile sorpassare e, senza dubbio, anche più bello guidare!“.