La mia special - work in progress


All' origine: Ducati SuperSport 600 del 1998.




Cambio motore con 900 valvolone del 1994.




Taglio telaio posteriore.




Impianto elettrico sistemato da SuperSport a tipo Monster.



Coda Radical Ducati.



Prima prova posizione coda.




Telaietto anteriore e supporto coda.





Telaietto anteriore e posizione coda.



Telaietto porta targa, stop e frecce.





Faro anteriore e posteriore.



Nuovo alloggio accensione.



Telaio quasi finito.



Posteriore.



Restauro motore.



Staffe porta faro.




Restyling motore finito.









 Prova faro.



Lavorazione pedane.



Verso la verniciatura



Gommine nuove



Telaio pronto tra poco si comincia il montaggio



Forcellone



Rimontaggio









Trattamento Tankerite serbatoio



Scarico stile GT



Scarico adattato e modifica collettore con elimina crociera






Verso la verniciatura




Nuovo scarico da un vecchio Termignoni per Ducati 996 e nato un mini mono scarico.




WORK IN PROGRESS

1199 | Fantastica





Perché Valentino Rossi e Ducati non vincono?



Questa è la domanda che tutti si pongono e in tanti provano a dare una risposta, c’è chi dice che la “colpa” è di Valentino Rossi (che non è riuscito a renderla competitiva come fece con la Yamaha nel 2004) chi invece accusa la Ducati (per non avere saputo assecondare le indicazioni del Dottore), altri invece dividono le colpe al 50%, spesso sono solo i soliti discorsi da bar.

E’ invece molto interessante l’opinione (una vera lezione di teoria tecnica) espressa dall’Ingegnere Jan Witteveen, mitico progettista di tante moto che hanno vinto decine di titoli mondiali: come Aprilia, Gilera, Bimota, Cagiva, Husqvarna ecc.

Jan Witteveen nell’ultimo numero del mensile Riders Magazine, in edicola in questi giorni, analizza ogni particolare del binomio italiano, partendo dal pilota, Valentino Rossi, che secondo l’ingegnere non può essere messo in discussione, in quanto appena ha avuto la possibilità di lottare per il podio (gara con pista bagnata) ha dimostrato di essere ancora un top rider.

Jan Witteveen analizzando il propulsore della Desmosedici, trova solo alcune lacune, principalmente nella trasmissione, nel cambio che rispetto alla concorrenza Honda, che utilizza un sistema “zero shift”, ha qualcosa in meno e perde in accelerazione, poiché ha dei brevissimi attimi in cui la moto perde trazione tra una marcia e l’altra.

Jan Witteveen rileva una evidente differenza nella ciclistica, ma essendo ormai le sospensioni uguali per tutti, individua nel telaio il problema della Ducati, problema ma non colpa, infatti l’Ingegnere non boccia nemmeno il sistema del “motore portante” ma indica che è la scarsa esperienza nella progettazione di un telaio a doppia trave, stile Japan, il problema che stà penalizzando la casa di Borgo Panigale e i suoi piloti.
Problema ma “non colpa” perché Jan Witteveen indica come colpevole della non competitività del binomio Rossi Ducati nientemeno che il “Regolamento della MotoGp” nella fattispecie nella “Regola della Monogomma”.

Jan Witteveen incolpa la monogomma perché non può essere “giusta” per tutte le moto, qualcuno va meglio (la Yamaha quest’anno), qualcuno va peggio (la Ducati), qualcuno così-così (vedi Honda). Il problema per la Ducati, non è quello di “dover per forza accontentare” le richieste di Valentino, ma è quello di “doversi omologare” come dice Jan Witteveen su Riders Magazine, ai telai stile Japan, cercando di avvicinarsi a quello della Yamaha, che da decenni fa scuola.

Il regolamento, per contenere certi costi ha imposto la monogomma, costringendo i costruttori ad adeguarsi a quelle specifiche, spendendo forse più soldi, tanto che la Ducati in un anno è passata dal “motore portante” con attacchi in carbonio, agli attacchi in alluminio, poi a un primo telaio a doppia trave in alluminio, poi ad un secondo, senza comunque risolvere il problema della trazione o della mancanza di feeling sull’anteriore… Anche la Honda al momento è stata costretta ad utilizzare il telaio 2013… Secondo Jan Witteveen la Ducati avrebbe speso meno se avesse avuto un costruttore di gomme personalizzato, con cui sviluppare gli pneumatici adeguati alla propria ciclistica, come avvenne con successo nel 2007.

Non si può perciò accusare Valentino Rossi se non vince, ma nemmeno la Ducati che comunque ci sta mettendo il massimo del suo impegno, per inseguire il miglior compromesso del suo nuovo telaio (senza esperienza in merito) con la monogomma.
Fonte: f1passion.it

Qui se la ridono?


Special: Ducati Monster 1100 Bulgari by Vilner




















Rossi: "Restare è una scommessa"



Valentino Rossi commenta la scivolata in gara a Laguna Seca e fa il punto sul suo futuro: "Alla frenata del Cavatappi appena ho toccato i freni mi si è chiuso il davanti e non me l'aspettavo perché avevo anche rallentato. Facciamo fatica a tenere in temperatura la gomma anteriore e non capiamo perché. Intanto Ducati mi ha fatto un offerta al ribasso e dicono che cambieranno tante cose con l'arrivo di Audi, ma per restare bisogna fare una scommessa".
Il Dottore torna sulla caduta: "Avevo un distacco di 10 secondi sia da quelli davanti che da quelli dietro, e avevo rallentato per arrivare alla fine. Invece la gomma davanti si è raffreddata, ed era nuova come se non lavorasse. E' stata una caduta come quella di Silverstone nelle prove ma non me l'aspettavo. Anche lì facevamo fatica ad usare la gomma davanti e mandarla in temperatura. Anche i dati della telemetria lo confermano".

Dopo la gara di Laguna Seca, Valentino dovrà decidere se restare in Ducati oppure passare alla Yamaha: "La Ducati ha ritoccato al ribasso, facendo un offerta inferiore perché i soldi sono meno e c'è una gran differenza rispetto ad adesso. Ma per me i soldi per fortuna non sono importanti nella decisione del mio il futuro. Quindi ci sto pensando perché cambiano tante cose, c'è Audi e tanta motivazione, ma appunto per rimanere in Ducati bisogna fare una scommessa. Con Ducati comunque guadagnerei più soldi, ma non è facile visto che davvero tante cose cambieranno. Questi dell'Audi insieme a Ducati vogliono fare bene".

Il tempo però non è a favore di Rossi che, se decidesse di restare con il team di Borgo Panigale, dovrebbe accollarsi ulteriori tempi di sviluppo non certo immediati: "Ducati vorrebbe un contratto lungo. E per sviluppare la moto ci vorrebbe un po' di tempo. Ad esempio 6 mesi o un po' di più. La cosa preoccupante è che non siamo riusciti a migliorare fino ad ora, anzi. Quindi sarà una scelta difficile, ora vado in vacanza e ci penso bene".

Il Numero 46 sogna dunque una moto per tornare a divertirsi: "Comincio ad avere 33 anni, quindi bisogna pensare bene a cosa fare. Il fascino di migliorare la Ducati e vincere resta comunque più alto di qualunque altra cosa. Certo che però in Ferrari, ad esempio, hanno lavorato meglio. Alonso è un fuoriclasse che ha portato a casa tutto anche quando la parte tecnica non era al top. Poi loro hanno fatto il salto in avanti e noi no. Il problema grossissimo della moto è l'anteriore che non appoggia abbastanza. Se si riuscisse a risolvere quello la moto potrebbe anche andare bene".

Dell'incontro con il Presidente Ducati, Del TorchioRossi rivela: "Per le garanzie tecniche è presto perché bisogna capire Audi quanto è motivata, capire che gente mettere e dove, ed è difficile fare un punto della situazione. Insomma bisogna crederci. Se Prreziosi resta? Penso di si", conclude secco il Campione di Tavullia.
Fonte: sportmediaset.it

MotoGP, Laguna Seca: così in pista ed in TV



MotoGP - Laguna Seca - Orari in pista (-9 ore rispetto all’Italia)

Venerdì 27 Luglio
10.10 - 10.55 MotoGP Prove Libere 1
14.10 - 14.55 MotoGP Prove Libere 2

Sabato 28 Luglio
13.55 - 14.55 MotoGP Qualifiche

Domenica 29 Luglio
09.10 - 09.30 MotoGP Warm-Up
14.00 MotoGP Gara

MotoGP - Laguna Seca - Così in TV (Ora italiana)

Sabato 28 Luglio
Italia 1
22.50 MotoGP qualifiche

Domenica 29 Luglio
Italia 1
22.45 MotoGP Gara
23.50 Fuorigiri (Rubrica sportiva)

Italia2 trasmette per tutto il weekend le prove libere, le qualifiche, warm up e le gare.

Panigale Streetfighter | Sogno o realtà?







RAD 02 WILDCAT (2012)


Rad ci stupisce sempre...

Technical Schedule:

- RAD 02 Montjuich alluminium subframe
- RAD 02 Cromo Molibdeno frame
- RAD 02 Montjuich alluminium front bracket
- S2R swingarm
- BST carbón fiber wheels
- Alluminium RAD 02 fuel tank
- RAD 02 Montjuich carbón fiber front fairing
- RAD 02 CORSA EVO vcarbon fiber seat
- RAD 02 racing wiring
- EVR 3 ECU
- LiPo Battery
- RAD 02 two valves engine carbón fiber airbox
- Monster 1100 EVO engine
- Wolfman exhaust system
- BMW silencer
- Extreme tech rear schock
- 749 tin fork
- Discacciati rotors
- Discacciati radial calipers
- Discacciati radial pumps