Phillip Island, Stoner "propheta in patria": gara e titolo iridato! Rossi a terra

Peccato, grande peccato per l’assenza forzata di Jorge Lorenzo, tradito nel warm up, ma ciò non inficia il valore della giornata trionfale di Casey Stoner, inimitabile mattatore e degnissimo “propheta in patria”.
Il “canguro” chiude così nell’apoteosi il luminoso week end di Phillip Island: vittoria (la quinta consecutiva) e titolo mondiale (il secondo) in anticipo, a suggello di una stagione dominata dall’alto di una indiscutibile classe e di uno straordinario feeling con una Honda a prova di bomba.
Neppure l’immancabile scroscio d’acqua finale ferma la trionfale e spettacolare cavalcata del fuoriclasse australiano e la parata delle moto della Casa alata, ai primi quattro posti.
Sventola alta anche la bandiera tricolore grazie al secondo e terzo posto di Simoncelli e Dovizioso, protagonisti di un duello di tutto rispetto a danno di Dany Pedrosa, solo quarto. L’acquazzone invece bagna le ali all’ottimo Bautista, a gambe all’aria proprio nel finale.
La foga toglie invece ogni speranza a Rossi, a terra a metà gara dopo due bei sorpassi a danno del compagno di squadra Hayden (settimo) e del pilota della Suzuki. Il nove volte campione del Mondo merita oggi l’onore delle armi: ha dimostrato, se non altro, di non essere privo né di orgoglio né di volontà di riscossa. La ennesima caduta stagionale, però, rilancia i dubbi sullo “smalto” attuale del pilota della Ducati, i cui livelli di competitività restano a dir poco inadeguati.
La MotoGP così non brilla, anzi delude: non può accontentarsi di una sola “stella” in pista: vale oggi per Stoner, come valeva ieri per Rossi.

da motoblog.it

Althea: "Grande delusione da Ducati"


E' diviso tra l'entusiasmo nel seguire la prova di Carlos Checa, l'emozione per la prestazione di Davide Giugliano e la grande delusione umana per la mancanza di supporto da parte della Ducati. Genesio Bevilacqua, general manager del team Althea Racing sta vivendo un week end diverso da quello che avrebbe voluto dopo la conquista del titolo mondiale con Checa, del titolo marche e dei due della Superstock.
- Nel momento in cui si stanno decidendo le sorti di Carlos Checa, tu mi sembra sia fuori dai giochi: "Ero già fuori - ci ha detto Genesio Bevilacqua - quando mi è stato chiesto di tenere Carlos Checa. Ho risposto che avrei potuto farlo solo con un supporto da parte della Ducati. A questo punto non ho ricevuto alcuna proposta concreta. C'è, quindi, la volontà da parte della Ducati stessa di appoggiare un pilota che noi, insieme a loro, abbiamo messo in condizioni di coronare un sogno, presso un altro team. E solo per questioni di budget. Questo la considero quasi una violenza da parte loro nei nostri confronti".

- Quindi una grande delusione morale
"Senza dubbio, perché forse i manager della Ducati non si sono resi conto di quello che abbiamo fatto, del rischio che abbiamo assunto e degli sforzi che abbiamo portato avanti per coronare questo sogno. E non hanno tenuto conto di quello che il nostro lavoro ha reso e renderà".

- Secondo te Carlos rimarrà con la Ducati?
"No credo, perché se lo conosco non potrà accettare di essere considerato come un oggetto che può essere spostato da una parte all'altra".

Bevilacqua 

- Come sono i tuoi rapporti con Checa?
"Quando nasce un'amicizia è per sempre. Con noi Carlos si è reso conto in due anni che certe cose sono possibili, anche i sogni. C'è un aspetto umano che non può essere dimenticato: Insieme ai miei ragazzi lo abbiamo messo in condizione di far venire fuori il talento, assecondandolo e supportandolo".

- Tu non mollerai, però...
"No, mi riproietto in questo mondo con una battaglia che amo: una sfida carica di motivazione che potrebbe avere ancora successo come è stato con Carlos. Portare avanti un giovane come Giugliano al quale daremo tutto il supporto, io e i ragazzi a me più fedeli". 

- La squadra, quindi, rimarrà?
"La cosa che mi preoccupa di più in questo momento è salvare ogni posto di lavoro per questi ragazzi. E per questo motivo spero di poter schierare anche una Superstock che mi consenta di lavorare ancora con i miei ragazzi".

- Hai pensato a cambiare moto per il 2012?
"Potrei ma non penso di farlo perché credo che la Ducati rimane la moto migliore per un team delle nostre dimensioni per fare bene nella Superbike e nella Superstock".

- Un'ultima domanda: cosa puoi dirci delle questioni che riguardano la tua Azienda?
"Per ora dico che io personalmente non ho avuto alcun procedimento e penso che nel giro di pochi giorni potremo ufficializzare che nemmeno la mia Azienda ha avuto alcun problema. Per ora preferisco che parlino le carte". 

da motoblog.it

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...anzi si commenta da solo.

Phillip Island: Stoner da "emozione", Rossi da "depressione"

Da motoblog.it.... questa mi piace
Emozione. E’ il sentimento che sprigiona Casey Stoner con la sua danza in pista che racchiude classe, grinta, show, esaltando da solo una MotoGP da sbadigli.
Alla fine di queste qualifiche senza storia, Casey Stoner saluta il pubblico di Phillip Island e sorride soddisfatto, quasi felice, per la sua undicesima pole stagionale (1’29.975), preludio di una corsa in fuga solitaria, del quinto trionfo sulla pista di casa, forse anche della festa anticipata per il secondo titolo. La superiorità del binomio Stoner-Honda si riconferma: è netta, forse addirittura più marcata dei distacchi di queste qualifiche e anche degli stessi distacchi della classifica iridata.
Il “canguro”, unico pilota ad avere abbattuto il muro dell’1 e 30, è degnamente ostacolato, ma inutilmente, sia da Jorge Lorenzo (+0.473), sempre deciso a vendere cara la pelle e ad onorare il numero uno sulla sua moto, che da Marco Simoncelli (+ 0.624), sempre sul filo di lana ma capace di tenersi dietro tutti gli altri hondisti, Stoner escluso.
Seconda fila con Bautista e la sua Suzuki in gran spolvero, quarto tempo (+0.734), con Dovizioso un po’ abulico, quinto (+0.805), con Hayden, comunque primo dei ducatisti, sesto crono (+0.817). Poi Spies e Pedrosa in ombra, con quasi 9 decimi di gap ed Edwards che chiude la terza fila (+1.262). Ancora: Capirossi ultimo sprazzo nella top ten (+1.608), seguito da De Puniet e Aoyama.
Quindi quinta fila aperta da Rossi, 1’31.980 (+2.005), che non merita nessuna parola in più e nessuna parola in meno di quanto già abbiamo scritto ieri. E avanti ieri. Tant’è. Si potrebbe chiudere così: è il cronometro il nostro miglior commento.


Superbike Portimao: gli orari della TV


Gli orari in TV di Portimao

Sabato 15 ottobre

11.40 Prove La7 - diretta
15:50 Superpole La7 - diretta
Dominca 16 ottobre

11.30 Superstock Eurosport - diretta
12.15 Speciale SBK La7 - diretta
13.00 SBK Gara 1 La7/Eurosport - diretta
14.30 Supersport Eurosport - diretta
16.20 SBK Gara 2 La7/Eurosport - diretta
17:00 Paddock Show La7-diretta

Gli orari di prove e gare

Venerdì

10.00 – 10.30 Superstock 600 Free Practice
10.45 – 11.30  W Supersport Free Practice
11.45 – 12.15 Superstock 1000 Free Practice
12.30 – 13.30 WSBK Free Practice
13.45 – 14.30 Superstock 600 Qualifying Practice
14.45 – 15.30 W Supersport Qualifying Practice
15.45 – 16.15 Superstock 1000 Qualifying Practice
16.30 – 17.30 WSBK Qualifying Practice

Sabato

10.00 – 10.30 Superstock 1000 Free Practice
10.45 – 11.30 W Supersport Free Practice
11.45 – 12.30 WSBK Qualifying Practice
12.45 – 13.30 Superstock 600 Qualifying Practice
14.45 – 15.30 WSBK Free Practice
16.00 – 16.14 WSBK Superpole (1)
16.21 – 16.33 WSBK Superpole (2)
16.40 – 16.50 WSBK Superpole (3)
17.05 – 17.50 W Supersport Qualifying Practice
18.05- 18.35 Superstock 1000 Qualifying Practice

Domenica

10.00 – 10.10 10’ Superstock 1000 Warm Up
10.20 – 10.35 15’ WSBK Warm Up
10.45 – 11.00 15’ W Supersport Warm Up
11.30 Superstock 1000 Race (12 Laps km 56.104)
13.00 WSBK Race 1 (22 Laps Km 101.024)
14.30 W Supersport Race (20 Laps Km 91.840)
15.35 Superstock 600 Race (10 Laps Km 45.920)
16.30 WSBK Race 2 (22 Laps Km101.024)

MotoGP Australia: gli orari di prove e gare


IN TV

Sabato 15 ottobre

1:45 Prove Italia 1 sintesi
4:55 125 prove Italia 1 diretta
5:55 MotoGP prove Italia 1 sintesi
7:10 Moto2 prove Italia 1 diretta

Domenica 16 ottobre

3:50 125 gara Italia 1 diretta
5:15 Moto2 gara Italia 1 diretta
7:00 MotoGP gara Italia 1 diretta
10:20 125 gara Italia 1 replica
11:20 Moto2 gara Italia 1 replica
14:00 MotoGP gara Italia 1 replica

 
ORARI DI PROVE E GARE

Venerdì 14 ottobre

125ccFP1 01:15 - 01:55
MotoGPFP1 02:10 - 02:55
Moto2FP1 03:10 - 03:55
125ccFP2 05:15 - 05:55
MotoGPFP2 06:10 - 06:55
Moto2FP2 07:10 - 07:55

Sabato 15 ottobre

125ccFP3 01:15 - 01:55
MotoGPFP3 02:10 - 02:55
Moto2FP3 03:10 - 03:55
125ccQP 05:00 - 05:40
MotoGPQP 05:55 - 06:55
Moto2QP 07:10 - 07:55

Domenica 16 ottobre

125ccWUP 01:40 - 02:00
Moto2WUP 02:10 - 02:30
MotoGPWUP 02:40 - 03:00
125ccRAC 04:00
Moto2RAC 05:15
MotoGPRAC 07:00

Il nuovo motore Superquadro: prestazioni perfette

Standard di riferimento estremo

Nell'innovativo motore Superquadro (così chiamato per il rapporto esasperato tra alesaggio e corsa corta), la potenza è stata incrementata fino a 195CV, valore di riferimento assoluto per un bicilindrico di produzione, mentre la coppia è stata portata a 13.5kgm e, grazie ai Riding Mode a disposizione del pilota, sarà possibile dosarne l'erogazione in base a stile e condizioni di guida.
Il motore è stato costruito in maniera tale da consentire una drastica riduzione del peso complessivo del veicolo. Ducati, sempre alla ricerca della perfezione prestazionale, è inoltre riuscita ad allungare gli intervalli di manutenzione portandoli a 24.000km.


Curve di potenza e coppia


Dimensionamento estremo


Nel calcolare la configurazione ottimale per ottenere una trasformazione epocale dell'erogazione di potenza del bicilindrico a L, gli ingegneri di Ducati e Ducati Corse hanno incrementato la velocità del motore e ne hanno migliorato la fluidodinamica grazie ad un incredibile alesaggio e corsa da 112mm x 60.8mm. Uno studio approfondito condotto su potenza e guidabilità ha permesso di raggiungere un'erogazione da 195CV a 10.750giri/min e una coppia da 13.5kgm a 9.000giri/min.





Il nuovo rapporto alesaggio/corsa da 1.84:1 incrementa brillantemente i giri grazie alla corsa ultracorta dell'albero motore, e la maggior superficie del pistone consente una maggiorazione dei diametri delle valvole. Se comparate al motore 1198 Testastretta Evoluzione, le valvole di aspirazione sono state infatti portate da 43.5 a 46.8mm e quelle di scarico da 34.5 a 38.2mm.
La combinazione di diametri valvola molto grandi e regimi elevati, introduce sollecitazioni inerziali notevoli. Per controllare questo aspetto e garantire la corretta affidabilità del sistema, le valvole di aspirazione sono realizzate in una speciale lega di titanio, prerogativa fino ad oggi solo delle versioni “R” dei motori Ducati.
Le nuove valvole sono comandate da bilancieri di derivazione sportiva, 'superfiniti' per ridurre l’attrito e aumentare la resistenza a fatica e rivestiti con un coating speciale (PLC) originariamente messo a punto per applicazioni aerospaziali.
L'origine racing dei pistoni del Superquadro è evidente nel fondello con doppia travatura, concepito per combinare massima resistenza e rigidezza, consentendo di ridurre le superfici di spinta del pistone stesso, a favore di un maggior contenimento degli attriti. Grazie alla tecnologia sviluppata da Ducati Corse, questa progettazione consente ai pistoni dal diametro di 112mm di operare in maniera affidabile a regimi molto elevati.
L’elevata portata di aria e benzina che il motore è in grado di elaborare, grazie alla maggiorazione del diametro delle valvole di aspirazione, viene opportunamente garantita dai nuovi corpi farfallati di sezione ovale, che rispetto al motore 1198 Testastretta Evoluzione sono stati portati da un diametro equivalente di 63.9 fino ad un impressionante 67.5mm. I corpi farfallati vengono comandati mediante un sistema full Ride-by-Wire in modo indipendente uno dall’altro e sono dotati di 2 iniettori ciascuno: il primo disposto sotto la farfalla e destinato ad alimentare il motore nelle condizioni di utilizzo a basso carico, il secondo, disposto sopra la farfalla, viene attivato quando al motore si richiede di esprimere le maggiori performance.

Architettura del motore

Il motore è stato pensato come elemento strutturale del telaio, e pertanto, la sua architettura è stata completamente rivista per garantire la miglior progettazione possibile in termini di conformazione, distribuzione del peso e robustezza.




Engine architecture

I cilindri, sempre disposti a 90° l'uno rispetto all'altro, sono stati ruotati all'indietro di altri 6° intorno ai carter del motore, fino ad ottenere un angolo di 21° tra il cilindro anteriore e il piano orizzontale. Ciò ha consentito di collocare il motore più avanti di 32mm, per migliorare la distribuzione dei pesi tra l'anteriore e il posteriore ed ottenere il perfetto posizionamento dei punti d'attacco delle teste nel telaio monoscocca del 1199 Panigale. I carter del motore, ottenuti per pressofusione sottovuoto grazie alla tecnologia Vacural® che garantisce massimo risparmio di peso, spessori delle pareti omogenei e resistenza meccanica superiore, sono modellati in maniera tale da incorporare la camicia d'acqua attorno alle canne del cilindro. Il motore Superquadro è dotato di canne umide riportate in alluminio con rivestimento nicasil, inserite nei fori di alloggiamento del basamento durante le fasi iniziali di montaggio. Questa progettazione consente di fissare la testa direttamente sul carter, coniugando le necessità di rigidezza della struttura del motore con un vantaggio notevole in termini di compattezza dimensionale dello stesso. Le canne con le loro pareti sottili rendono inoltre possibile un efficace scambio termico con il refrigerante che scorre lungo le pareti.I coperchi frizione, quelli delle teste e la coppa olio sono tutti ottenuti per fusione in lega di magnesio, al fine di garantire il minimo peso del motore pur garantendo la voluta resistenza meccanica.Oltre che per la presenza delle canne, i carter del motore si distinguono per l’impiego di bronzine di banco dell'albero motore, prima utilizzate esclusivamente nel propulsore Ducati Desmosedici RR. L'eliminazione dei cuscinetti a sfere ha consentito di incrementare il diametro dei perni di banco dell’albero motore, permettendo contemporaneamente un aumento della sezione del basamento nella zona circostante i supporti di banco, in modo da massimizzare la rigidezza e la resistenza meccanica adeguandola all'erogazione di potenza estrema del Superquadro. La lubrificazione dei perni di banco avviene mediante olio in pressione immesso attraverso opportune canalizzazioni interne del basamento. In questo modo si assicura l'efficiente lubrificazione del nuovo albero motore, seguita da un rapido recupero dell'olio grazie ad un nuovo componente Ducati, una pompa a lobi che mette in depressione il vano imbiellaggio come nei motori utilizzati per le competizioni MotoGP.La pompa è movimentata da un albero trascinato da una cascata di ruote dentate realizzate in uno speciale tecno-polimero ad alta resistenza e mantiene la zona del carter motore sottostante i pistoni in condizioni controllate di depressione costante, riducendo la resistenza durante la corsa discendente ed assicurando un'efficace recupero dell’olio di lubrificazione in qualsiasi condizione di utilizzo del motore.

Il respiro del Superquadro


Dopo aver centrato l'obiettivo di migliorare la respirazione del motore, i progettisti del Superquadro si sono concentrati sulla sfida successiva: realizzare una calibrazione motore che permetta di combinare in modo ottimale l’erogazione di elevate prestazioni ed un funzionamento regolare ottenuto riducendo la dispersione ciclica della combustione. 





Per ottenere questo risultato, Ducati ha introdotto un sistema di aria secondaria che assicura il completamento dell'ossidazione degli idrocarburi incombusti, riducendo efficacemente i livelli di anidride carbonica e monossido di carbonio (CO).
Il sistema viene controllato da una valvola elettronica comandata dalla centralina motore, e viene attivata in funzione di specifiche condizioni di funzionamento del motore. Questa valvola permette di immettere nel condotto di scarico di ogni testa (in una posizione appena a valle della valvola di scarico) un flusso d’aria pulita proveniente direttamente dall’airbox. Una seconda valvola a lamella, collocata nella testa motore, rende unidirezionale questo flusso. L’immissione controllata di ossigeno permette di completare la combustione dei gas caldi in uscita, eliminando eventuali frazioni di carburante incombusto che in determinate condizioni possono raggiungere lo scarico. 

Irrinunciabile Desmo

Un motore tanto estremo sottolinea ancora di più il carattere irrinunciabile del sistema Desmodromico utilizzato in esclusiva da Ducati. Viste le alte velocità alle quali opera il Superquadro e le dimensioni maggiorate delle valvole, i bilancieri non riuscirebbero a seguire i profili di chiusura spinti delle camme se si affidassero a comuni molle.
Nel sistema Desmo invece, le valvole vengono chiuse meccanicamente con una tecnica e una precisione analoghe a quelle della fase di apertura, consentendo di realizzare i profili delle camme più spinti e fasature ‘estreme’ che permettono il raggiungimento delle prestazioni target richieste al progetto. Questo sistema, utilizzato su tutti i modelli Ducati, dimostra la sua validità anche sulle Superbike e le Desmosedici MotoGP di Ducati Corse.



Il potere della precisione

L'esigenza di dover comandare le valvole maggiorate con il sistema Desmodromico, estremamente preciso, ha spinto i progettisti a sostituire l'originale trasmissione a cinghia, già montata sulla prima Ducati Pantah nel 1979, con una configurazione mista a catena e ingranaggi.







Una catena a bussole di tipo tradizionale collega l’albero motore ad una ruota di rinvio montata sulla testa. La ruota presenta una doppia dentatura: quella che riceve il moto dalla catena e quella che trasmette il moto alle due ruote dentate fissate rispettivamente sugli alberi a camme di aspirazione e scarico. Il posizionamento degli ingranaggi alle estremità degli alberi a camme è variabile all'interno di asole di regolazione per la massima precisione di fasatura. La distribuzione a catena consente quindi un'efficiente trasmissione del moto tra albero motore e rinvio alberi a camme e, grazie alla regolazione automatica del tensionamento, garantisce affidabilità costante e riduzione dei costi di manutenzione ordinaria.
All’estremità dell’albero a camme di scarico di ogni testa è collocato un decompressore centrifugo. In fase di avviamento, il dispositivo permette di modificare il profilo del lobo di apertura dell’albero a camme, determinando una leggera alzata della valvola in grado di scaricare parte della miscela contenuta nella camera di combustione durante la fase di compressione del motore. Tale effetto permette quindi di ridurre la resistenza offerta al moto del pistone nella fase di compressione. Una volta avviato il motore, l’incremento dei giri e la relativa forza centrifuga modificano la configurazione del dispositivo, annullando quindi l’effetto di alzata valvola e riportando il motore nelle normali condizioni di funzionamento.
Questo ingegnoso dispositivo facilita l'avviamento del motore Superquadro senza dover ricorrere ad una batteria più potente ed a un motorino d'avviamento di grandi dimensioni, e ciò ha consentito di ridurre il peso complessivo del veicolo di circa 3,3kg. Questo sistema sottolinea ulteriormente lo sforzo sinergico compiuto da ingegneri e progettisti alla ricerca esasperata del risparmio di peso.

Nuova trasmissione

Gli ingegneri Ducati hanno sfruttato al meglio la massima libertà progettuale che era stata loro concessa, incrementando la quota d'interasse degli alberi del cambio a sei marce e consentendo l'utilizzo di ruote dal diametro maggiorato e di resistenza superiore per la trasmissione della potenza erogata.
La frizione a bagno d'olio è una novità per una Superbike Ducati al vertice della gamma. La progettazione della frizione, molto simile rispetto ai modelli Multistrada e Diavel, prevede un sistema ad asservimento progressivo che permette di incrementare il carico sui dischi senza penalizzare lo sforzo alla leva richiesto al pilota per il disimpegno della frizione.
Questo risultato coniuga in modo ottimale il requisito di trasmissione di coppie elevate ed un ottimo confort per il pilota. In condizioni di guida sportiva, con scalate repentine e forti trasferimenti di freno motore, lo stesso meccanismo riduce la pressione sui dischi della frizione, consentendole di lavorare nella modalità antisaltellamento di pura derivazione sportiva, che contrasta la perdita di stabilità del retrotreno durante le scalate aggressive offrendo il vantaggio supplementare di un’ottima modulabilità in staccata. 



Caratteristiche

Prestazioni

  • _195 CV
  • _112 mm di alesaggio
  • _Progettazione integrata tra motore e veicolo: il nuovo motore Superquadro è un elemento strutturale del veicolo
  • _Sistema Full Ride by Wire con pilotaggio indipendente dei corpi farfallati
  • _Corpi farfallati ellittici con diametro equivalente di 67.5mm
  • _Due iniettori per ogni corpo farfallato
  • _Pistoni di derivazione racing: struttura a doppia travatura e lega di alluminio RR58

Riduzione di peso

  • _Canne cilindro con rivestimento nicasil
  • _Pompe di mandata e di aspirazione gerotor – vano imbiellaggio in depressione
  • _Sistema decompressore presente su entrambe le teste
  • _Albero motore su bronzine di banco
  • _Sistema di aria secondaria

Erogazione della potenza

  • _Valvole di aspirazione in titanio
  • _Coperchi testa, coperchio frizione e coppa olio in lega di magnesio
  • _Nuovo sistema di distribuzione a catena
  • _Frizione in bagno d’olio con sistema antisaltellamento e di asservimento
  • _Ruote di trascinamento pompe olio ed acqua in tecnopolimeri
  • _Nuovo cambio: interasse maggiorato e ruote completamente riprogettato





Trappola Desmodue


Una vera ...bellissima trappola ...perche' riesce a rapire lo sguardo di chi gli posa gli occhi sopra !! Quale descrizione migliore se nn quella dell'autore : "Effettivamente i deliri delle mie notti insonni hanno generato un bel pastrocchio...ma stiamo parlando di roba vecchia...un lavoro iniziato scarabocchiando qualche bozzetto intorno al 2002 che poi, nel giro di un paio di anni, rinunciando a parecchie nottate di sonno, hanno preso forma completamente nel balcone di un appartamento, per la gioia dei vicini...

A livello generale posso dire che dalla SS di partenza ho eliminato le sovrastrutture, qualsiasi altra plastica, il serbatoio, l'abominevole carburatore monocorpo weber, strumentazione e relativo telaietto, tutto rimpiazzato da componenti da me disegnati e realizzati in CFRP in tecnica del vuoto, con rapporto matrice/rinforzo del 40/60%."


"Le sospensioni del buon Silvano Bellapadrona: semplicemente ineguagliabili sia come funzionamento che come peso. L'unico lato negativo è proprio il produttore, veramente il classico genio pazzo, al quale tra l'altro importa veramente poco venderle, comunque persona vecchio stampo, correttissimo e onesto."

E qui nn si puo' di certo dar torto ...le Double System sono a dir poco eccellenti in tutto ... 


"Già detto delle sospensioni, alle quali (piastre attacchi pinze anteriori) ho applicato dei "cleatings" in CFRP per aumentare le caratteristiche di resistenza a torsione contenendo gli spessori. Cerchi marchesini in magnesio in versione rinforzata (inizialmente l'idea era quella di usare la moto in strada).
A livello meccanico poca cosa: i dell'orto Phm40, una coppia di pistoni compressi Ram, un volano leggero (originale tornito), teste flussate, e basta.
Messa così fa i 10800 giri, pesa in ordine di marcia (scarico e batteria originali) 145 kg, (ahimè purtroppo non ce l'ho più ma con scarico completo Termi da 50 e batteria da yuasa 5amp era sotto i 140)."


La base e' un SS Carburatori classe 1989 ....usciva col radiatore sotto il fanale anteriore ! 

  
Purtroppo a causa di una scivolata in pista si ritorna sul progetto cercando di sistemare qualche piccolo particolare....e allora questa spettacolare STW resta un work in progress continuo ...  


Checa in sella alla Ducati GP12 di Valentino Rossi






Non sono rumor fantasiosi o voci di corridoio, ma la conferma di un interesse da parte di Ducati a riavere Carlos Checa nell’ambiente MotoGP è uscita direttamente dalla sua bocca subito dopo la gara di Magny-Cours. Gli è stata offerta la possibilità di lavorare allo sviluppo della GP12 assieme a Valentino Rossi, un vero e proprio ruolo da collaudatore.


In sostanza, a Valentino Rossi rimane un solo giorno di test - come da regolamento - sulla moto del prossimo anno, e per questo è stato fatto il nome di Carlos per portare avanti lo sviluppo più approfondito. Checa ha confermato che parteciperebbe a questo programma solo se avrà la possibilità di testare la 1199, che non debutterà prima del 2013 in Superbike.

“Ora sono in Ducati SBK, dobbiamo confermare il titolo 2012, che sappiamo sarà con la stessa moto, poi staremo a vedere. In effetti, potrei testare la Ducati 1000 MotoGP perché non possono fare molti “test” con Valentino, come loro mi hanno chiesto. Penso che se proverò una moto sarà prima quella da Superbike che quella da MotoGP”