MotoGP Indianapolis FP1

111Ben SPIESUSAYamaha Factory RacingYamaha313,11'43.260
227Casey STONERAUSRepsol Honda TeamHonda319,01'43.552
35Colin EDWARDSUSAMonster Yamaha Tech 3Yamaha312,31'43.574
458Marco SIMONCELLIITASan Carlo Honda GresiniHonda315,91'43.582
569Nicky HAYDENUSADucati TeamDucati315,61'44.236
646Valentino ROSSIITADucati TeamDucati311,51'44.362
74Andrea DOVIZIOSOITARepsol Honda TeamHonda317,61'44.551
88Hector BARBERASPAMapfre Aspar Team MotoGPDucati317,41'45.026
91Jorge LORENZOSPAYamaha Factory RacingYamaha312,91'45.065
1026Dani PEDROSASPARepsol Honda TeamHonda314,41'45.192
1119Alvaro BAUTISTASPARizla Suzuki MotoGPSuzuki313,51'45.249
1235Cal CRUTCHLOWGBRMonster Yamaha Tech 3Yamaha311,81'45.368
1314Randy DE PUNIETFRAPramac Racing TeamDucati311,21'45.577
147Hiroshi AOYAMAJPNSan Carlo Honda GresiniHonda312,81'46.159
1565Loris CAPIROSSIITAPramac Racing TeamDucati310,51'46.484
1617Karel ABRAHAMCZECardion AB MotoracingDucati306,11'46.643
1724Toni ELIASSPALCR Honda MotoGPHonda309,61'47.507

Special: Ducati 750 SS by Wrench Monkees

















IL DUCATI TEAM TORNA NEGLI STATES PER IL GRAN PREMIO DI INDIANAPOLIS


Il secondo appuntamento negli “States” del Campionato del Mondo della MotoGP prenderà il via domenica prossima sul circuito di Indianapolis che Nicky Hayden, nato a poche centinaia di chilometri di distanza,  considera la sua pista di casa. Durante la pausa estiva il pilota americano ha potuto percorrere qualche giro in sella ad una 1198 SP, trovando molto migliorato l’asfalto dell’”Infield”, la sezione all’interno dell’ovale, che è stato recentemente rifatto dalla curva 5 alla 16. Hayden, che qui nel 2009 ha conquistato il suo primo podio con la Ducati, venerdì mattina tornerà in azione in sella alla GP11.1, come il compagno di squadra Valentino Rossi. Il pilota italiano a Indianapolis ha vinto al debutto, nel 2008, e anche se la pista non è tra le sue favorite in assoluto vuole confermare, insieme alla sua squadra, i recenti progressi compiuti con il set up della Desmosedici. Rossi inoltre ama particolarmente correre negli Stati Uniti dove, come Hayden, può contare su tanti tifosi che si uniranno ai numerosi Ducatisti americani che ogni anno si danno appuntamento per il fine settimana di gara all’”Isola Ducati”.   

VALENTINO ROSSI, Ducati Team 
“Indy, una pista impegnativa, non esattamente una delle mie preferite ma aspettiamo di vedere come ci troveremo con la Ducati. Hanno riasfaltato parte del tracciato quindi le condizioni dovrebbero essere sicuramente migliorate da quel punto di vista. Durante il GP di Brno abbiamo fatto dei piccoli progressi con il set up della GP11.1 e vedremo se li confermeremo nella prossima gara. In ogni caso correre in America per me è sempre bello, mi piacciono molto sia l’atmosfera sia i tifosi che sono sempre molto calorosi. Mi spiace invece moltissimo che mancherà qualcuno che sicuramente ci seguiva sempre, anche se non in pista: Claudio Castiglioni, un vero appassionato, una persona che ha fatto tanto per il mondo delle moto e che a me in particolare aveva dato la possibilità di iniziare a correre in Sport Production 125 quando avevo 14 anni”.
 
NICKY HAYDEN, Ducati Team

 “Andiamo a Indy e vedremo come si troverà la MotoGP sul nuovo asfalto dell’infield. Io ci ho guidato e posso confermare che non ci sono più buche anche se penso che ci vorrà un po’, venerdì mattina, per pulire e gommare l’asfalto. Aspetto davvero con grande piacere questo appuntamento: mi è sempre piaciuto correre a casa e avere vicino tanti amici e la mia famiglia, anche se quando sei lì, bisogna solo concentrarsi e pensare al lavoro da fare. mi piacerebbe molto ottenere un buon risultato e in generale divertirmi e godermi tutto il fine settimana. Il team ha lavorato molto per darmi l’opportunità di guidare la GP11.1 e sta a me adesso ripagarli cercando di fare bene”.

VITTORIANO GUARESCHI, Team Manager
 “Arriviamo a Indy dopo una giornata di test a Brno dove la squadra ed entrambi i piloti hanno fatto un gran lavoro:  Valentino ha dedicato tutto il tempo a disposizione a provare un’infinità di regolazioni e di set-up per la GP11.1, un compito faticoso, affrontato con un impegno incredibile. Anche Nicky ha fatto molti giri, trovando  un buon affiatamento con la GP11.1 tanto che da Indy la useranno entrambi, una cosa importante per accelerare il lavoro di sviluppo. È la gara di casa per Nicky e questo da sempre una motivazione extra. Infatti nel 2009 ha ottenuto il suo primo podio con la Ducati e l’anno scorso è stato solo molto sfortunato in gara, perdendo una saponetta nei primi giri, perché andava davvero forte”.

Burgess: "Rischioso puntare tutto sul carbonio!"

Jeremy Burgess ha le idee chiare. Non si lascia prendere dal momento no della Ducati e analizza la situazione difficile in prospettiva 2012. Il capo meccanico di Valentino Rossi in una bella intervista alla Gazzetta dello Sport promette una Rossa competitiva l'anno prossimo.

"L'atmosfera è fantastica, ci sono ottime persone e c'è gioia di lavorare, anche se al momento mancano i risultati. La maggior parte del 2011 ci servirà per capire cosa servirà a Valentino per andare forte, perché l'anno prossimo ci presenteremo in ottima forma".

Però Rossi ha bocciato la Gp11.1...
"Sono convinto che fra qualche mese ci guarderemo indietro e diremo che abbiamo fatto bene. Serve una moto facile, ripercorrendo la strada del 2004: trovammo una Yamaha che l'anno prima aveva fatto solo un podio e che oggi è la moto di riferimento. Ma la Ducati non deve essere una Yamaha, piuttosto una moto che ogni pilota potrà guidarla al suo limite".

Serve il telaio perimetrale?
"Non sono pro o contro questa soluzione. Sarebbe sbagliato buttare via cinque anni di esperienza, piuttosto serve un progetto parallelo che non sia incentrato solo sulla moto in carbonio".

Il Dottore ha la stessa voglia di un tempo?
"Valentino ha ancora fame, basta guardarlo sul bagnato: lì la nostra noto è competitiva e lui è sempre davanti".

Come valuta le prestazioni di Stoner sulla Rossa?
"Tranne che nel 2007, quando la Ducati vinse per una netta superiorità, Casey si è sempre imposto con un altissimo livello di rischio. Forse sarebbe stato meglio se la Ducati avesse analizzato la ragione dei fallimenti degli altri, anziché concentrarsi troppo sulle vittorie".

Parole taglienti che certo alimenteranno le polemiche nei prossimi giorni, ma non si può certo negare che Jeremy si nasconda dietro ad un dito, anallizando con freddezza la situazione, ma è fiducioso che la Casa di Borgo Panigale sia in grado di uscire dal grave momento di crisi, riportando Rossi a lottare per la vittoria.

Negli Usa per migliorare ancora

A Indianapolis Valentino Rossi riparte dal sesto posto in Repubblica Ceca. "Durante il Gp di Brno abbiamo fatto dei piccoli progressi con il set up della Gp11.1 e vedremo se li confermeremo - ha detto il 'Dottore' - Indy è una pista impegnativa e non esattamente una delle mie preferite ma aspettiamo di vedere come ci troveremo con la Ducati. In ogni caso correre in America per me è sempre bello". Un pensiero a Castiglioni: "Ci mancherà".
"In America mi piacciono molto sia l'atmosfera sia i tifosi che sono sempre molto calorosi - ha proseguito Rossi, che scalda i motori in vista del prossimo weekend - A Indianapolis hanno riasfaltato parte del tracciato, quindi le condizioni dovrebbero essere sicuramente migliorate da quel punto di vista".

A Indianapolis Nicky Hayden avrà a disposizione per la prima volta la Ducati Gp11.1: "Il team ha lavorato molto per darmi l'opportunità di guidare la GP11.1 e sta a me adesso ripagarli cercando di fare bene - ha detto il pilota statunitense - Andiamo a Indy e vedremo come si troverà la MotoGP sul nuovo asfalto dell'infield. Io ci ho guidato e posso confermare che non ci sono più buche anche se penso che ci vorrà un po', venerdì mattina, per pulire e gommare l'asfalto. Aspetto davvero con grande piacere questo appuntamento: mi è sempre piaciuto correre a casa e avere vicino tanti amici e la mia famiglia, anche se quando sei lì, bisogna solo concentrarsi e pensare al lavoro da fare. Mi piacerebbe molto ottenere un buon risultato e in generale divertirmi e godermi tutto il fine settimana".

Storia Ducati






Special: Il Monster S4 del Team Ducati La Bellezza alla 8 Ore di Suzuka

La “8 Ore di Suzuka” è una gara unica, massacrante. Tante squadre giapponesi si preparano per questa gara come se fosse l’unico evento dell’anno.
Del resto si tratta di una manifestazione che ha scritto le più belle pagine del motociclismo giapponese. Forse molti non lo sanno, ma in Giappone la “8 ore di Suzuka” ha più popolarità di qualsiasi altra gara, compresa la MotoGP e la SBK.
La concessionaria di Kumamoto, “La Bellezza” (situata a Sud-Est di Kyushu, l’isola più meridionale tra le 4 che compongono il Giappone), partecipa alla “8 Ore di Suzuka” da circa 7 anni. A differenza di tutti i suoi avversari, però, lo fa in sella a una Ducati e non con una delle quattro marche giapponesi! Il protagonista di questa bellissima sfida è il Signor Masahiro Ueno, classe 1961, che, come tanti giapponesi, è un eterno ragazzo, simpatico e dotato di grande senso dell’umorismo, che in passato ha lavorato per la “Over Racing” preparando alcune special su base Yamaha destinate alle gare Protwins. E’ lui stesso a raccontarci il suo primo “contatto” con Ducati: “Preparavo diverse moto motorizzate Yamaha, ma intanto vedevo che alcuni miei colleghi, oltre a partecipare alle gare con moto giapponesi, possedevano anche delle Ducati… (sorride). Da allora, piano piano, mi sono avvicinato a questo nuovo mondo. Mi affascinava soprattutto la parte meccanica, ma anche esteticamente le moto di Borgo Panigale mi hanno conquistato fin dal primo momento. E’ stato così che, nel 1992, ho aperto una concessionaria di Over Racing a Kumamoto, la mia città natale e, grazie al circuito di “Auto Police” (il circuito internazionale di Kumamoto n.d.r.), ho potuto prendere parte ad alcune gare di campionato Protwins, preparando anche alcune moto per i miei clienti. Tuttavia, il mio desiderio rimaneva quello di dedicarmi completamente a Ducati… L’occasione giusta è arrivata nel 1997, quando ho finalmente aperto la concessionaria Ducati di Kumamoto. Il mio vero sogno, comunque, era quello di partecipare con una Ducati a una gara importante, anche se all’epoca non avevo nemmeno preso in considerazione la 8 Ore di Suzuka (sorride ancora)”.
A questo punto è giusto parlare del “background” di Ueno san, tornando ai tempi in cui lavorava per la Over Racing. Ueno, infatti, non lavorava per una filiale qualsiasi della celebre azienda costruttrice di telai, ma esattamente per la Over Racing di Suzuka!
“In effetti, ero molto vicino al circuito! – spiega Masahiro – Non so se riesco a spiegarlo a parole, ma la 8 Ore di Suzuka ha un fascino irresistibile. Di solito la gara comincia sotto il sole incandescente e finisce di notte con lo spettacolo dei fuochi d’artificio finali. Comunque, la gara si compone di talmente tanti fattori imprevedibili che il risultato finale rimane incerto fino all’ultimo momento… Se ce la fai ad arrivare al traguardo, provi un’emozione indescrivibile. Diciamo che è come una sorta di malattia che ci ha contagiati”.
Bene, ora che abbiamo capito la ragione per cui Ueno partecipa alla 8 Ore di Suzuka, cerchiamo di scoprire perché ha deciso di farlo proprio con una Ducati.
“Molti sostengono che le supersportive giapponesi siano perfette per partecipare a questo tipo di gara e forse è anche vero, ma questo per me non conta… La Ducati ha fascino, una bellezza che si sposa perfettamente con la mia filosofia agonistica. Anche la sfida tecnologica che caratterizza i motori Ducati mi affascina tanto: loro sviluppano e gareggiano solo con il sistema desmodromico.”
Poi Masahiro, ci spiega anche alcuni aspetti, legati all’immagine, ai quali tiene molto: “Nonostante siamo un team privato, ho sempre cercato di partecipare con professionalità. Per questo, anche se in Giappone non arrivano così tanti gadget ufficiali come in altri paesi, e quei pochi costano anche piuttosto cari, tutto il Team indossa la stessa divisa e, ognuno di noi, si sente un po’ come se fosse un componente di Ducati Corse! Insomma, anche se non possiamo fare le cose in grande, cerchiamo di curare la nostra immagine al meglio, tenendo fede al nome del nostro team: La Bellezza.”
Adesso è giunto però il momento di presentare la creatura con la quale Ueno ha partecipato alla più importante tra le gare giapponesi: il Monster S4 La Bellezza. Ciò che colpisce fin da subito è la carenatura così particolare e al tempo stesso perfettamente integrata con il resto delle sovrastrutture. “Sì, in effetti siamo riusciti a creare una carenatura molto bella e particolare. Per dirla tutta, quando Valentino Rossi ha partecipato alla 8 Ore di Suzuka, ci ha fatto i complimenti dicendoci che la nostra era davvero una bellissima moto! Vi lascio immaginare quanto ci abbia fatto piacere…”.
La moto è caratterizzata da sospensioni Öhlins sia davanti che dietro, dal radiatore di una 998RS che garantisce la giusta temperatura di esercizio del motore (l’anno scorso quest’ultima aveva dato parecchi problemi) e dal motore di una 996 comprato all’asta su internet!
L’impianto di scarico è stato appositamente realizzato in titanio, mentre così configurato il motore eroga una potenza massima di ben 138 cavalli alla ruota. Nel complesso, dunque, si tratta di un oggetto davvero impressionante se si pensa alla sua parentela con il Monster, tuttavia: “Nonostante i molti interventi su motore e ciclista, - confessa Ueno - non è facile ottenere la qualifica per una gara selettiva come quella di Suzuka. In questi ultimi anni, le moto giapponesi hanno fatto progressi enormi, tanto che con un numero limitato di modifiche riescono a raggiungere il tetto dei 200 cavalli alla ruota… Non è semplice, dunque, combattere sul piano delle prestazioni pure con un bicilindrico desmo. Fortunatamente, però, l’organizzazione della 8 Ore di Suzuka ha stabilito che, se un privato fa un buon risultato nella 300 Km Suzuka, una sorta di anteprima della 8 Ore, dove noi abbiamo ottenuto un ottimo secondo posto, allora può partecipare di diritto alla 8 Ore”.
Il problema, però, è che Ueno san vuole competere, non soltanto partecipare. Nel 2005 ha raggiunto il traguardo, nonostante a metà gara la moto sia rimasta senza benzina. Il pilota l’ha spinta a mano fino ai box, arrivando stremato.
Questo inconveniente gli ha fatto perdere parecchio tempo, non vedendosi riconosciuto il completamento ufficiale della gara, ma ha comunque tagliato il traguardo… “Io partecipo alla 8 Ore di Suzuka grazie al supporto e alla collaborazione dei miei clienti, volontari che si preparano tutto l’anno per organizzare quest’evento. E’ strano, a volte durante il weekend di gara, mi innervosisco con dei clienti che, in realtà, mi danno da mangiare, comprando le moto presso la mia concessionaria… Grazie a Dio, capiscono la situazione e, anziché mandarmi al diavolo, non vedono l’ora di venire a Suzuka con me… E’ una grande famiglia che si riunisce ogni anno per quest’evento”.
E nel 2006? “Purtroppo, ogni anno la situazione diventa più difficile, però penso che ci saremo anche nel 2006. A dire la verità, già mi viene in mente qualche idea strana, ormai sono letteralmente malato per la 8 Ore.”
Beh, non ci resta che tifare per il Signor Ueno e il Team La Bellezza. Perciò, non dimenticate: estate 2006, ultima domenica di luglio, 7 ore di fuso orario compreso…

Jeremy Burgess: "La Ducati non deve essere una Yamaha, ma ripercorreremo la strada di sviluppo presa nel 2004"

«La Ducati non deve essere una Yamaha. Piuttosto, una moto che ogni pilota potrà guidare fino al suo limite. In Yamaha era il livello dei piloti a determinare la velocità della moto, non viceversa. Il prossimo anno vorrei vedere i piloti Ducati sparpagliati in griglia, non tutti dietro come ora». Sono le parole di Jeremy Burgess, che risponde cosi alla Gazzetta dello Sport quando infila il dito nella piaga chiedendo se la Ducati sarà “Yamahizzata” nel 2012.
Il capo tecnico di Valentino Rossi, e compagno di mille avventure, non se la sente di condannare la Ducati per le scelte ingegneristiche prese in passato, ma sotto sotto, il suo non è un complimento quando parla di telaio perimetrale e errato utilizzo del carbonio: «Non sono pro o contro questa soluzione (il doppio trave n.d.r.). Sarebbe sbagliato buttare via in un colpo cinque anni di lavoro, piuttosto serve un progetto parallelo che non sia incentrato solo sulla moto in carbonio. Puntare subito sul carbonio ha reso tutto più difficile, sappiamo troppo poco del suo comportamento applicato alle moto da corsa».
Dopo il flop GP11.1, anche Jeremy Burgess conferma che si sta lavorando a soluzioni completamente nuove: «Io non ho mai pensato che sarebbe stata la moto del prossimoanno. La Ducati ha una storia giovane e per la prima volta ha al timone un pilota esperto come Valentino. Sono convinto che tra qualche mese ci guarderemo indietro e diremo che abbiamo fatto bene. Vogliamo una moto facile, ripercorrendo la strada del 2004: trovammo una Yamaha che l’anno prima aveva fatto soloun podio e che oggi è la moto di riferimento».

MotoGP Indianapolis 2011: orari e diretta tv


Quest’ultimo week-end di agosto si annuncia rombante, con l’appuntamento statunitense di Indianapolis della MotoGP e delle categorie cadette. Le prime a scendere in pista saranno le moto della classe 125 che affronteranno, nella prima sessione di prove libere, Venerdì 26 alle 15:15 ora Italiana (nell’Indiana saranno le 9:15) girando fino alle 15:55. Alle 16:10, sarà il turno della MotoGP, con i piloti e i tecnici che inizieranno a capire la pista. Alle 16:55 bandiera a scacchi per la MotoGP che cederà il testimone, alle 17:10, alle Moto2 che avranno tempo fino alle 17:55 per prendere confidenza con il tracciato. La seconda sessione di prove libere seguirà i seguenti orari: classe 125 dalle 19:15 alle 19:55; MotoGP dalle 20:10 alle 20:55 e Moto2 dalle 21:10 alle 21:55. La prima giornata di prove potrà essere seguita sul canale Mediaset Premium “Premium MotoGP” mentre Italia 1 trasmetterà una sintesi delle prove dalle ore 01:15 di Sabato.
Sabato 28 agosto si entrerà nel vivo, con la “rifinitura” del mattino, a Indianapolis saranno nove, con la classe 125 che affronterà la seconda sessione di prove libere quando in Italia saranno dalle quindici alle 15:40. Seguirà la Moto GP dalle 15:55 alle 16:55 e Moto2 dalle 17:10 alle 18:10. Alle 18:55 tutti davanti ai televisori per le qualifiche, trasmesse in diretta da Italia 1. I primi a dare battaglia saranno i piloti della classe 125 che scenderanno in pista alle diciannove precise. Dopo quaranta potremo conoscere la prima griglia di partenza. Alle 19:55 semaforo verde per i bolidi della MotoGP che si contenderanno la pole position fino alle 20:55. Chiuderà la sessione di qualifica Moto2 dalle 21:10 alle 21:55.
I cancelli del circuito si apriranno, in Indiana, domenica mattina presto, quando noi ci apprestiamo a pranzare. I Warm Up sono previsti dalle 14:40 alle 15:00 per la Classe 125, dalle 15:10 alle 15:30 per la Moto2 e dalle 15:40 alle 16:00 per la MotoGP. La diretta di Canale 5 inizierà alle 17:45 con la 125, a seguire, alle 19:15 Moto2 e infine alle ventuno ore italiane l’attesa gara di MotoGP.

Lutto nel motociclismo, muore Claudio Castiglioni

Claudio Castiglioni si è spento a 63 anni in una clinica di Varese questa mattina. La notizia è di pochi minuti fa e non sappiamo ancora quale sia il motivo del decesso, ma ci lascia un pezzo importante della storia motociclistica italiana sia sportiva che di produzione. Già presidente di Cagiva, dagli anni ‘50 di proprietà della famiglia Castiglioni, ha acquistato i marchi Ducati ed MV Agusta portando a compimento due rinascite che hanno portato l’eccellenza italiana su nuovi livelli.
Sue le vittorie Cagiva nel motomondiale dalla 500 di Randy Mamola del 1988 fino all’ultima V594 di John Kocinski e il debutto della Ducati 916 disegnata da Massimo Tamburini; con lui ha creato anche quel capolavoro che si chiama MV F4, icona sportiva degli ultimi 20 anni al pari della cugina bicilindrica di Borgo Panigale. Sotto la sua direzione è nato anche il Ducati Monster, altro masterpiece che ha rivoluzionato il mercato delle moto stradali.

Omaggio ad Andrea Iannone prossimo Ducatista (forse)

...sembrava la fine del mondo ma sono ancora qua' (A.I.)