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Mannaggia mannaggia!

Doveva essere la madre di tutte le gare e invece è stata la madre di una brutta caduta di stile. La pista di Sepang è stata la cornice di un gesto che di sportivo non ha nulla, che ha offeso l’essenza del motociclismo.

Cornice che ci ha anche spiattellato nella sua interezza il vero volto di chi da anni viene dipinto da una certa stampa come un simpatico ragazzo, scanzonato, allegro, simbolo italico positivo delle due ruote. C’è addirittura chi urla che si deve tifare lui solo perché italiano; l’urlatore dimentica che ci sono altri italiani sia come polsi che come ruote che girano, ma soprattutto ignora che da sempre nel nostro sport si ha ammirazione per tutti i cavalieri che scendono nell’arena per vincere le sfide contro il cronometro e gli altri fantini. L’amore per il proprio beniamino, prima dell’avvento del figliol prodigo, non ha mai portato all’offesa verso chi ama “diversamente” e non è mai stato legato ad una bandiera.

Un viso che va difeso a tutti i costi dalle parole di “gentaglia” come Biaggi, Stoner, Gibernau, Melandri, Marquez, Lorenzo rei di voler offuscare il re Mida, il pilota della provvidenza. Cosa è questa storia delle gomme dedicate? Un complotto riderplutociclistico da ridicolizzare. I tagli di chicane e le spallate? This is race, mica siam qui a pettinar le bambole, ma dai! Il regolamento dice che bisogna rimanere tra i cordoli? Perchè sopprimere il piacere di una pennelata extra cordoli? Suvvia, l’arte va premiata. Giolitti non diceva che la legge si applica ai nemici mentre si interpreta per gli amici? Godiamoci, allora, il “che spettacolo”!

Giova ricordare che questo viso è quello, a detta dei soliti urlatori che l’hanno a morte con i social ma li usano per bacchettare in privato chi osa divergere dal verbo (se qualcuno dubita in merito, sarà un piacere far leggere in qualsiasi sede certe conversazioni…), che vi hanno fatto credere vincente a prescindere il mezzo che guida, in grado di trasformare un cancello in moto vincente; chiedere alla Ducati in merito.

Un viso che non ha mai preso le distanze da alcuni suoi tifosi quando hanno gioito dopo le cadute di Stoner, Marquez e Lorenzo, hanno fischiato l’inno spagnolo, ed hanno offeso chi, a seconda del turno, gli ha messo le ruote davanti perché, sfortuna sua, di mestiere fa il pilota. Le ultime parole, dette dopo anni di silenzio, hanno riguardato solo lo squallore che ha travolto Iannone, no?

La verità è che tra urlatori e vari nani e ballerine, c’è l’interesse a far sì che questo viso sia sempre vincente. E’ il loro esempio, quello che tutti devono seguire. Peccato, però, che anche il migliore dei trucchi, con il tempo, scolorisce. Quando mancavano quattordici tornate, colui in grado di demolire psicologicamente gli avversari, ha con un calcio buttato a terra Marquez. Le immagini parlano chiaro e non entro nel merito del dolo o colpa, perché ininfluente.

Se alzi la gamba, non stai scivolando. Quando allarghi volutamente la traiettoria e guardi più volte il tuo avversario, sei padrone della situazione, altrochè. Qualunque cosa abbia fatto Marquez, non giustifica una simile azione. Cosa avrebbe fatto, poi, Marc? Ah, si, il pilota…..Il viso era già nervoso in conferenza stampa. Solo il nervosismo può far dire che Marquez ha favorito Lorenzo in Australia, dopo che lo spagnolo della Honda ha sottratto 5 punti al connazionale della Yamaha tagliando per primo il traguardo.

E’ in lotta per il mondiale, allora gli altri devono scomparire? Fa bene, quindi, qualcuno a pensare che un particolare rider quando vede Marquez si esalta mentre quando vede il viso si addomestica? Marquez provoca? D’ora in poi chiunque lo provocherà meriterà d’essere steso? In cosa consisterebbero, poi, queste provocazioni?

La sentenza della race direction dice che ha torto, punto. Le parole di chi ha cercato di difendere l’indifendibile, sono, per usare un eufemismo, fuori luogo. Uno ha avuto persino il dubbio se Marc sia caduto per il calcetto o altro….amore puro!

In Malesia, però, abbiamo visto tutti una pura schifezza. Concludo con parte di un testo di una famosa canzone della mia terra:
Seh, vota e gira, seh
seh, gira e vota, seh
ca tu ‘o chiamme Ciccio o ‘Ntuono,
ca tu ‘o chiamme Peppe o gGiro,
chillo ‘o fatto è niro niro, niro niro comm’a cche…
Mannaggia mannaggia!

Di Alfredo Di Costanzo

Termina la brutta favola

Termina l’avventura di Rossi alla Rossa. Qualcuno esclamerà finalmente, visti i risultati.
Si è arrivati a quella che reputo l’unione più fallimentare della storia della casa di Borgo Panigale al termine di un corteggiamento fatto più dai suoi amici che dal pilota. C’era un cronista che decantava, urlando, le magnifiche sorti e progressive della moto rossa.
Rossi nel 2010 accusò Stoner di non impegnarsi alla guida della Desmosedici.
Jeremy Burgess candidamente dichiarò che gli sarebbero bastati diciotto secondi per sistemare la Ducati. A questo aggiungete che per anni è stato scritto che il Vale vantava tra le sue doti quelle di essere un fine collaudatore e di saper guidare sopra i problemi. C’è, poi, una narrativa sul pilota di Tavullia ricca di testi sui secondi nascosti nel polso, sulle vittorie frutto solo delle sue qualità.
Vi ricordo alcuni passi dell’autobiografia “Pensa se non ci avessi provato”: In Sudafrica era finalmente apparso chiaro a tutti quale fosse l’importanza dell’uomo, cioè del pilota, nello sviluppo di una moto da corsa, nella sua messa a punto, nella sua prestazione in gara…..Gli altri cercano scuse e sono bugiardi quando sottolineano che vinci solo perché hai una moto migliore…La nuova idea che mi stava girando per la testa: dimostrare che è soprattutto il pilota che fa la differenza.
Con queste premesse alla Ducati avranno pensato: “Stoner chi? Ma sì, lasciamolo andare alla Honda, tanto da noi viene il dottore”. Dopo non aver accettato il fatto che Jorge Lorenzo alla Yamaha avesse lo stesso trattamento, Valentino Rossi firma per la casa italiana.
Mutò in alcuni l’atteggiamento verso la Ducati che da casa che vinceva nel 2007 perché aveva un serbatoio nascosto nel telaio, si trasformò in squadra da sostenere.
C’era finalmente un italiano su un’italiana nella Motogp, quindi tutti ad urlare forza Italia! Capirossi non è italiano? Questo per lui perché non vale?
Solennemente vennero mandate in onda le immagini del primo approccio ducatista a Valencia; neanche il Papa al primo incontro con la papamobile ebbe tanto clamore.
“Ciao Desmosedici sono qui….Ciao Valentino sono qui per te, andiamo, partiamo insieme….In bocca al lupo a questi gioielli…Un gioiello umano, un gioiello tecnologico…Il miglior pilota, forse di tutti i tempi, su una delle moto più affascinanti, più in grado di trasmettere emozioni che la mente umana abbia mai concepito” così commentò un emozionato Guido Meda. Negli stessi istanti Casey Stoner su una moto non sviluppata da lui rifilò un secondo e mezzo alla coppia del secolo.
Fermi tutti; c’era la spalla che frenava Rossi, quindi cauti. Il primo anno passa così cautamente che….veniva creata la sezione recupero telai per le innumerevoli versioni di questo elemento create.
Si diceva che la moto non motava per colpa del telaio monoscocca in carbonio e del motore con funzione portante. Alcuni, me compreso, fecero notare che Stoner, a dispetto di un impegno limitato, con quella moto aveva vinto tre volte e per nove volte era salito sul podio. Ci accusarono di blasfemia e ci diedero degli  impazienti; in fondo Valentino Rossi era stato ingaggiato per vincere e per rendere guidabile la moto anche a chi non ha il 46 sulla carena. Il lavoro suo e di Jeremy avrebbero dato i primi frutti da metà stagione, giusto il tempo di dare alla spalla di tornare a fare il suo lavoro. In quei mesi in Ducati sfornarono tante evoluzioni che tutte quelle degli anni precedenti, se sommate, non arrivano ad eguagliare.
Le vittorie non solo rimangono una chimera, ma il podio resta un miraggio se non in quel di Le Mans. Per discolparsi Rossi sostenne che Casey non aveva sviluppato la moto nell’anno precendente e quindi erano indietro….nel mentre Stoner sulla Honda volava e coglieva successi dietro l’altro. Quel Stoner che durante l’ultimo anno ducatista, dopo la prova di Misano, ripagò il semplice cambiamento di una forcella con tre primi posti.
L’apoteosi si raggiunse quando Nico Cereghini, nel commentare l’ennesima caduta di Rossi mentre si accingeva a sorpassare Alvaro Bautista, esclamò: moto di merda! Rossi, invece di difendere la creatura della quale guidava lo sviluppo, accolse il complimento con una risata. In quelle ore Stoner si laureava campione del mondo.
Giunge la stagione 2012. La Ducati rivoluziona per l’ennesima volta la Desmosedici ed adotta la soluzione del telaio doppio trave in alluminio. Rossi e Burgess, in fondo, questo chiedevano per andare forte. Dopo il primo test una bella notizia: Rossi sente la moto sua, perché ideata dietro le sue direttive. Fa niente che questo ritornello è stato cantato in passato altre volte. Rossi esulta perché con la Rossa arriva a fare quello che lui vuole; la moto gli piace!
Ora non ci sono scuse, si è sulla buona strada. E’ bastata la prima gara di Losail che il pilota non solo rimangia quello che ha detto, ma enuncia che ha finito le speranze.
In Ducati invece di licenziarlo, come in qualsiasi altra azienda si farebbe con chi dopo aver percepito 14,5 milioni di euro le prende pure dal rincalzo, signorilmente incassano le accuse e continuano a lavorare sodo. Chi aveva invitato a tifare per il duo italiano, è ritornato sulle sue posizioni di “critica a prescindere” contro la moto.
Termino la cronistoria del fallimento giallorosso, perché i risultati parlano chiaro.
A mio avviso se il matrimonio del secolo si è trasformato in una farsa, è perché entrambi i coniugi hanno sbagliato. Le dosi di colpe vanno suddivise in maniera uguale tra i due attori.
Rossi, però, non ha mai fatto un sincero mea culpa, ed anzi di fronte alle accuse di una certa claque sulla presunta somiglianza della Desmosedici ad un cancello, ha taciuto. Per la claque è impossibile che un nove volte campione del mondo abbia in merito delle responsabilità; le colpe risiedono tutte alla Via Antonio Cavalieri Ducati 3 di Bologna.
Invito costoro a ripassarsi la storia della Ducati e studiare le imprese centrate dal piccolo Davide italiano. Alcuni miei colleghi nell’intento di nascondere le evidenti colpe del numero 46, hanno sostenuto la tesi bislacca che essendo la sua Ducati quella che ha tagliato maggiormente per prima il traguardo, lui sarebbe esente da critiche. Premesso che non gareggiava al Desmo Challenge, ma chi sono gli altri ducatisti? Senza offesa per loro, ma non vedo dei fenomeni. Per la cronaca quest’anno prima dell’incidente, Hayden era avanti in classifica. Rossi, poi, non era stato ingaggiato anche per far andare forte gli altri ducatisti? Mi ha fatto rabbia veder trattare in pessimo modo una casa gloriosa come la Ducati, solo perché bisogna difendere il proprio beniamino. Fa niente se un’analisi obiettiva avrebbe imposto altre critiche e che ci siano in gioco oltre mille lavoratori. Fa niente se pur di dire non è colpa sua, si è detto che le moto da gara le sanno fare solo i giapponesi. Non fa niente perché per questi manipolatori della realtà parla la storia.
I fatti dicono di imprese epiche che il Davide tricolore ha scritto sull’asfalto delle piste di tutto il mondo. Capita a tutti di sbagliare e nella fattispecie gli sbagli sono reciprochi. Morale della brutta favola: questo biennio ha dimostrato che quanto scritto sulle doti miracolose del dottor Rossi erano fantasie. C’è una cantilena numerica che impazza sui social network: 9 titoli qua, 9 titoli lì, 9 titoli olè! I 9 titoli che ha vinto nessuno glieli toglie. Non limitiamoci, però, a contarli e pesiamoli.
Gli ultimi due anni hanno svelato il loro reale peso specifico.


ALFREDO DI COSTANZO

IL DUCATI TEAM SI PREPARA PER IL FINALE DI STAGIONE



Dopo un meritato fine settimana di sosta, il Ducati Team si dirige a Valencia per il quarto appuntamento iridato della stagione in terra spagnola e, in particolare, diciottesimo e ultimo del Campionato MotoGP 2012.

GARA DIFFICILE PER IL DUCATI TEAM A PHILLIP ISLAND




Il Gran Premio di Phillip Island che oggi ha incoronato Marc Marquez e Jorge Lorenzo Campioni del Mondo rispettivamente della Moto2 e della MotoGP è invece stato particolarmente impegnativo per il Ducati Team e per i suoi due piloti che hanno portato a casa i punti del settimo e dell’ottavo posto.

Nonostante abbiano lavorato duramente insieme alle rispettive squadre, Valentino Rossi e Nicky Hayden in gara non sono riusciti a mantenere un passo abbastanza veloce per lottare con il gruppo di piloti che nei due giorni precedenti avevano girato su tempi non troppo lontani.

La gara australiana chiude la lunga trasferta oltreoceano e lascia al solo appuntamento spagnolo di Valencia, tra due settimane, il compito di calare il sipario sulla stagione 2012.

Il Ducati Team si prepara per l’ultimo round della trasferta tripla



Reduce dal coinvolgente Gran Premio malese, il Ducati Team si appresta ad affrontare l’ultimo  appuntamento della lunga trasferta extraeuropea della fase finale del campionato. Philipp Island è uno dei circuiti più popolari in assoluto tra i piloti della MotoGP, grazie soprattutto al suo spettacolare layout. Situato nei pressi dello Stresso di Bass, nel sud dell’Australia, offre una grande varietà di curve, alcune delle quali velocissime ed emozionanti.

E’ un appuntamento in cui il Ducati Team ha ottenuto molti ottimi risultati, tra cui quattro vittorie.  Altrettanto si può dire per i suoi piloti, con Valentino Rossi cinque volte vincitore e altre sei volte sul podio e Nicky Hayden autore di tre podi, due pole position e detentore del record ufficiale, siglato nel 2008.

Infine il meteo, particolarmente variabile in questa stagione, è un altro degli aspetti che caratterizzano l’appuntamento australiano e le previsioni per il prossimo week-end paiono in linea con questa “tradizione”.

ROSSI SETTIMO, HAYDEN OTTAVO NEL GP DEL GIAPPONE




Valentino Rossi e Nicky Hayden hanno concluso il Gran Premio del Giappone rispettivamente al settimo e all’ottavo posto. Il pilota italiano ha girato su tempi molto costanti dall’inizio alla fine della gara, senza subire un calo eccessivo delle prestazioni nel finale, ma il “gap” sul giro che rimane da recuperare, gli ha impedito di lottare per una posizione migliore.

Hayden non ha mai trovato, durane il fine settimana, una messa a punto soddisfacente ed oggi in gara ha faticato a mantenere un buon ritmo.

Il Ducati Team si sposta adesso in Malesia dove domenica prossima si disputerà la seconda delle tre gare di fila che caratterizzano la lunga trasferta oltreoceano.


Valentino Rossi (Ducati Team) 7°
“Penso che abbiamo fatto il massimo che potevamo fare durante tutto il fine settimana. Abbiamo lavorato bene sulla moto e anche oggi, per la gara, avevo un buon setting. Purtroppo al momento questo è il nostro potenziale e il nostro passo, soprattutto nei primi giri, ancora non è a livello degli altri. Oggi ho guidato al massimo per tutta la gara, ho cercato di riprendere Bradl e alla fine mi sono avvicinato. Secondo me da quando abbiamo il nuovo telaio e il nuovo forcellone abbiamo trovato la costanza. Però c’è ancora da lavorare, perdiamo ancora tanto in accelerazione dove non riusciamo a mettere in terra tutti i cavalli perché le gomme “spinnano” troppo, soprattutto in uscita dalle curve lente. In ogni caso ci impegneremo al massimo fino alla fine e vedremo cosa viene fuori”.

Nicky Hayden (Ducati Team) 8°
“Non è stata una gran giornata. Siamo stati indietro per tutto il fine settimana ma questa mattina nel warm-up avevamo recuperato un po’ di terreno. Purtroppo in gara invece ho avuto nuovamente problemi in frenata, soprattutto nei primi giri. Avendo poco feeling sull’anteriore tendevo ad allargare le traiettorie e sebbene la situazione sia progressivamente migliorata sotto quel punto di vista, c’era anche una vibrazione posteriore che mi impediva di mantenere un buon ritmo. Normalmente la nostra moto in frenata è molto forte, è un peccato che sia io sia Vale  qui abbiamo faticato proprio in quest’area. In ogni caso è bello aver finito una gara e avere un punto da cui ripartire. Vorrei ringraziare il nostro fisioterapista, “Freddie” Dente che mi ha aiutato a gestire il fine settimana con un frattura al polso. Cercheremo di fare di più a Sepang”.

Vittoriano Guareschi (Ducati Team)
“Sicuramente il settimo e l’ottavo posto di oggi non ci può soddisfare ma penso che comunque la squadra abbia lavorato bene durante tutto il fine settimana, permettendo a Valentino di fare una gara molto costante. Adesso dobbiamo concentrare i nostri sforzi per migliorare il comportamento della moto in accelerazione che è l’area dove abbiamo ancora molto margine di miglioramento. Nicky ha sofferto tutto il fine settimana e non ha mai trovato una messa a punto adatta a questa pista che richiede un grande feeling in frenata”.
Fonte: ducati.it

Gara impegnativa ma segnali positivi per il Ducati Team ad Aragon



Nicky Hayden e Valentino Rossi hanno pagato due uscite di pista nelle primissime fasi del GP di Aragon, con una caduta dopo l’impatto contro le protezioni il primo e una rincorsa forzata il secondo.

Fortunatamente è stato maggiore lo spavento che le conseguenze dell’incidente per l’americano, volato oltre le barriere dopo aver perso l’anteriore nell’ultima curva del secondo giro.  Nello stesso punto era caduto, in qualifica, il giorno precedente ma oggi era riuscito a rimanere in sella fino all’impatto contro le protezioni. Hayden è stato trasferito al centro medico e successivamente all’ospedale di Alcañiz dove tutti i controlli del caso hanno scongiurato conseguenze fisiche. Il pilota americano, già dimesso, sarà regolarmente al via del prossimo GP del Giappone.

Valentino Rossi invece è uscito di pista nel primo giro per evitare un contatto con Jonathan Rea. Il successivo rientro in ultima posizione lo ha costretto ad una gara tutta in salita. L’italiano ha girato su un buon passo fino al traguardo e ha recuperato dodici posizioni, chiudendo ottavo.

Valentino Rossi (Ducati Team) 8°
“Peccato per quell’errore nel primo giro. Ero un po’ più veloce di Rea e quando in rettilineo ci siamo aperti a ventaglio, e lui ha frenato un po’ prima di me, io sono andato verso destra: non poteva vedermi, mi ha stretto sul cordolo e, per evitarlo, sono andato dritto. Avrei dovuto andare all’interno non all’esterno. Senza quell’episodio penso che avrei potuto lottare per il sesto posto con Bautista, quello che era il nostro potenziale su questa pista oggi. In gara infatti le cose sono andate meglio che in prova, dove avevamo sofferto molto in accelerazione sia sul bagnato sia sull’asciutto. Dopo il warm-up invece abbiamo fatto delle modifiche che ci hanno permesso di girare su un passo discreto per tutta la gara, in maniera costante e senza consumare eccessivamente le gomme. Questo è un segnale  positivo, considerando che ci eravamo riusciti anche a Misano. C’è ancora molto da lavorare ma è anche vero che per noi questa era probabilmente la pista più impegnativa tra quelle che mancano fino a fine stagione quindi speriamo di essere di essere più veloci già a Motegi, tra due settimane” 

Nicky Hayden (Ducati Team) DNF
“In partenza ho fatto slittare molto la gomma ma sono comunque riuscito a passare Rossi e Rea. Il freno posteriore non lavorava perfettamente, forse perché l’ho fatto surriscaldare, e mentre cercavo di restare vicino al gruppetto davanti, ho perso l’anteriore nell’ultima curva. Sono riuscito a restare in sella ma sono arrivato molto velocemente alle barriere. Temevo di colpirle di testa quindi ho lasciato la presa solo all’ultimo. Mi spiace di aver distrutto la moto ma sono davvero grato per l’ottima protezione che ho avuto da casco e tuta, che hanno funzionato bene, e per essere a posto fisicamente dopo l’impatto”.

Vittoriano Guareschi, Team Manager
“Qui ad Aragon abbiamo vissuto un fine settimana molto impegnativo perché abbiamo affrontato la gara con pochissimo tempo a disposizione per lavorare sulla messa a punto. In un momento in cui, con telaio e forcellone nuovi, avremmo avuto bisogno di girare il più possibile, l’unico turno asciutto è stato quello delle qualifiche, dove era importante provare a fare il tempo piuttosto che provare assetti. Ci è rimasto il warm-up  e devo dire che la squadra è stata brava a trovare le soluzioni che hanno permesso a Vale di girare fino alla fine su un ritmo buono, senza provocare un’usura eccessiva delle gomme. Ovviamente avremmo fatto a meno delle due uscite di pista ma fortunatamente per Nicky non ci sono state conseguenze, a parte un certo spavento per tutti noi. Penso che oggi, risultato a parte, ci siano stati dei segnali positivi, che indicano che stiamo lavorando nella direzione giusta”.
Fonte: ducati.it

Photo #6 - 46


Una giornata di test promettente per il Ducati Team a Misano



Valentino Rossi e Nicky Hayden sono tornati in azione oggi a Misano per una giornata di test che il Ducati Team ha dedicato a prove di ciclistica.

Il pilota americano, che ha girato solo al mattino per non sforzare troppo la mano destra, ha provato il telaio e il forcellone che il compagno di squadra aveva usato in gara, ricavandone una prima impressione positiva. Valentino ha invece provato una variante del telaio uguale nelle geometrie ma modificata nelle rigidezze e un nuovo forcellone.

Franco Battaini si è dedicato a prove di sviluppo dell’elettronica.

Valentino Rossi(Ducati Team) 53 giri
“E’ stata una buona giornata: abbiamo provato un telaio dalle rigidezze diverse ma, onestamente, non mi è piaciuto tanto. Era migliore sotto certi punti di vista ma peggiore sotto altri quindi alla fine non era un passo in avanti. Poi invece abbiamo provato un forcellone diverso, che mi è piaciuto molto perché mi aiuta un po’ in accelerazione e rende la moto più stabile in uscita di curva. Quindi delle due novità una ha funzionato. Lo useremo ad Aragon e vedremo se anche lì, su una pista diversa, potremo confermare queste buone sensazioni”.

Nicky Hayden (Ducati Team) 14 giri
“Per non forzare troppo la mano oggi abbiamo fatto solo due uscite, una con la moto che ho usato in gara e una con la nuova ciclistica. E’ stato positivo potersene fare un’idea. Ho potuto percepire le differenze più di quanto mi fossi aspettavo e sicuramente il "feeling" è migliore, mi da più fiducia perché il “grip” in frenata è migliore e di conseguenza lo è anche il “turning”. Penso sia un passo nella direzione giusta e sono contento del lavoro fatto dalla Ducati in questo senso. Dovrò probabilmente aumentare un po’ la rigidezza della molla della forcella ma in ogni caso già così è uno “step” positivo. Sono soddisfatto e ad Aragon cominceremo a lavorare sul set-up”.

Filippo Preziosi, Direttore Tecnico
E’ stato un test molto utile: Avevamo preparato un telaio uguale a quello utilizzato ieri in gara per quanto riguarda le geometrie, e modificato nelle rigidezze: Valentino ci ha dato un "feedback" che ci permetterà di progettarne un’evoluzione con le caratteristiche positive che ci ha evidenziato, e che corrispondono a quanto ci aspettavamo dai calcoli fatti, senza perdere in precisione. Avevamo anche un forcellone diverso che a Valentino è piaciuto e che quindi porteremo ad Aragon. Nicky ha fatto una prima comparativa tra telaio e forcellone pre-Misano e quelli usati da Valentino ieri. Il suo primo commento è stato positivo ma dovremo confermarlo ad Aragon quando le sue condizioni fisiche saranno migliori. Sulla base dei dati raccolti oggi stiamo accelerando la produzione del prossimo “step” del telaio che potrebbe arrivare prima di Valencia”.
Fonte: ducati.it

Bellissimo podio per Rossi e il Ducati Team a Misano, Hayden settimo nonostante il dolore

 
 
In una giornata calda, soleggiata e ricca di colpi di scena, Valentino Rossi ha vissuto la sua gara più bella in sella alla Desmosedici. Il Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini ha infatti visto il pilota italiano  conquistare il secondo gradino del podio dopo aver guidato con un ritmo secondo solo a quello del vincitore, Jorge Lorenzo.  Dopo l’annullamento della prima partenza, Rossi è scattato benissimo al secondo spegnimento del semaforo rosso e, uscito dalla prima curva in seconda posizione, ha controllato Stefan Bradl prima e la rimonta di Alvaro Bautista poi, fino alla bandiera a scacchi.
 
Il suo compagno di squadra Nicky Hayden ha completato la giornata positiva del Ducati Team arrivando settimo nonostante la sua mano destra fosse ancora gonfia e dolorante. Domani deciderà insieme alla squadra se prendere parte alla giornata di test del Ducati Team, sempre sulla pista di Misano, insieme a Valentino Rossi.
 
Valentino Rossi (Ducati Team) 2°
“E’ stata una gara molto bella, sono contentissimo. Un grande risultato, che voglio dedicare al Sic e alla sua famiglia, Paolo, Rossella e Martina. Vorrei anche ringraziare  tutti i ragazzi che lavorano con me e tutti in Ducati Corse che ce la stanno mettendo tutta come me: ci voleva  dopo due anni così difficili. Sono molto felice perché è stata una gara ad alto livello, sull’asciutto, sempre con un passo veloce e con, alla fine, un distacco contenuto da Lorenzo. Abbiamo lavorato bene, il nuovo telaio e il nuovo forcellone permettono di fare più modifiche sulla geometria e qui, infatti, il feeling sul davanti era maggiore e la moto sembrava più bilanciata anche in accelerazione.  Anche il set-up che abbiamo trovato era buono, sono riuscito ad andare veloce con costanza per tutta la gara. Sarà importante continuare a lavorare bene e fare il massimo per portare la Ducati più in alto possibile anche nelle prossime gare”.
 
Nicky Hayden (Ducati Team) 7°
“Questa mattina mi sentivo piuttosto dolorante e ho anche pensato di non correre ma poi ho deciso di provare. Sono successe un bel po’ di cose oggi in pista e ho pensato che se avessi guidato in maniera pulita sarei arrivato alla fine con un risultato discreto, anche se sarebbe stata dura. Chi non ha mai usato i freni in carbonio con un’anteriore Bridgestone, difficilmente può sapere cosa vuole dire, ad oggi, stringere la leva del freno di una MotoGP. Ogni paio di giri dovevo rallentare un po’ il ritmo per permettere alla mano di riprendersi. E’ stato doloroso ma alla fine sono riuscito a portare a casa il settimo posto. Speriamo di ripartire da qui. E’ stato fantastico vedere Vale sul podio oggi, credo sia un riconoscimento per tutti gli sforzi di Filippo (Preziosi) il suo staff tecnico, la squadra e l’azienda”. 
 
Vittoriano Guareschi, Team Manager
“Siamo molto contenti perché abbiamo fatto un buon lavoro sia due settimane fa nei test sia sul set-up della moto durante il fine settimana di gara e siamo riusciti a mettere Valentino in condizione di ottenere un ottimo risultato. Vale ha  potuto esprimere il suo potenziale anche sull’asciutto, e gestire bene la gara fino alla fine. Serviva una conferma su questa nuova ciclistica in un confronto con gli altri e oggi l’abbiamo avuta. Nicky ha raccolto il massimo che poteva fare nelle sue condizioni, la sua mano non è ancora sicuramente a posto e ha dovuto fare della iniezioni di antidolorifici per poter correre. Era comunque molto  importante per lui rientrare dopo quattro settimane di stop e domani, a seconda di come si sentirà, vedremo se riuscirà a girare insieme a Valentino nei test”. 
Fonte: ducati.it

MotoGP: tutti gli orari del GP di Misano, anche in TV



Gran Premio Aperol di San Marino e della Riviera di Rimini 2012
Il programma completo

Venerdì 14 settembre
09.15 – 09.55: Moto3 Prove Libere 1
10.10 – 10.55: MotoGP Prove Libere 1
11.10 – 11.55: Moto2 Prove Libere 1
12.10 – 12.35: Red Bull Rookies Cup Prove Libere
13.15 – 13.55: Moto3 Prove Libere 2
14.10 – 14.55: MotoGP Prove Libere 2
15.10 – 15.55: Moto2 Prove Libere 2
16.10 – 16.40: Red Bull Rookies Cup Qualifiche 1
17.45 – 18.15: Red Bull Rookies Cup Qualifiche 2

Sabato 15 settembre
09.15 – 09.55: Moto3 Prove Libere 3
10.10 – 10.55: MotoGP Prove Libere 3
11.10 – 11.55: Moto2 Prove Libere 3
13.00 – 13.40: Moto3 Qualifiche
13.55 – 14.55: MotoGP Qualifiche
15.10 – 15.55: Moto2 Qualifiche
16.30 – 17.00: Red Bull Rookies Cup Gara (17 giri)

Domenica 16 settembre
08.40 – 09.00: Moto3 Warm Up
09.10 – 09.30: Moto2 Warm Up
09.40 – 10.00: MotoGP Warm Up
11.00: Moto3 Gara (19 giri)
12.20: Moto2 Gara (20 giri)
14.00: MotoGP Gara (22 giri)

La Programmazione TV su Italia 1 e Italia 2

Venerdì 14 settembre
09.10: diretta Moto3 Prove Libere 1 (Italia 2)
10.10: diretta MotoGP Prove Libere 1 (Italia 2)
11.10: diretta Moto2 Prove Libere 1 (Italia 2)
13.10: diretta Moto3 Prove Libere 2 (Italia 2)
14.10: diretta MotoGP Prove Libere 2 (Italia 2)
15.10: diretta Moto2 Prove Libere 2 (Italia 2)
16.00: differita Red Bull Rookies Cup Gara 2 Brno (Italia 2)

Sabato 15 settembre
09.10: diretta Moto3 Prove Libere 3 (Italia 2)
10.10: diretta MotoGP Prove Libere 3 (Italia 2)
11.10: diretta Moto2 Prove Libere 3 (Italia 2)
12.55: diretta Moto3 Qualifiche (Italia 2)
13.30: Grand Prix (Italia 1)
13.55: diretta MotoGP Qualifiche (Italia 1 e Italia 2)
15.10: diretta Moto2 Qualifiche (Italia 1 e Italia 2)
16.30: diretta Red Bull Rookies Cup Gara (Italia 2)

Domenica 16 settembre
08.35: diretta Moto3 Warm Up (Italia 2)
09.10: diretta Moto2 Warm Up (Italia 2)
09.40: diretta MotoGP Warm Up (Italia 2)
10.45: diretta Moto3 Gara (Italia 1 e Italia 2)
12.15: diretta Moto2 Gara (Italia 1 e Italia 2)
14.00: diretta MotoGP Gara (Italia 1 e Italia 2)
15.00: Fuorigiri (Italia 1)
18.50: replica MotoGP Gara (Italia 2)

Rossi, nuovo telaio in pista per Misano



Oggi si sono conclusi i due giorni di test di Valentino Rossi a Misano al termine di un’altra intensa sessione di lavoro insieme ai tecnici del Ducati Team.

Il pilota italiano ha completato 80 giri lavorando sul set-up e sugli aggiornamenti di ciclistica che aveva iniziato a provare nei test post-race del Mugello, lo scorso 15 luglio. Tra questi, un nuovo telaio e un nuovo forcellone che saranno disponibili per la prossima gara di Misano.
Nel frattempo, dagli Stati Uniti, Nicky Hayden ha fatto sapere che la sua convalescenza sta procedendo secondo i tempi stabiliti per il rientro nel GP di San Marino.

“In questi due giorni abbiamo fatto una serie di prove di ciclistica che hanno dato risultati abbastanza interessanti ma che vanno verificati anche in un confronto con gli altri”ha detto Valentino Rossi al termine della lunga giornata di lavoro. “Per il resto abbiamo lavorato sul set-up della moto con l’obiettivo di cercare di limitare il problema di calo di perfomance che in genere soffriamo dopo qualche giro, con il diminuire della resa delle gomme. Anche in questo caso abbiamo trovato qualche idea promettente che sarà da riverificare nel contesto di gara”. 

“E’ molto dura essere costretto a stare fermo, a guardare le gare degli altri, così come è difficile accettare di non poter partecipare ai test e non provare cose che ci potrebbero servire quest’anno” si è fatto sentire, dagli Stati Uniti, Nicky Hayden. “Per il resto, però, va tutto bene. Le ossa non guariscono in dieci giorni ma il gonfiore è diminuito e sia la mano sia la testa stanno molto meglio. Tutto procede come da programma e io non vedo l’ora di tornare in moto”.

“In questi due giorni di test con Valentino ci siamo concentrati su prove di ciclistica”, ha commentato Filippo Preziosi, “e in base al feedback ottenuto, a partire dalla prossima gara porteremo un nuovo telaio e un nuovo forcellone. Nel frattempo il Reparto Corse continuerà a lavorare in linea con il piano di sviluppo definito sulla base del test di Aragon del giugno scorso e, nella restante parte della stagione, il Test Team ed i piloti ufficiali avranno la possibilità di provare ulteriori evoluzioni di ciclistica, che sono attualmente in fase di produzione”.
Fonte: gpone.com

Settimo posto per Valentino Rossi a Brno


Dopo un warm-up molto positivo in condizioni di pista bagnata, la gara di Valentino Rossi in Repubblica Ceca è stata più difficile del previsto. Una perdita di olio, non penalizzante per le prestazioni del motore, ma sicuramente un po’ condizionate per la guida, si è aggiunta ad un calo di “grip” che ha rallentato il ritmo del pilota italiano, che alla fine ha chiuso settimo.

Il Ducati Team si sposterà adesso sul circuito di Misano dove martedì e mercoledì Valentino scenderà in pista per due giorni di test. Nicky Hayden non parteciperà in quanto si trova in convalescenza nel Stati Uniti ma il suo rientro è previsto per il successivo Gran Premio di San Marino.

Valentino Rossi (Ducati Team) 7°
“Sono partito bene e i primi giri ho girato abbastanza forte anche se la moto ha cominciato a perdere olio fin dall’inizio. Un po’ alla volta si è sparso sulle pedane, sul freno e sul cambio, diventando fastidioso soprattutto perché mi scivolavano i piedi da tutte le parti. Probabilmente senza questo inconveniente avrei potuto fare un pochino meglio e arrivare magari alle spalle di Dovizioso ma, in ogni caso, ho dovuto rallentare soprattutto perché, dopo qualche giro, la gomma posteriore ha cominciato a scivolare troppo: quello che è un po' sempre il nostro problema. Adesso vediamo nei prossimi test, a Misano tra due giorni, se riusciamo a trovare qualche cosa per poterci togliere qualche soddisfazione nelle ultime gare”.

Vittoriano Guareschi, Team Manager
“Il fine settimana è cominciato bene, siamo andati in progressione in tutti i turni ma in gara non abbiamo concretizzato altrettanto positivamente. Dopo i primi giri la moto ha sofferto di un calo di “grip” sulla gomma posteriore e Valentino ha perso il contatto con i primi. Per quanto riguarda la perdita di olio di cui ha sofferto la moto, abbiamo analizzato i dati del motore e abbiamo verificato che non ci sono anomalie e che non ne ha influenzato la resa. Certamente ha reso più complicata la guida perché, finendo sulle pedane,  le ha rese molto scivolose. Martedì e mercoledì prossimo abbiamo due giorni di test con Valentino a Misano in cui lavoreremo principalmente sulla ciclistica”.
Fonte: ducati.it

MotoGP: tutti gli orari del GP di Brno, anche in TV



Il programma completo

Venerdì 24 agosto

09.15 – 09.55: Moto3 Prove Libere 1
10.10 – 10.55: MotoGP Prove Libere 1
11.10 – 11.55: Moto2 Prove Libere 1
12.10 – 12.35: Red Bull Rookies Cup Prove Libere
13.15 – 13.55: Moto3 Prove Libere 2
14.10 – 14.55: MotoGP Prove Libere 2
15.10 – 15.55: Moto2 Prove Libere 2
16.10 – 16.40: Red Bull Rookies Cup Qualifiche 1
17.40 – 18.10: Red Bull Rookies Cup Qualifiche 2

Sabato 25 agosto

09.15 – 09.55: Moto3 Prove Libere 3
10.10 – 10.55: MotoGP Prove Libere 3
11.10 – 11.55: Moto2 Prove Libere 3
13.00 – 13.40: Moto3 Qualifiche
13.55 – 14.55: MotoGP Qualifiche
15.10 – 15.55: Moto2 Qualifiche
16.30 – 17.00: Red Bull Rookies Cup Gara 1 (14 giri)

Domenica 26 agosto

08.40 – 09.00: Moto3 Warm Up
09.10 – 09.30: Moto2 Warm Up
09.40 – 10.00: MotoGP Warm Up
11.00: Moto3 Gara (19 giri)
12.20: Moto2 Gara (20 giri)
14.00: MotoGP Gara (22 giri)
15.30: Red Bull Rookies Cup Gara 2 (14 giri)

La Programmazione TV su Italia 1 e Italia 2

Venerdì 24 agosto


09.10: diretta Moto3 Prove Libere 1 (Italia 2)
10.10: diretta MotoGP Prove Libere 1 (Italia 2)
11.10: diretta Moto2 Prove Libere 1 (Italia 2)
13.10: diretta Moto3 Prove Libere 2 (Italia 2)
14.10: diretta MotoGP Prove Libere 2 (Italia 2)
15.10: diretta Moto2 Prove Libere 2 (Italia 2)

Sabato 25 agosto

09.10: diretta Moto3 Prove Libere 3 (Italia 2)
10.10: diretta MotoGP Prove Libere 3 (Italia 2)
11.10: diretta Moto2 Prove Libere 3 (Italia 2)
12.55: diretta Moto3 Qualifiche (Italia 2)
13.30: Grand Prix (Italia 1)
13.55: diretta MotoGP Qualifiche (Italia 1 e Italia 2)
15.10: diretta Moto2 Qualifiche (Italia 1 e Italia 2)
16.30: diretta Red Bull Rookies Cup Gara 1 (Italia 2)

Domenica 26 agosto

08.35: diretta Moto3 Warm Up (Italia 2)
09.10: diretta Moto2 Warm Up (Italia 2)
09.40: diretta MotoGP Warm Up (Italia 2)
10.45: diretta Moto3 Gara (Italia 1 e Italia 2)
12.15: diretta Moto2 Gara (Italia 1 e Italia 2)
14.00: diretta MotoGP Gara (Italia 1 e Italia 2)
15.00: Fuorigiri (Italia 1)
19.30: replica MotoGP Gara (Italia 2)

Valentino Rossi settimo a Indianapolis, Hayden in forse per Brno

 
 
Valentino Rossi a Indianapolis ha vissuto un fine settimana difficile nel quale non è riuscito a ritrovare, in qualifica e in gara, i tempi delle prove libere quando in condizioni di temperatura più fresca, aveva girato sul ritmo del secondo gruppo.
 
Condizionato dalla mancanza di “grip” che si è manifestata dopo pochi giri dalla partenza, il pilota italiano ha chiuso la gara in solitaria, in settima posizione.
 
Nicky Hayden, fermato da una caduta in qualifica che gli ha procurato una forte botta alla testa e una duplice frattura al secondo e terzo metacarpo della mano destra, ha invece seguito la gara dai box. Il pilota americano è poi rientrato a casa, nel vicino Kentucky, dove nel giro dei prossimi due giorni deciderà se prendere parte al GP della Repubblica Ceca di domenica prossima.
 
Valentino Rossi (Ducati Team) 7°
“E’ stato un fine settimana molto complicato. Un po’ ce lo aspettavamo, perché anche l’anno scorso abbiamo avuto delle difficoltà però in questi due giorni c’erano stati anche dei segnali più positivi. Nelle libere della mattina e anche nel warm-up di oggi riuscivo a guidare un po’ meglio, a stare sul passo di 1’40 e mezzo. In gara invece, con la temperatura più alta del pomeriggio, dopo pochi giri la gomma posteriore ha cominciato a scivolare tantissimo e più provavo a spingere più slittava e quindi in realtà andavo più piano. Ho cercato di restare con gli altri ma mi si è chiuso due volte il davanti e sono quasi caduto. A quel punto ho deciso di arrivare alla fine senza fare errori. Sono contento che la prossima settimana ci sia subito Brno perché è una pista che mi piace molto e l’anno scorso abbiamo fatto una gara discreta. Poi avremo anche un test in cui cercheremo di fare un passo in avanti con la moto perché mancano sette GP da qui alla fine e dobbiamo fare delle gare migliori.”
 
Nicky Hayden (Ducati Team) DNS
“Perdere una gara è già difficile, saltare quella di casa è ancora più duro. Tuttavia mi rendo conto che ieri la botta è stata forte e che quindi essere in piedi già da oggi è comunque positivo. Non ci sono grossi danni anche se farsi male alla mano destra è sempre peggio che alla sinistra. Inoltre, anche se oggi mi fossi sentito in grado di guidare, i medici non lo avrebbero permesso perché nella caduta avevo perso conoscenza. La commozione cerebrale non è cosa da prendere alla leggera quindi non do loro alcuna colpa. Però è stato difficile stare a guardare: la gara non sarebbe stata facile ma nel fine settimana avevamo fatto delle cose buone e dei progressi. Comunque a volte va così, adesso devo pensare a recuperare e tornare il prima possibile”.
 
Vittoriano Guareschi (Team Manager)
“Oggi dopo pochi giri per Valentino è diventato molto difficile guidare, ha provato a limitare i problemi che aveva ma non ci è riuscito e a quel punto ha pensato a portare a casa i punti del settimo posto. A Brno dovremo fare meglio. Nei prossimi due giorni capiremo anche se Nicky potrà esserci. Ha due piccole fratture alla mano destra quindi farà alcuni ulteriori esami per verificare se sia possibile a guidare o se sia preferibile saltare anche la Repubblica Ceca e recuperare per Misano. Noi comunque andremo lì con le moto ed il team al completo”.
Fonte: ducati.it
 

Rossi e Hayden vicini al podio nel GP d’Italia


 
 
Oggi al Mugello Valentino Rossi e Nicky Hayden sono stati protagonisti di una bella gara che li ha visti tagliare il traguardo rispettivamente in quinta e settima posizione, entrambi molto vicini al podio.
 
E’ stata la miglior prestazione stagionale sull’asciutto per il Ducati Team sia come “gap” dalla prima posizione sia per l’ottimo ritmo che hanno dimostrato di poter mantenere sia Rossi sia Hayden fino alla fine.
 
Partito male, l’italiano è risalito con determinazione dalla dodicesima alla quinta posizione, superando nell’ultimo giro proprio il compagno di squadra che si era a sua volta portato alle spalle di Bradl e Dovizioso, in lotta per il podio.
 
Domani il Ducati Team tornerà in azione sulla pista toscana per una giornata di test post-race.
 
Valentino Rossi 5°
“Credo che quello di oggi, nel complesso, sia stato il miglior risultato della Ducati sull’asciutto perché anche Nicky ha fatto una buona gara. Siamo quindi abbastanza contenti, anche perché il nostro passo è stato buono, soprattutto nella parte finale. Purtroppo ho perso tempo all’inizio: non solo ero in quarta fila, sono partito pure male. Mi sono liberato abbastanza in fretta di diversi piloti ma avevo accumulato ugualmente troppo svantaggio, altrimenti sul podio oggi, probabilmente, si poteva arrivare. Purtroppo in prova soffriamo troppo: di solito riusciamo ad avere un ritmo discreto con le gomme dure ma quando montiamo la morbida non riusciamo a togliere quei cinque o sei decimi, almeno, che levano gli altri. Sono due gare che lavoriamo su un “setting” che mi permette di essere costante fino alla fine della gara ma che, nello stesso tempo, mi mette più in difficoltà con l’anteriore. Quindi, quando metto la gomma morbida, l’”extra grip” che  ne deriva accresce ulteriormente il problema e non riesco a sfruttare il vantaggio che avrei in accelerazione perché non riesco ad inserire efficacemente la moto in curva. Dobbiamo cercare di lavorare su questo aspetto: domani abbiamo una giornata di test quindi vedremo”.
 
Nicky Hayden (Ducati Team) 7°
“Sono partito bene ma dato che nelle prima fasi della gara la gomma posteriore scivolava moltissimo, ho pensato che l’avrei distrutta in fretta. Invece, passando ad una mappa meno aggressiva, il comportamento della moto in uscita di curva è migliorato e sono progressivamente riuscito a chiudere il “gap” con il gruppetto davanti. Ho dato tutto quello che avevo negli ultimi sette, otto giri: non ero sicuro di arrivare alla fine ma ero certo che avrei provato il tutto per tutto. Sono passato al quarto posto nell’ultimo giro e, a quel punto, ho pensato solo che volevo superare “Dovi” e riportare la Ducati sul podio. Non mi pento di averci provato. Ovviamente non sono contento di essere arrivato settimo ma spero che tutti i ducatisti che sono venuti a sostenerci siano orgogliosi di questa squadra. Oggi avevo una moto che mi poteva portare sul podio”.
 
 Vittoriano Guareschi, Team Manager
“Oggi abbiamo visto una bella gara sia da parte di Vale sia di Nicky, che è stata frutto del buon lavoro fatto dalla squadra nel fine settimana. Abbiamo trovato degli assetti, adattati alle esigenze di entrambi, in grado di sfruttare quello che è il nostro potenziale attuale. Adesso dobbiamo continuare a lavorare per fare un passo in avanti nello sviluppo della moto. Domani faremo dei test su alcuni particolari della ciclistica per migliorare il bilanciamento della moto e proveremo alcuni dettagli del motore con l’obiettivo di migliorare progressivamente la guidabilità”.
Fonte: ducati.it

Rossi: "Ho dato tanti suggerimenti"


Ennesimo disastro in gara per la coppia Ducati-Rossi. Valentino 13°, commenta a fine gara: "Abbiamo avuto un problema sulla destra della gomma dove sono saltati via i pezzi, peccato perché stavamo andando piuttosto bene. Ci sono tante altre gare e dobbiamo provarci fino alla fine, essere più veloci, più competitivi: io ho dato tanti suggerimenti e penso che si possa mettere sul piatto la mia esperienza e le mie doti di collaudatore".
Scuro in volto, Rossi è il primo a non digerire la situazione che lo vede ancora una volta relegato nelle retrovie: "Ero partito bene, poi davanti sono successi dei casini ed ero quinto lottando con Nicky. Poi lui è andato davanti e giravamo un po' più piano. Quindi stavo aspettando il momento buono per superarlo, potevo arrivare sesto, che era un buon piazzamento, ma si è rotta la gomma, l'ho cambiata, ma ho recuperato poco. Ho cercato di portare a casa tutto quello che si può, ma avevo del chattering con la gomma dura. E la situazione non è cambiata nemmeno montando la morbida, avevo lo stesso del chattering".

Il Dottore spiega di non aver "accusato" la Ducati di non riuscire a risolvere i problemi, ma di aver fornito consigli: "Ho detto delle cose normalissime, non so come si fa a mettere a posto la moto e farla andare forte come le altre, per fortuna ho corso sempre con grandi moto e grandi team. Il mio era più che altro un consiglio. Ci sono tante altre gare e dobbiamo provarci fino alla fine. Essere più veloci e più competitivi. Io do tanti suggerimenti e penso che si possa mettere sul piatto la mia esperienza, le mie doti di collaudatore. La moto per ora non ha grip davanti e per fermarsi, per finire le curve ci mettiamo più degli altri e quindi dobbiamo dare gas mentre siamo ancora piegati. Così poi la gomma dietro finisce prima".

Il futuro prossimo si fa dunque ancora in salita per la coppia italiana. "So che dovrebbe arrivare un motore più dolce che è quello che ci serve, ma per il resto non ho la risposta, dovete chiederlo al team. Con l'arrivo di Audi sono tutti molto eccitati tra virgolette: è un partner di altissimo livello e può dare una grande mano al reparto corse della Ducati, ma noi ci sobbiamo concentrare su domenica prossima per andare il più veloce possibile", conclude Rossi.
Fonte: sportmediaset.it