CARL FOGARTY



Carl George Fogarty (Blackburn, 1 luglio 1965) è un pilota motociclistico britannico, quattro volte campione mondiale Superbike.
Foggy viene soprannominato "The King" (Il Re) proprio per essere stato con la Ducati il dominatore incontrastato del mondiale Superbike. È il pilota del mondiale Superbike più vincente in termini di campionati del mondo e numero di gare vinte: quattro titoli mondiali (1994, 1995, 1998, 1999) e 59 gare vinte in sella alle Ducati 916 e 996 del team ufficiale. Il suo mito è stato paragonato a quello dell'australiano Mick Doohan cinque volte campione del mondo della classe 500 e dominatore incontrastato della categoria negli stessi anni di Fogarty.
Fogarty solo alla fine degli anni ottanta passa alle grosse cilindrate, dopo aver vinto 3 Campionati del Mondo TT F1, gare di Superbike inglese ed il Tourist Trophy dell'Isola di Man. Il 1990 è l'anno dell'ascesa di Fogarty che non si limita a vincere il suo terzo mondiale della classe FIM F1, ma partecipa sia a gare del motomondiale - Classe 500 (arriva sesto, decimo e ottavo nei Gran Premi di Svezia, Cecoslovacchia e Ungheria) che a corse del campionato del Mondo Superbike. Nel 1992 dopo la vittoria, in coppia con Terry Rymer, del mondiale Endurance comincia il suo binomio con la Ducati.
Già nel primo anno in Ducati riesce a vincere la prima delle sue 59 gare nella sua Donington Park.
L'anno successivo finisce secondo, di soli 29 punti, pur con undici vittorie all'attivo nel mondiale, dietro al rivale americano Scott Russell. Nello stesso anno non riesce ad ottenere il podio nella gara del motomondiale, classe 500, a Donington Park solo perché, mentre era saldamente dietro a Luca Cadalora e Wayne Rainey, gli finisce la benzina. La gara a cui aveva partecipato grazie ad una wild-card lo vede chiudere quarto a motore spento dietro anche al connazionale Niall Mackenzie.
Il 1994 è l'anno giusto per laurearsi per la prima volta campione del mondo, cosa che si ripete anche l'anno successivo. Due anni battuto, prima dal compagno di squadra Troy Corser, poi dalla Honda di John Kocinski e poi di nuovo campione del mondo. Nel 1998 si decide all'ultima gara con Fogarty che si trova, prima dell'appuntamento finale di Sugo, dietro a Aaron Slight, poi battuto di tre punti e mezzo. Nel 1999 si ripete dominando su Colin Edwards.
Il 25 aprile 2000, in gara 2 del gran premio d'Australia, Fogarty (campione del mondo in carica) nel tentativo di rimontare da una cattiva partenza urta accidentalmente il pilota austriaco Robert Ulm e, complice anche la pista umida, cade rovinosamente fratturandosi l'omero del braccio sinistro, portato in ospedale viene operato con una prognosi di almeno 40 giorni.[1] In questo periodo di stop forzato numerosi sono i tentativi del pilota britannico di tornare alle competizioni ma, viste le difficoltà nel recuperare completamente la funzionalità motoria dell'arto, annuncia il 20 settembre il definitivo ritiro dal mondiale superbike e dalle competizioni motociclistiche. Il suo posto viene preso dall'australiano Troy Bayliss proveniente dal campionato americano superbike (eccezion fatta per la gara di Donington dove il sostituto è stato Luca Cadalora).[2][3]
Nel 2003 rientra nell'ambito del mondiale Superbike diventando team manager di una squadra creata da lui, denominata appunto Foggy Racing, portando in pista la Petronas FP1 di costruzione malese. In questa esperienza dirigenziale ingaggia piloti di blasone quali: Troy Corser (suo storico rivale in passato), Chris Walker e Garry McCoy, ma dopo 4 annate senza risultati di rilievo il team chiude al termine della stagione 2006.