Portimao (POR), 27 gennaio 2020. Con
i due giorni all’Autodromo International do Algarve si chiude per il
Barni Racing Team anche la seconda sessione di test invernali del 2020,
ultima opportunità di scendere in pista prima del lungo viaggio verso
l’Australia per il via della stagione del WorldSBK.
Favorito
da un clima decisamente più mite rispetto alla pioggia di Jerez il team
ha potuto lavorare con maggiore intensità e la due giorni portoghese si
è rivelata piuttosto movimentata nel box guidato da Marco Barnabò.
Nella
prima giornata Sandro Cortese ha proseguito il lavoro iniziato a Jerez
testando anche nuovi componenti sulla Ducati Panigale V4 R. Le novità
hanno riguardato soprattutto le sospensioni Showa, ma anche la gestione
dell'elettronica. Al termine dei suoi 35 giri il pilota tedesco è
risultato ottavo con 1’42.936 come miglior prestazione.
Durante
la seconda giornata, come programmato, è stato il turno di Leon
Camier. Il britannico è tornato in sella dopo la caduta nei test di
Aragon e la successiva operazione alla spalla dello scorso 24 dicembre;
per lui una ventina di giri nel pomeriggio senza forzare. Riscontri
positivi dalla spalla infortunata e buone sensazioni in sella in vista
dell’appuntamento di Phillip Island, dove sono in programma altri due
giorni di test (24 e 25 febbraio) prima del via ufficiale del WorldSBK
il weekend successivo.
«Prima
di tutto voglio ringraziare Cortese che in questi due test ci ha dato
buone indicazioni sulle componenti che dovevamo provare. E’ stato un
peccato aver interrotto proprio quando cominciava a prendere confidenza
con la nostra moto. Mi piacerebbe davvero poter continuare a lavorare
con lui perchè si è dimostrato un ottimo pilota, ma soprattutto un
grande professionista. Dall’altra parte è stato un piacere riabbracciare
Camier, che ha un grande bisogno di fare chilometri sulla Ducati. Leon
aveva una gran voglia di girare e di testare la reazione della spalla,
direi che il suo recupero procede più in fretta del previsto. Ora ci
aspetta un grande lavoro a casa per preparare al meglio le moto in vista
dell’Australia».
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«E'
bello essere tornati di nuovo in sella, anche se ho sofferto la
mancanza di forza e avevo un po' di dolore quando dovevo appoggiarmi
sull'arto. Ho fatto solo una ventina di giri senza forzare e senza
prendere rischi, ma le sensazioni sono state positive. Per me è stato
importante essere qui a Portimao per verificare non solo la mia
condizione fisica, ma anche per dare le prime indicazioni
sull'elettronica. Per i test di Phillip Island abbiamo trovato la giusta
direzione in cui andare, ma sul setup della moto c'è del lavoro da
fare. Il mio obiettivo è presentarmi in Australia al 100% della forma
per recuperare il tempo che abbiamo perso».
Sandro Cortese, #11
«Un
grande ringraziamento a Marco e a tutta la sua squadra per avermi dato
l'opportunità di lavorare con loro in questi quattro giorni di test, ho
trovato un team veramente professionale e di alto livello. Per me
guidare una Ducati era un sogno, ora si è trasformato in realtà e devo
dire che mi sono sentito subito a mio agio in sella. Due giorni sotto la
pioggia e due sull'asciutto mi hanno fatto capire molto della moto.
Abbiamo lavorato sul setup e sull'elettronica e il mio tempo sul giro si
è abbassato molto durante questi due giorni a Portimao; naturalmente,
se ci fosse la possibilità di fare un’altra moto, vorrei poter
continuare tutta la stagione con Barni e insieme a Leon. Vediamo cosa ci porterà il futuro, per adesso posso solo ringraziare di nuovo il team».