Scarperia (FI), 27 aprile 2019.
Dominio assoluto in qualifica e in garam, con il nuovo record del
circuito abbattuto al terzo giro. Nella classe Superbike Michele Pirro e
la Ducati Panigale V4 R del Barni Racing Team si confermano un binomio
imbattibile anche al Mugello, teatro del secondo round del Campionato
italiano velocità ELF CIV.
Pirro
fa tre su tre dopo la doppietta a Misano ed è sempre più leader della
classifica di campionato, a punteggio pieno con 75 punti. Prosegue il
periodo di adattamento per l'altro pilota del Barni Racing Team Alex
Bernardi, sedicesimo al traguardo dopo una gara complicata.
Qualifiche
Pirro
ha dominato fin dalle le qualifiche: dopo aver conquistato la pole
provvisoria al venerdì, è stato il più veloce anche nella Q2 del sabato
mattina con 1'49.601 e solo il traffico in pista gli ha impedito di
avvicinare il suo record della pista di 1'49.436. Lontani tutti gli
avversari con Cavalieri secondo a 0.964s.
Alex
Bernardi, pur avendo abbassato il suo giro veloce di quasi otto decimi,
fino all’1’52.622, non è riuscito a migliorare la sua posizione in
griglia e ha conquistato la quindicesima casella.
Gara 1
Scattato
dalla pole position Pirro è stato scavalcato alla prima curva da
Savadori, ma già all'inizio del terzo giro si è ripreso la testa con un
sorpasso alla San Donato. Una volta davanti il pilota del Barni Racing
Team ha stabilito il nuovo giro record in gara (1’50.326) abbassando di
tre decimi il suo precedente primato e poi tenendo un ritmo
insostenibile per tutti gli altri. Al traguardo Pirro ha preceduto di
quattro secondi e tre decimi Cavalieri e di quattro secondi e sei
decimi Savadori.
Qualche
problema in più, invece, lo ha avuto Bernardi che ha lottato per
restare nella zona punti. Staccato di due secondi da D’Annunzio,
quindicesimo al traguardo, il pilota di Cattolica è riuscito a prevalere
su Schacht nella lotta per il sedicesimo posto.
Sono
molto contento per la vittoria, ma soprattutto per i progressi che la
moto ha fatto dalla gara di Misano a quella di oggi. Questo non
significa che siamo a posto, abbiamo ancora molta strada da fare per
arrivare al 100%. Certo è che aver migliorato il record sul giro in gara
- stabilito l'anno scorso dopo anni di lavoro sulla V2 - con una moto
che non avevamo mai usato qui significa che il potenziale della V4 R è
già di assoluto valore. Mi dispiace per Alex che non riesce a
interpretare la moto e questo non mi fa godere al 100% delle vittorie.
Dobbiamo lavorare a testa bassa fino a fargli trovare il giusto feeling.
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GARA 1 - P1
La
mia confidenza con la moto è migliorata tanto rispetto alla gara di
Misano e questo mi ha consentito di tenere un passo intorno all’ 1’50 e
mezzo. Secondo le indicazioni delle prove si poteva fare anche un po’
meglio perchè avevo fatto 1’49 anche con la gomma da gara, ma in
partenza si è acceso un allarme e questo mi ha un po’ destabilizzato.
Quando poi ho capito che era tutto a posto ho preso il mio ritmo e sono
riuscito a prendere un po’ di margine sugli altri. Da fuori sembra tutto
facile, ma vincere non è mai banale e per questo ringrazio il team che,
come sempre, ha fatto un grande lavoro.
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GARA 1 - P16
Faccio
molta fatica a guidare la moto perché non mi trovo a mio agio e questo
in gara si vede: non riuscendo a fare i movimenti che voglio in sella,
dopo pochi giri accuso la stanchezza. Questo condiziona le traiettorie e
quindi le mie prestazioni. E’ un mix di situazioni che ancora non sono a
posto: non ho confidenza con le gomme e con l’assetto, non riesco a
guidare sciolto e questo mi impedisce di lottare per le posizioni che
contano.