Jerez de la Frontera, 24 gennaio 2019. Il circuito intitolato ad Angel Nieto di Jerez de la Frontera ha tenuto a battesimo
i primi test del 2019 per il Barni Racing Team e per il pilota riminese
Michael Rinaldi, impegnati a portare avanti lo sviluppo della Ducati
Panigale V4 R in vista dell'inizio della stagione del Campionato
mondiale MOTUL FIM Superbike.
Due giorni di prove che hanno visto la squadra al lavoro per cercare di
capire come la nuova moto risponda a differenti tipi di assetto e come
le nuove sospensioni Showa si adattino alla quattro cilindri di Borgo
Panigale.
Giorno 1
Nonostante
il sole che ha baciato la pista andalusa il Barni Racing Team ha dovuto
fare i conti con una prima giornata complicata da problemi tecnici: la
squadra non ha potuto svolgere il programma di lavoro previsto e Michael
Rinaldi, che scendeva in pista per la prima volta con le nuove
sospensioni Showa, è stato costretto a rimanere nel box per lungo tempo.
Uscito per la prima volta a metà mattinata il pilota riminese ha
completato solo 41 giri concludendo il primo giorno del 2019 in sella
alla Ducati Panigale V4 R al tredicesimo posto, con il miglior tempo in
1'43.973. Il lavoro è stato complicato anche da un fastidioso vento e da
una pista piuttosto sporca.
Giorno 2
Nella
seconda giornata - con condizioni climatiche leggermente più calde
rispetto al giorno precedente e con una pista molto migliorata -
Rinaldi è stato il primo pilota della Superbike a scendere in pista con
un programma di lavoro molto serrato e l'obiettivo di recuperare il
tempo perso.
Il
portacolori del Barni Racing Team ha messo in fila ben 76 giri,
abbassando progressivamente anche il proprio crono. Il giro veloce è
arrivato nella fase conclusiva della giornata con 1'40.540 che lo
posiziona al nono posto della classica, staccato di un secondo e tre
decimi dalla Kawasaki di Jonathan Rea, il più veloce tra le Superbike in
pista.
Dopo 48 ore di lavoro in Andalusia, le squadre del Campionato mondiale MOTUL FIM Superbike sono già in marcia verso Portimao, in Portogallo, a circa 350 km da Jerez de la Frontera, dove si terranno altri due giorni di test domenica e lunedì.
Dopo 48 ore di lavoro in Andalusia, le squadre del Campionato mondiale MOTUL FIM Superbike sono già in marcia verso Portimao, in Portogallo, a circa 350 km da Jerez de la Frontera, dove si terranno altri due giorni di test domenica e lunedì.
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Marco Barnabò, Team Principal
«Eravamo consapevoli che avremmo incontrato delle difficoltà, specialmente all'inizio, perchè abbiamo conosciuto la moto praticamente qui in pista. Sono stati due giorni davvero impegnativi perchè per noi era tutto nuovo, dall'elettronica alle sospensioni, non avevamo alcun riferimento. Alla fine però devo dire che siamo contenti perché abbiamo capito quali sono i problemi principali da risolvere. Abbiamo lavorato con logica, senza farci prendere dalla frenesia e questo ha portato i suoi frutti. Devo ringraziare tutto il team, il pilota, e i tecnici di Showa che ci hanno dato una grossa mano; tutti ci stanno mettendo grande impegno e questa è la cosa che mi fa essere più fiducioso».
«Eravamo consapevoli che avremmo incontrato delle difficoltà, specialmente all'inizio, perchè abbiamo conosciuto la moto praticamente qui in pista. Sono stati due giorni davvero impegnativi perchè per noi era tutto nuovo, dall'elettronica alle sospensioni, non avevamo alcun riferimento. Alla fine però devo dire che siamo contenti perché abbiamo capito quali sono i problemi principali da risolvere. Abbiamo lavorato con logica, senza farci prendere dalla frenesia e questo ha portato i suoi frutti. Devo ringraziare tutto il team, il pilota, e i tecnici di Showa che ci hanno dato una grossa mano; tutti ci stanno mettendo grande impegno e questa è la cosa che mi fa essere più fiducioso».
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Michael Ruben Rinaldi, #21
«L'approccio nella prima giornata non è stato facile, invece oggi siamo riusciti a fare un buon lavoro: abbiamo raccolto una gran mole di dati e ci siamo avvicinati molto agli altri. A Portimao ripartiremo da qui per cercare di migliorare un po' in tutte le aree».
«L'approccio nella prima giornata non è stato facile, invece oggi siamo riusciti a fare un buon lavoro: abbiamo raccolto una gran mole di dati e ci siamo avvicinati molto agli altri. A Portimao ripartiremo da qui per cercare di migliorare un po' in tutte le aree».