- Pronto per la produzione il nuovo motore direttamente derivato dalla MotoGP
- Distribuzione Desmo, albero controrotante, ordine di scoppi Twin Pulse le caratteristiche distintive
- Il 5 novembre alle 21 sarà svelata la nuova Ducati Panigale V4
Misano World Circuit “Marco Simoncelli” (RN), 7 settembre 2017
– Dalla esperienza maturata in MotoGP, dove le prestazioni del quattro
cilindri Desmosedici sono un riferimento assoluto, nasce il nuovo motore
V4 di 90°, destinato ad equipaggiare i futuri modelli supersportivi
Ducati. Trasferendo dalla competizione alla produzione la tecnologia del
suo più performante propulsore, Ducati mette a disposizione di tutti i
suoi appassionati clienti l’esperienza affinata in tante stagioni di
MotoGP.
Si chiama Desmosedici Stradale ed è destinato a diventare una pietra
miliare nella storia della Casa di Borgo Panigale, la quale, prima
d’ora, non aveva mai equipaggiato una moto sportiva, prodotta in serie
non limitata, con un motore 4 cilindri.
L’unveiling ufficiale è stato fatto a Misano, in occasione del GP di
San Marino e della Riviera di Rimini, tredicesimo appuntamento del
Campionato Mondiale MotoGP 2017. Location naturale per la presentazione,
dal momento che la MotoGP è il banco di prova da cui il nuovo motore ha
mutuato esperienza, tecnologia e carattere.
“Siamo orgogliosi di togliere il velo a questo gioiello di
tecnologia che apre un nuovo capitolo della storia della nostra Azienda e
che ne dimostra la vitalità e l’altissimo livello di investimento nello
sviluppo di nuovi prodotti – ha dichiarato Claudio Domenicali, Amministratore Delegato Ducati, durante la presentazione del Desmosedici Stradale – Questo
motore rende inoltre evidente quanto sia stretta la collaborazione tra
Ducati Corse e il gruppo di sviluppo delle moto di produzione e quanto
le corse siano in grado di sviluppare tecnologia poi utilizzabile per la
serie. Appuntamento a tutti per il 5 novembre alle 21, in occasione
della Ducati World Premiere 2018, dove presenteremo la Panigale V4, una
moto nuova al 100% ed equipaggiata con questo motore”.
Il Desmosedici Stradale nasce per coniugare l’utilizzo sportivo su pista con tutte le necessità dell’impiego su strada.
Infatti, per massimizzare le doti di coppia ai medi regimi, così
importanti per la godibilità della moto sulle strade aperte al traffico,
e per ottenere coppia e potenza a regimi più contenuti, il motore ha
una cilindrata superiore alla MotoGP, per la precisone di 1.103 cm³.
Eroga una potenza di oltre 155 kW (210 CV) a 13.000 giri/minuto, e una
coppia massima di oltre 120 Nm (12,2 kgm) da 8.750 a 12.250 giri/minuto,
in configurazione Euro 4.
L’albero motore, come sui prototipi Ducati utilizzati in gara, è
controrotante per ridurre l’effetto giroscopico complessivo e conferire
maneggevolezza ed agilità nei cambi di direzione.
I perni di biella, sfalsati di 70° come sulla Desmosedici GP,
comportano un ordine di accensione del tipo “Twin Pulse” per generare
un’erogazione facile da gestire ed ottimizzare la trazione in uscita di
curva (effetto “Big Bang”). Grazie a quest’ordine di scoppio il
Desmosedici Stradale ha un suono unico e distintivo.
La configurazione V4 a 90° rende il motore estremamente compatto,
permette di centrare le masse e consente una sua migliore integrazione
nella moto. Il Desmosedici Stradale è stato infatti inserito nel veicolo
con la bancata anteriore dei cilindri ruotata indietro di 42° rispetto
al piano orizzontale, come sui motori Ducati che competono in MotoGP.
Questo ottimizza, appunto, la distribuzione dei pesi, permette
l’adozione di radiatori più estesi e consente di avanzare il fulcro del
forcellone.
La sua architettura genera inoltre una naturale equilibratura delle
forze del primo ordine, senza l’aggravio di peso e la perdita di potenza
di un eventuale contralbero di equilibratura.
In analogia alla MotoGP, la progettazione è stata impostata fissando
l’alesaggio dei pistoni a 81 mm. Questo valore rappresenta il limite
massimo consentito dal regolamento tecnico della MotoGP; è inoltre il
più elevato del segmento delle supersportive 4 cilindri.
L’utilizzo dello stesso alesaggio del motore Desmosedici GP fa si che
anche tutta la parte fluidodinamica (valvole, condotti di aspirazione,
corpi farfallati), che è in pratica il cuore del motore, dove si
generano le prestazioni, sia vicinissima tra le due unità motrici.
Il nuovo motore è ovviamente progettato attorno al sistema
Desmodromico, caratteristica che contribuisce a fare delle Ducati i
prototipi più veloci della classe regina del Motomondiale. Su questo
motore ad elevato regime di rotazione il “Desmo” trova la sua massima
valenza tecnica e raggiunge livelli di sofisticatezza, compattezza e
leggerezza mai visti prima su una Ducati.
Ulteriore novità, per un motore Ducati di produzione, sono i cornetti
di aspirazione ad altezza variabile, che permettono di ottimizzare il
riempimento dei cilindri a tutti i regimi di rotazione con importanti
benefici in termini di erogazione e guidabilità. Il sistema di
alimentazione è completato poi da corpi farfallati ovali, dotati ognuno
di due iniettori: uno sotto e l’altro sopra la farfalla.
Questo pacchetto di soluzioni tecniche, inedito per il segmento delle
Supersportive, rende il Desmosedici Stradale un motore davvero unico nel
panorama motociclistico.
Una versione R, di cilindrata appena inferiore a 1000 cm³,
caratterizzata da più alti regimi di rotazione e quindi più specifica
per l’utilizzo in pista, è attualmente in fase avanzata di sviluppo e
costituirà la base per la versione omologata per il campionato
Superbike, categoria nella quale questo motore verrà impegnato a partire
dal 2019, come da tradizione Ducati, un anno successivo rispetto
all’introduzione della versione stradale.
Principali dati tecnici:
- Quattro cilindri a V di 90° da 1.103 cm³
- Alesaggio x corsa 81 x 53,5 mm
- Rapporto di compressione 14:1
- Potenza massima oltre 210 CV a 13.000 giri/minuto
- Coppia massima oltre 120 Nm da 8.750 a 12.250 giri/minuto
- Albero motore controrotante
- Ordine di scoppi Twin Pulse con perni di biella sfalsati di 70°
- Omologazione Euro 4
- Distribuzione a catena con doppio albero a camme in testa desmodromica, 4 valvole per cilindro
- Frizione multidisco a bagno d’olio, asservita e con antisaltellamento
- Lubrificazione a carter semi-secco e quattro pompe olio: 1 di mandata e 3 di recupero
- Alimentazione con quattro corpi ovali con diametro equivalente di 52 mm e cornetti ad altezza variabile
- Cambio a sei rapporti con sistema DQS up & down
- Intervallo di manutenzione “desmo-service” fissato a 24.000 km