Buriram (Tailandia), domenica 22 marzo 2015 – Una
giornata di gare complicata per l’Aruba.it Racing – Ducati Superbike
Team al Chang International Circuit di Buriram, Tailandia. Chaz Davies
taglia il traguardo undicesimo e quindicesimo nelle due gare Superbike,
dopo due scivolate. Nona ed undicesima posizione finale per Troy
Bayliss.
Gara 1 – Condizioni calde e
soleggiate a Buriram per le gare odierne, con una temperatura dell’aria
di circa 30°C, e 50°C di asfalto. Partendo dalla sesta posizione in
griglia, Davies era già quarto nelle prime curve, posizionandosi tra
Haslam e Lowes. Chaz transitava fra la quarta e la quinta posizione
nella prima fase della gara, ma purtroppo un’innocua scivolata nel corso
del nono giro lo relegava in quindicesima posizione. Nonostante la
caduta, il pilota gallese ha continuato a girare con tempi costantemente
veloci sino al traguardo, ed è riuscito a recuperare quattro posizioni
nella fase finale, chiudendo questa prima manche in undicesima
posizione. Bayliss, settimo in griglia, ha guadagnato una posizione nel
primo giro e nella fase iniziale ha fatto parte di un gruppetto
composto anche da Guintoli e Van der Mark. Il suo buon ritmo gli ha
permesso di mantenere l’ottava posizione per quasi tutta la durata della
gara. Gestendo bene l’usura della gomma, e lottando con vari piloti,
fra cui Lowes, Salom e Baiocco, il pilota australiano tagliava il
traguardo in ottava posizione finale. Purtroppo la direzione gara ha
però rilevato un sorpasso con bandiere gialle durante la gara e ha
inflitto la penalità di retrocedere una posizione.
Gara 2 – la seconda manche si è svolta in condizioni molto simili a
quelle di Gara 1. Anche questa volta Chaz è partito forte, ed era terzo
al termine del primo giro dietro a Lowes e Rea. Stava lottando con
Haslam quando ha purtroppo perso aderenza al posteriore finendo di nuovo
a terra. Chaz è stato in grado anche questa volta di continuare la
gara, ed è stato addirittura il pilota più veloce in pista in alcuni
degli ultimi giri, ma poteva recuperare solo fino ad un certo punto, ed
ha chiuso la gara in quindicesima posizione. Bayliss era ottavo nelle
prime curve con Salom e Torres subito davanti a lui. Troy ha recuperato
due posizioni nei primi giri per posizionarsi sesto al quinto passaggio.
Dall’ottavo giro in poi il tre volte campione del mondo iniziava a
perdere leggermente terreno e nonostante i suoi sforzi chiudeva la gara
in undicesima posizione finale.
Dopo i primi
due round del campionato 2015, Chaz Davies si trova in sesta posizione
nella classifica generale con 38 punti, mentre Troy Bayliss è
tredicesimo con 15 punti. Ducati è attualmente terza nella classifica
dei costruttori (50 punti).
Con la gara di
Buriram si è anche conclusa l’emozionante esperienza nel campionato
Superbike 2015 per il tre volte campione del mondo australiano, che
rientrerà in Australia mercoledì prossimo dopo aver preso parte ad una
serie di eventi promozionali Ducati in Tailandia
Dichiarazioni dopo le gare di oggi:
Chaz Davies (Aruba.it Racing - Ducati Superbike Team #7) – 11°, 15°
“Sono molto dispiaciuto per le gare di oggi. E’ stato molto difficile
ed ho dovuto spingere molto, girando sempre al limite, per poter restare
con gli altri. Il fatto che ci sono tre rettilinei ci ha proprio
limitato qui oggi... Abbiamo fatto delle modifiche per la seconda gara e
la moto è migliorata, ma purtroppo la seconda gara è andata più o meno
come la prima. La caduta è stata diversa, ho perso aderenza al
posteriore entrando nella curva 3, ma la seconda parte di gara è stata
simile, ho cercato di recuperare più posizioni possibili. I tempi sul
giro sono stati buoni, e quando giro da solo trovo molte meno
difficoltà. Quando lotto con gli altri invece faccio molta fatica nella
prima accelerazione e in rettilineo perdendo troppo terreno ed essendo
poi costretto a forzare molto gli ingressi. Confido nei ragazzi di Borgo
Panigale e sul loro prezioso lavoro per trovare più potenza in vista
delle prossime gare…”
Troy Bayliss (Aruba.it Racing - Ducati Superbike Team #21) – 9°, 11°
“Tutto sommato, e considerando che le condizioni climatiche qui sono
state fra quelle più difficili che io abbia mai incontrato nella mia
carriera, posso dire di essere abbastanza soddisfatto. Non mi è mai
piaciuto il caldo e sono state, come mi aspettavo, due gare molto
fisiche e difficili, soprattutto la prima perché non avevo preso la
scorta di acqua nella tuta! Pensavo di fare un pochino meglio nella
seconda, ma sapevo che non sarebbe stato facile, e quindi tutto sommato
non è andata poi così male… E’ stato divertente, sono rientrato in una
particolare circostanza e volevo fare solo un altro evento dopo Phillip
Island per vedere come andava. Amo le corse, la Ducati e le persone che
ci lavorano ed è stato molto emozionante guidare la Panigale R Superbike
in gara. Sono stato fortunato nel finire la mia carriera in forma nel
2008 e ho visto che ancora adesso posso essere veloce: ora però voglio
tornare a godermi la vita con la mia famiglia in Australia. Ringrazio
tutti per l’affetto che mi hanno dimostrato e lascio il divertimento ai
giovani talenti.”
Ernesto Marinelli – Ducati SBK Project Director
’Non è stato sicuramente un weekend facile per noi e purtroppo Chaz è
caduto in entrambe le gare. Ci è mancata un po’ di accelerazione
all’uscita delle curve lente e sarà questa l’area di maggior lavoro
delle prossime settimane. Abbiamo comunque dimostrato anche qui in
Tailandia che la Panigale R è una moto competitiva. Dopo le cadute Chaz è
riuscito a ripartire e, soprattutto in Gara 2, ha mantenuto lo stesso
ritmo dei primi, girando con dei tempi davvero veloci. Adesso dobbiamo
rimboccarci le maniche e guardare avanti per dare il massimo nelle
prossime gare. Troy ha dimostrato in prova di essere ancora molto veloce
e in gara, nonostante il grande caldo, ha dato spettacolo con la sua
guida unica e sempre aggressiva. Lo ringraziamo per aver dato il massimo
con la stessa determinazione di un tempo, non potevamo chiedergli di
più. Averlo di nuovo in sella per questi due eventi è stato bellissimo, è
passato un po’ di tempo ma alcune cose non sembrano cambiare mai: Troy è
sempre Troy.’’