MARC MARQUEZ 10: Vent’anni, due vittorie stagionali, quattro trionfi di fila al Sachsenring, vetta della classifica, il vero fenomeno della MotoGp è lui, poche chiacchiere. Il nuovo che avanza ridicolizza e fa diventare obsoleti i miti, ed i presunti tali, del passato. Imbarazza per l’incredibile facilità nel fare cose eccezionali. Certo erano assenti due big, ma è stato bravo e fortunato anche in questo, ossia nel non correre rischi inutili. Ribadisce il rispetto verso chi non c’era nel dopo gara, quando ha augurato loro di tornare presto. Stupendo!
CAL CRUTCHLOW 9,5: Gli acciacchi non rallentano, anzi sembrano esaltare l’azione dello spiritato rider inglese. Vince alla grandissima il duello impari con Rossi e conferma ancora una volta che se vigesse una giusta legge sportiva, la Yamaha ufficiale dovrebbe guidarla lui oltre a Lorenzo. Purtroppo nel motociclismo d’oggi vigono altre leggi, poco ortodosse dal punto di vista sportivo. C’è, però, il fato, il quale ogni tanto fa capolino e mostra i reali valori in campo. Il polso di Cal è di quelli reali. Eroe!
VALENTINO ROSSI 6: In qualifica ritrova dopo quasi tre anni la prima fila e prima dello start aveva tutto per tagliare il traguardo per primo. La sua, invece, è stata una prestazione sotto tono. Prendere paga da Marquez ci sta, meno da un acciaccato compagno di marca privato. Ha centrato il terzo podio stagionale, il secondo di fila, il centoottantesimo della carriera, ma in quali condizioni? Dice d’essere contento a metà. Contento lui, ma viste le premesse, deludente!
STEFAN BRADL 6,5: Conferma al traguardo la posizione in griglia di partenza. Mi aspettavo qualcosina di più dal pilota del team Cecchinello, perché si correva davanti al suo pubblico. Nelle prime tornate le prova tutte per restare al comando, ma giro dopo giro è costretto a cedere il passo agli avversari. Purtroppo per lui il podio resta un miraggio. Insipido!
ALVARO BAUTISTA 6: La MotoGp d’oggi regala a chi chiude a quasi ventidue secondi dal primo la quinta posizione. Non so se sia un bene o un male, ma è così. Anonimo!
HONDA: L’impressione è che abbia vinto più per merito di Marquez che delle doti della sua creatura. Ma è solo un’impressione.
YAMAHA: Se un privato riesce a chiudere ad un secondo e mezzo dal vincitore ufficialissimo, significa che il progetto nel suo insieme è il migliore.
DUCATI: Altro naufragio per le moto di Borgo Panigale. Dopo aver cambiato quasi tutto, perché non provare a cambiare la configurazione del motore? Vuoi vedere che tutto nasce proprio nel cuore della Desmosedici?
GARA: Primi giri interessanti, poi la solita dose di valium…..
MONOMARCA: Strano ascoltare chi è stato alfiere pochi anni fa della monofornitura (forse per agevolare qualche amico) gridare per la riapertura ad altri gommisti. Personalmente sono sempre stato contrario ai monopoli, perché preferisco la competizione vera, aperta e totale. Ben vengano, quindi, altri fornitori di pneumatici. Nel frattempo la Bridgestone farebbe bene ad analizzare il perché di tante cadute in un solo fine settimana. Sono in gioco non solo i titoli di campione ma anche le vite di chi partecipa alle gare. Non dico sia stata colpa del costruttore giapponese. Mi aspetto da questo, però, una risposta efficace contro certi rischi.
LA COINCIDENZA: Girano entrambi con lo stesso tempo….Si, entrambi girano sotto il sole!
INDOVINA CHI?: In Sbk gareggiano piloti di serie B…….Il raglio del somaro……
ALFREDO DI COSTANZO