JORGE LORENZO 10: Il Magnifico è signore sia in pista sia sul podio. Il sabato fa un bagno d’umiltà ed ammette candidamente che la terza posizione in griglia di partenza non può soddisfarlo, perché Crutchlow ha fatto meglio. In gara compie un capolavoro i cui ingredienti sono la classe, l’intelligenza ed il cuore. La gioia condivisa sul podio con Anna Vives regala allo sport che amiamo un abbraccio d’umanità. La sua è un’imposizione di forza, nonostante lo spauracchio Honda. Su sei gare disputate quest’anno, tre portano la sua corona. Un vero numero uno!
DANI PEDROSA 8: Ha tutto per vincere, fa tutto tranne che imporsi. L’eterno secondo continua a non approfittare della superiorità tecnologica che cavalca. Certo è ancora primo in classifica, ma esce da sconfitto nella sfida casalinga in salsa catalana. Torero spuntato!
MARC MARQUEZ 8: Sesto al via, chiude sull’ultimo dei gradini del podio. Cerca più volte di sopravanzare il compagno di squadra ed in un paio d’occasioni ha rischiato grosso. Per il nuovo fenomeno della Motogp è un risultato positivo; non dimentichiamo che è un rookie e che non tocca a lui dover vincere. Mastino!
VALENTINO ROSSI 5: Medaglia di legno per il rider dell’altra Yamaha ufficiale. La sua prestazione è insufficiente, perché invece di guidare sui problemi della moto, si limita al classico compitino senza errori. Troppo poco per chi non perde occasione di ricordare il suo palmares. Chi ricorda con enfasi che il distacco patito al traguardo è inferiore a quello registrato nel 2012 quando guidava una Desmosedici, perché finge di dimenticare che oggi, non ieri, ripeto oggi, ha primeggiato un pilota che ha tra le mani gli stessi identici manubri? Non sportiva l’affermazione su Bautista, quando dice “E’ stato molto fortunato che non mi ha steso oggi, perché se no….avrebbe avuto grossi problemi”. Mizzica dottore!!!
STEFAN BRADL 7,5: E’ il primo rider a non guidare una moto “superiore”. Attento nel non commettere errori, porta a casa un risultato più che discreto. Bene!
BRADLEY SMITH 6,5: Per l’oxfordiano della Motogp è il miglior piazzamento stagionale.
ANDREA DOVIZIOSO 5: Per il Dovi è notte fonda……Occorre un repentino cambio di rotta!
HONDA 9,5: Secondo me è la migliore moto, ma le manca il pilota in grado di fare la differenza. Marquez sarà in grado di farla, ma nel frattempo se non è nettamente la più lesta, il suo pilota di punta è solo secondo.
YAMAHA 8: E’ solo grazie alla classe di Lorenzo se riesce a tenere a bada i missili di Tokyo.
DUCATI 5: Non ci siamo, punto.
URLA LIVOROSE: E’ bastato che un quarantunenne italiano, lontano dalle gare, facesse due giorni di test in sella ad una Motogp non ufficiale, con degli pneumatici mai provati, che alcuni hanno perso l’opportunità di stare zitti, ed hanno urlato. Capisco, fino ad un certo punto, che a farlo sia chi cerca di difendere colui che gli passa la paga. Alcune urla livorose, però, possono essere solo il frutto dell’odio. Strano, perché mi è sembrato di riconoscere tra questi il tono di chi diceva fino all’altro ieri che tutti noi dovevamo tenere per un binomio tutto italiano…..Che tristezza!
LA PERLA: “Per me Pedrosa è quello dotato di maggior tecnica tra i piloti della Motogp”. Applausi!
STRANEZZE SPAZIO-TEMPORALI: Girano con gli stessi tempi, ma alla bandiera a scacchi uno vince, l’altro è distaccato di sei secondi……Senza scomodare Einstein, mi spiegate come può accadere una cosa simile?
ALFREDO DI COSTANZO