Il primo Grand Prix of the Americas si è svolto in condizioni perfette ad Austin, in Texas, e i due piloti del Ducati Team, Andrea Dovizioso e Nicky Hayden, hanno tagliato il traguardo rispettivamente al settimo e al nono posto.
Il pilota forlivese purtroppo è partito male dalla seconda fila e nei primi giri si è trovato in lotta con Valentino Rossi e Alvaro Bautista, tra la sesta e l'ottava posizione. Verso metà gara la lotta è continuata con il pilota spagnolo per la settima posizione e Dovizioso ha avuto finalmente la meglio su Bautista con un sorpasso all’ultima curva del giro conclusivo. Hayden invece, partito dal decimo posto in griglia, ha lottato con Andrea Iannone nei primi giri, ma dopo averlo superato non è mai riuscito a entrare in sintonia con la sua Desmosedici GP13, finendo la gara al nono posto.
Andrea Dovizioso - Ducati Team, 7°
“Il settimo posto ovviamente non è troppo soddisfacente, però il mio tempo sulla distanza non è male. Sono riuscito a tenere un buon passo, quasi sempre sotto 2:06’, e sono quindi contento per l’aggressività e l’impegno che ci ho messo. Sono riuscito a essere abbastanza costante tranne che a cinque o sei giri dalla fine e gli ultimi giri con Bautista sono stati divertenti: davvero una bella lotta! Sappiamo di dover lavorare ancora molto perché per il momento questi sono i nostri limiti, ma siamo davvero molto motivati a migliorare.”
Nicky Hayden - Ducati Team, 9°
“Per me è stato un weekend veramente duro. La pista di Austin è fantastica, ma purtroppo ho perso un po’ di tempo nei primi giri ed ero in difficoltà soprattutto nei cambi di direzione. Non sono mai riuscito a trovare la fiducia nell’avantreno e ad affrontare nel modo migliore le curve. I ragazzi del team avevano fatto un ottimo lavoro per prepararmi il miglior set-up per la gara, e quindi non ho nessuna scusa. Un nono posto non è quello che volevamo oggi, però sono fiducioso per il prosieguo della stagione.”
Bernhard Gobmeier - Direttore Generale Ducati Corse
“Sicuramente per noi non aver provato qua un mese fa è stato un piccolo svantaggio, e ci rendiamo conto che non siamo ancora al livello delle altre moto ufficiali sulla distanza di gara. Abbiamo migliorato diversi aspetti, ma uno dei nostri problemi principali rimane non riuscire a tenere la linea ideale in curva, con la moto che tende ad allargare la traiettoria, in particolare su questo tracciato che ha numerose curve in sequenza. Comunque andiamo a Jerez fiduciosi, perché nel nostro ultimo test della scorsa settimana abbiamo visto il potenziale per migliorare e i nostri piloti avranno anche il supporto del collaudatore del team, Michele Pirro, che farà la sua prima gara quest'anno come wild-card.”