Quando il talento incontra la simpatia, quando la passione si unisce alla competenza escono fuori uomini come Dario Marchetti. Ho avuto modo di conoscere Dario grazie ai social forum e così ho interagito con una persona squisita, amante delle due ruote, sempre disponibile al dialogo. Il bolognese ha di recente avuto modo di mettere alla frusta la Bmw S1000 RR e l’Aprilia Rsv4 Factory nelle loro versioni impiegate nel mondiale Sbk. Marchetti ha portato al limite tra i cordoli anche la Ducati 1199 del team Rg Racing che prenderà il via quest’anno al Civ nella categoria Sbk. Questo il suo giudizio sulle tre meraviglie: “Esteticamente – dice – né la Bmw né l’Aprilia mi entusiasmano. La prima la trovo priva di personalità, mentre la linea moderna e slanciata dell’Aprilia non attrae quanto la Panigale. La Ducati è una vera e propria opera d’arte, a mio avviso il riferimento estetico della categoria. Il motore della tedesca è da riferimento, perché spinge tantissimo a tutti i regimi. La quattro cilindri italiana colpisce per il grande equilibrio, con una precisione di guida impressionante. Il suo motore va forte, ma meno della Bmw; in compenso l’elettronica è superiore. La Bmw è esente da difetti, ma è meno maneggevole delle avversarie e chiede una guida più fisica. Se dovessi correre a Monza, sceglierei la S1000RR, mentre se gareggiassi su un tracciato pieno di curve, la Rsv4 Factory sarebbe la mia scelta”. Capitolo a parte merita la Ducati: “La Panigale – spiega – va molto bene, anche se del terzetto è la meno performante. Questo perché è nella versione Stock. La forcella Ohlins pressurizzata permette ingressi in curva fulminei. Bisognerà, per renderla perfetta, sviluppare l’elettronica. Si tratta di una moto sofisticata e potrebbe essere la sorpresa della stagione”. Il 2013 agonistico di Marchetti parlerà americano: “Gareggerò – svela il rider italiano – con la squadra Ducshop di Atlanta. A breve sveleremo le gare che ci vedranno in griglia”.
ALFREDO DI COSTANZO