La nuova stagione della MotoGP sarà combattuta dalla Ducati non solo
col nuovo telaio perimetrale in alluminio che si adatta maggiormente
alle gomme Bridgestone ma anche con l’elettronica. A detta dei tecnici
l’arma più importante del 2012 sarà l’elettronica, cioè il software di
gestione di tutta la moto. Ad incominciare dai nuovi motori 1000 di
cilindrata dove la potenza e la coppia sono notevolmente aumentati e c’è
la necessità quindi di controllare al meglio l’erogazione per scaricare
a terra tutti i 230 cavalli e oltre a disposizione.
A tal proposito l’ing. Filippo Preziosi ha dichiarato che la Honda
sta lavorando a qualcosa di diverso nella gestione del motore, forse
sulla fasatura. In passato il controllo elettronico tagliava la potenza
quando la moto si impennava o la gomma posteriore iniziava a slittare,
adesso invece l’obiettivo è quello di perdere meno potenza e consumare
meno carburante possibile, pur controllando l’erogazione.
Oggi, ci sono programmi software molto sofisticati, che per capire
come funziona un motore della concorrenza partono dalla registrazione
del suono di un motore ed elaborando i dati stabiliscono il numero dei
giri, la successione degli scoppi e l’intervento dei vari limitatori.
Sono software sviluppati dalle Case sull’esempio di quanto si fa da
molti anni in Formula 1.
La Ducati ha capito che la nuova sfida della MotoGp è basata molto
sull’elettronica, con moto realizzate portando attenzione a tutte le
possibili correlazioni tra telaio, motore e gomma. Attenzione non
rivolta solo alla ciclistica, ma anche alla rinnovata elettronica che
accompagna lo sviluppo del nuovo motore 1000. Si spiega così il motivo
del test di Jerez a porte chiuse, se come è stato detto non c’era nulla
da vedere, infatti la carena copre ogni segreto, c’era molto da “udire”…
Pare che i motoristi più esperti ci capiscono già qualcosa con un
buon orecchio allenato, ed è certo ormai che la Honda non lavora più sul
taglio della potenza, infatti la nuova Honda 1000 nell’ultimo test
girava sempre rotonda, senza grattare o scoppiettare. La Honda a quanto
pare non taglia più alla potenza massima, ma quasi certamente lavora
sulle farfalle dell’iniezione e come dice l’ing. Filippo Preziosi, sulla
fasatura, che per loro non è una novità infatti hanno moto di serie a
fasatura variabile.
La Honda dal 2010 è in netta crescita sul fronte elettronica e già
alla fine di quella stagione la RC212V era apparsa persino superiore
alla Yamaha, dominatrice del triennio 2008-2009-2010. Poi nel 2011 con
l’introduzione del cambio sameless la superiorità della Honda
si è evidenziata. La politica della Casa di Tokyo è sempre stata quella
di vincere a prescindere dal pilota, cercando di fare la miglior moto
possibile e dopo l’abbandono dalla F1, molte professionalità sono
passate alla progettazione delle MotoGp.
Non dimentichiamoci che alla fine della stagione 2009 la HRC strappò
alla Yamaha i cervelli dell’elettronica: Andrea Zugna l’ingegnere
ideatore dei sistemi di gestione elettronica che ha rivoluzionato la M1
nel 2008 facendola divenire la moto di riferimento, insieme a Cristian
Battaglia suo brillante collaboratore e Carlo Luzzi l’ingegnere
telemetrista di Jorge Lorenzo, un terzetto di italiani di primissimo
piano, che hanno portato in Honda tutto il loro know-how.
Honda è il riferimento per la MotoGp, la Ducati lo ha capito, la grande sfida è iniziata!
Da http://www.f1passion.it