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"Valentino Rossi va fuori giri". Il Giornale attacca il pilota della Ducati perchè "sta con i rivoltosi inglesi". E noi stiamo con Vale
Valentino Rossi, si sa, non si limita al motociclismo, non ha peli sulla lingua e non teme di andare controcorrente. Stavolta una sua dichiarazione pubblicata da la Stampa di Torino sulle sommosse inglesi scatena le ire persino di un quotidiano … “sobrio” e “indipendente” come il Giornale e molti suoi lettori insultano duramente il pilota della Ducati.
Dice il nove volte campione del Mondo: “Sono con i contestatori. La polizia dovrebbe dare una mano e risolvere i problemi, non mettersi a menare la gente e uccidere dei ragazzi. Se c’è questo casino, forse il perché sta proprio nel comportamento delle forze dell’ordine”.
Le prime violenze erano scoppiate nella notte fra sabato e domenica nel quartiere multietnico di Tottenham, dopo una manifestazione convocata per protestare contro la morte di Mark Duggan, pregiudicato ucciso in uno scontro a fuoco con la polizia. C’è un’inchiesta aperta e giornali e blog accusano gli agenti dell’unità speciale armata di aver aperto il fuoco senza essere stati precedentemente attaccati.
Noi siamo contro la violenza, anche perché chi ha ragione passa sempre dalla parte del torto e paga due volte. E siamo, però, anche a favore di Valentino.
Innanzi tutto perché , come tutti, lui ha il diritto di dire la sua. Poi perché, pur convinti che fra i rivoltosi inglesi ci siano delinquenti di ogni risma, siamo totalmente in disaccordo con quanto detto dal premier inglese Cameron che bolla tutti e tutto come: “Pura criminalità”.
Quando in una democrazia i cittadini non si sentono “uguali” e subiscono nella loro vita quotidiana questa discriminazione, sono isolati ed esclusi, non ci si può lamentare se esplodono rabbia e esasperazione fino alla rivolta.
Ha ragione Rossi anche sulla polizia. Che rispetto merita la polizia (l’ordine sociale) quando il capo di Scotland Yard si è dovuto dimettere per le tresche con i corruttori e ricattatori del non-giornalismo di Murdoch? Scrive Paolo Flores d’Archais sul Fatto quotidiano: “Da che pulpito Cameron – di quel marciume mallevadore e beneficato – può gridare ai “criminali”? E perché mai sentirsi “nella stessa barca” quando si taglia sulle pensioni e sugli asili per ingrassare i Mackie Messer dell’intreccio affaristico-politico-criminale?”.
Valentino Rossi va difeso perché non ha emesso una sentenza ma ha espresso una sua legittima opinione. Giusta o sbagliata, nessuno può negargli la parola. Neppure i crociati del Giornale che, notoriamente, hanno … sempre ragione. Oltre che la bava alla bocca.