Le superprestazione di un Carlos Checa e di una Ducati ormai a fine sviluppo da un pezzo stanno spaventano gli avversari e le altre case. La paura ha un nome: Ducati Extreme 1200, che sarà la prossima supersportiva di Borgo Panigale dal 2012. Attualmente ha gia stabilito diversi record, pur non essendo ancora nemmeno entrata in produzione; sembra essere già un fulmine e tecnologicamente avanti 10 anni su tutte le altre concorrenti del mercato attuali. Logico temerne lo strapotere nelle competizioni dall’anno prossimo. Aprilia, BMW, Suzuki, Kawasaki e Yamaha -che pero’ dall’anno prossimo si ritirerà dalle competizioni- sono unite nella battaglia regolamentare contro Ducati.
Il bicilindrico fa paura
Da mesi si susseguono polemiche e pressioni per limitare tale ipotetica supremazia, che per ora si riduce ad una singola, unica, motocicletta: prima le gomme, poi la maggiore cubatura; finalmente si è ottenuto che di modificare il sistema di bilanciamento delle prestazioni tra quattro cilindri e bicilindriche (la sola Ducati in pratica), per fare in modo che, in caso di eccessivo vantaggio, sia più facile far scattare penalizzazioni sul peso limite, attualmente 165kg per tutti, e riguardo al diametro degli air-restrictor degli airbox e condotti di aspirazione, al momento da 50mm. Quindi si rivedrà il coefficente di piazzamento/gara e il coefficente del punteggio in maniera da fa quadrare i conti più rapidamente e senza pregiudicare queste norme “calmierizzanti” solo perchè, attualmente, di Ducati in griglia ce ne sono solo 4, di cui 3 dietro la 12° posizione in campionato; il sistema, fino ad oggi, funzionava solo se fossero state ben più d’una a fare risultato.