Jeremy Burgess ha le idee chiare. Non si lascia prendere dal momento no della Ducati e analizza la situazione difficile in prospettiva 2012. Il capo meccanico di Valentino Rossi in una bella intervista alla Gazzetta dello Sport promette una Rossa competitiva l'anno prossimo.
"L'atmosfera è fantastica, ci sono ottime persone e c'è gioia di lavorare, anche se al momento mancano i risultati. La maggior parte del 2011 ci servirà per capire cosa servirà a Valentino per andare forte, perché l'anno prossimo ci presenteremo in ottima forma".
Però Rossi ha bocciato la Gp11.1...
"Sono convinto che fra qualche mese ci guarderemo indietro e diremo che abbiamo fatto bene. Serve una moto facile, ripercorrendo la strada del 2004: trovammo una Yamaha che l'anno prima aveva fatto solo un podio e che oggi è la moto di riferimento. Ma la Ducati non deve essere una Yamaha, piuttosto una moto che ogni pilota potrà guidarla al suo limite".
Serve il telaio perimetrale?
"Non sono pro o contro questa soluzione. Sarebbe sbagliato buttare via cinque anni di esperienza, piuttosto serve un progetto parallelo che non sia incentrato solo sulla moto in carbonio".
Il Dottore ha la stessa voglia di un tempo?
"Valentino ha ancora fame, basta guardarlo sul bagnato: lì la nostra noto è competitiva e lui è sempre davanti".
Come valuta le prestazioni di Stoner sulla Rossa?
"Tranne che nel 2007, quando la Ducati vinse per una netta superiorità, Casey si è sempre imposto con un altissimo livello di rischio. Forse sarebbe stato meglio se la Ducati avesse analizzato la ragione dei fallimenti degli altri, anziché concentrarsi troppo sulle vittorie".
Parole taglienti che certo alimenteranno le polemiche nei prossimi giorni, ma non si può certo negare che Jeremy si nasconda dietro ad un dito, anallizando con freddezza la situazione, ma è fiducioso che la Casa di Borgo Panigale sia in grado di uscire dal grave momento di crisi, riportando Rossi a lottare per la vittoria.