Carlos Checa: "Valentino, vieni a sfidarmi in Superbike!"

Carlos Checa, dall’alto della sua posizione di leader del campionato Superbike, si è concesso un periodo di vacanza all’insegna della fatica, prima ristrutturando la sua casa sui Pirenei, poi scalando il Monte Rosa fino a raggiungere i 4.634 metri. Niente ozio, quindi, ma tanta attività fisica per tornare più in forma che mai e difendere il titolo che può solamente perdere.
Concluse le ferie, il ritorno ha visto Carlos impegnato in un’intervista alla Gazzetta dello Sport, e in attesa di debuttare al Nurburgring per il finale di stagione, ha ben chiare le idee su quello che sarà il suo futuro: “non mi ritirerò. Sono in crescita, posso sfruttare la mia esperienza e la mia abilità, ho ancora molto da dare. In Ducati avranno un nuovo modello, lo proverò con calma e deciderò se rimanere o accettare altre offerte, non ho fretta per decidere e non è una questione di soldi”
Poi si parla di Valentino Rossi, e di come Checa sia stato più veloce con la Superbike, rispetto al #46 con la MotoGP, in alcune piste: “Questo confronto in italia ha suscitato casino e la cosa comincia a piacermi, sto diventando un po’ italiano, e ad essere sincero ho provato gusto ad andare più forte di lui, lo sono stato ad Assen e a Silverstone, significa che sto guidando bene. Con una derivata di serie non è normale fare gli stessi tempi di un prototipo ma vuol dire anche che Rossi ha dei problemi. Lui è il migliore, ne verrà fuori”
Ma se Rossi avesse voglia di correre in Superbike con una Ducati, sarebbe una lotta ad armi pari: “Sono sicuro che con la 1198 si divertirebbe molto e mi farebbe molto piacere correrci contro. Il 25 settembre siamo ad Imola e non c’è concomitanza con la MotoGP, quindi lo invito ufficialmente. Valentino vieni almeno una volta”. Che dite, il 9 volte campione accetterà l’invito dell’amico-rivale Carlos?

Checa: "Al titolo Sbk ci credo"

"La crisi Vale-Ducati? Serve tempo" 

Domenica è già Misano e dopo le sofferenze di Indianapolis - le ennesime - Valentino Rossi e la Ducati cercano un difficile riscatto a due passi da casa. Una crisi per cui ci vuole tempo come conferma il lato vincente di Ducati: quello di Carlos Checa, quello della Superbike. "Una moto difficile, una moto particolare che da interpretare non è facile. Valentino si è trovato con una moto - dopo tanti anni a guidare con altre sensazioni che lo hanno fatto crescere e vincere - con un carattere che lui non riesce a portare avanti. Un carattere di una moto difficile: te lo dico perché l'ho provata e so cosa può sentire lui. E adesso niente: Valentino ha il potenziale, la Ducati anche. Ci vuole solo un po' di tempo", ci ha detto lo spagnolo.
Carlos Checa è a Borgo Panigale prima del Nurburgring: un'occasione per ricordare la 300 esima vittoria della casa bolognese nelle derivate arrivata a Silverstone grazie al pilota catalano del Team Althea, primo nel Mondiale con 62 punti di vantaggio sulla Aprilia di Max Biaggi e 71 sulla Yamaha di Marco Melandri: "Io ci credo però è una cosa ancora un po' lontana. Mancano quattro gare: non sono poche e in gioco ci sono 200 punti. Per adesso la mia mente è solo alla Germania, una gara che può essere buona per noi. E' una situazione normale per me vedere Melandri lì davanti. Sicuramente non è normale vedere Biaggi fare tutti quegli errori rispetto all'anno scorso. Quest'anno sorprendentemente ha fatto errori che penalizzano tanto".
A 38 anni suonati, finalmente, il veterano della MotoGP è a un passo dal suo primo Mondiale. Questo è uno sport emozionale e non fisico. "Quest'anno sono cresciuto con me stesso arrivando a limiti di guida che non avrei mai immaginato. Posso dire che il matrimonio tra me, la moto e il team è più forte che mai. Posso parlarti di adesso che è il momento più dolce, più emozionante, più fantastico della mia carriera sportiva", ha ammesso.
Infine due pronostici sulla MotoGP: uno sul futuro campione del mondo, uno sul campione del mondo del futuro. "Stoner con la Honda è di un altro livello e sicuramente se non succede niente sarà Stoner che vincerà il Mondiale - il suo pronostico - . Per me c'è uno che farà strada: Marquez. Lo conosco abbastanza bene e credo che abbia tutto per diventare un grande campione".

 

Checa in Ducati per festeggiare 300 vittorie in SBK


Alla vigilia della gara del Nurburgring, decimo appuntamento in calendario del Mondiale Superbike 2011, Carlos Checa (Team Althea Racing), è passato in Ducati per un saluto a tecnici e management dell’azienda. Checa ha preso parte ai festeggiamenti per lo storico traguardo delle 300 vittorie ottenute dalla Rossa di Borgo Panigale nel campionato delle derivate di serie e raggiunto grazie alla vittoria di Checa in gara 1 a Silverstone il 31 luglio scorso.
Dopo nove gare Checa guida la classifica assoluta del Campionato Mondiale piloti con 62 punti di vantaggio sul suo diretto inseguitore, Max Biaggi, mentre Ducati è saldamente al comando della classifica costruttori con 355 punti. Questo successo, la nona vittoria nel 2011 in sella alla Ducati 1198, oltre a confermare la leadership Ducati sia nella classifica costruttori che in quella piloti, ha permesso alle “rosse di Borgo Panigale”di raggiungere questo importante traguardo, che conferma il grande valore di questo pilota spagnolo e la grande competitività della bicilindrica bolognese, vera e propria icona tra le moto derivate di serie.
Il pilota spagnolo ha voluto dedicare la vittoria a Ducati, autografando la grafica che attualmente è esposta alla reception dello stabilimento di Borgo Panigale, seguito da un brindisi in reparto corse, dopo aver incontrato il management Ducati, che ha ringraziato formalmente il pilota del Team Althea Racing per i risultati che sta ottenendo.


300 vittorie! Mai nessun altra casa motociclistica aveva raggiunto questo traguardo. Un risultato completato anche da altrettanti record difficilmente uguagliabili, che iniziano con la prima vittoria conquistata da Marco Lucchinelli nel 1988, per poi passare agli altri 25 piloti che hanno tagliato vittoriosi il traguardo di una gara Superbike; nomi come Carl Fogarty, Doug Polen, Raymond Roche, Troy Corser, Giancarlo Falappa, Neil Hodgson, Piefrancesco Chili, Ben Bostrom, James Toseland, Noriyuki Haga e tanti, tanti altri ancora, per concludere con una leggenda come Troy Bayliss e un mito come Carlos Checa. Tanto per…”dare un po’ di numeri”, ad oggi sono ben 753 i podi ottenuti da Ducati in Superbike, oltre a 155 pole position, 13 titoli iridati piloti e ben 16 mondiali costruttori.

Special: Italienische Monster

Project By: Italienische Motorrader
Web Site: http://www.italienische-motorraeder.de/

Ducati Monster 1000s


































Rimettiamo in pista la GP7/GP8




Guareschi: grande impegno, pochi punti

Per Vittoriano Guareschi, come per l'intero Ducati, il risultato del Gran Premio di Indianapolis è stato difficile da digerire. A gara conclusa si è sobbarcata una riunione con Rossi e poi ha parlato a lungo anche con Hayden (foto). “Oggi è stata una giornata molto impegnativa per la nostra squadra e per i nostri piloti che nonostante il grande impegno di cui come sempre hanno dato prova, hanno faticato per portare a casa pochi punti - ha ammesso "Vitto" -Dopo la prestazione positiva di Brno ci aspettavamo di trovare subito un buon ritmo anche qui a Indianapolis e non ci siamo riusciti, anche se va considerato che alcune cose ci hanno penalizzato. Nicky, infatti, ha fatto una scelta di gomma anteriore che non si è rivelata la migliore ma il suo passo in gara nei primi giri era abbastanza buono, mentre Valentino oggi ha avuto un problema al cambio che nei quattro turni di prova non si era mai presentato. In ogni caso sappiamo che dobbiamo lavorare per migliorare e nessuno in Ducati e nel team si sta risparmiando per raggiungere questo obiettivo”.

Rossi: "Così è molto difficile"

Valentino Rossi è deluso per il 10° posto di Indy: "Visto come va quest'anno non sono così sorpreso del risultato. Sono state un insieme di cose che sono andate male. A livello di guida quando si cade con la Ducati poi è difficile ritrovare subito la confidenza giusta. Inoltre in gara mi è rimasto il cambio in folle 6-7 volte e non potevo più fermarmi. Così è molto difficile fare risultati. Dobbiamo fare modifiche grandi, guardando al futuro".
Rossi parla chiaro quando analizza l'andamento di un weekend dove tutto è girato storto: "Abbiamo delle prestazioni buone nei turni della mattina, col fresco, ma poi ogni volta che andiamo forte e cerchiamo di fare di più, a livello di guida e setting, finisce che cado. La Ducati è una moto difficile da guidare e dopo ogni caduta non è naturale toranare al top della confidenza. Ci vuole un po' di più ed è difficile lavorare così".

Il Dottore fatica a trovare spunti di ottimismo nel post gara, ma guarda con fiducia al futuro: "In queste situazioni potremmo accontentarci anche di poco, come a Brno o Laguna Seca. Tipo arrivare sesti o settimi, ma purtroppo facciamo fatica. Dobbiamo cercare di migliorare e mettere a posto la moto. Lavoriamo per il 2012, sperando che il prossimo anno vada meglio. Presto arriveranno delle cose da provare e dobbiamo avere fiducia perché la Ducati sta facendo un grande sforzo. Sappiamo che dobbiamo fare modifiche grandi. Ci vuole pazienza, perché non è come in Honda o Yamaha, la Ducati ha già accelerato i tempi con la GP11.1 e ora ha bisogno di tempo".

MotoGP Indianapolis: Ducati disastro

12527Casey STONERAUSRepsol Honda TeamHonda151,146'52.786
22026Dani PEDROSASPARepsol Honda TeamHonda150,8+4.828
31611Ben SPIESUSAYamaha Factory RacingYamaha150,5+10.603
4131Jorge LORENZOSPAYamaha Factory RacingYamaha150,2+16.576
5114Andrea DOVIZIOSOITARepsol Honda TeamHonda150,2+17.202
61019Alvaro BAUTISTASPARizla Suzuki MotoGPSuzuki149,5+30.447
795Colin EDWARDSUSAMonster Yamaha Tech 3Yamaha149,0+39.690
8814Randy DE PUNIETFRAPramac Racing TeamDucati148,3+53.416
977Hiroshi AOYAMAJPNSan Carlo Honda GresiniHonda148,3+53.790
10646Valentino ROSSIITADucati TeamDucati148,2+55.345
11535Cal CRUTCHLOWGBRMonster Yamaha Tech 3Yamaha148,1+57.184
12458Marco SIMONCELLIITASan Carlo Honda GresiniHonda147,9+1'00.141
13324Toni ELIASSPALCR Honda MotoGPHonda147,8+1'02.169
14269Nicky HAYDENUSADucati TeamDucati138,02 Giri
Non classificato


8Hector BARBERASPAMapfre Aspar Team MotoGPDucati148,31 Giro


17Karel ABRAHAMCZECardion AB MotoracingDucati146,28 Giri


65Loris CAPIROSSIITAPramac Racing TeamDucati145,612 Giri

MotoGP Indianapolis FP3

127Casey STONERAUSRepsol Honda TeamHonda321.61'39.538
211Ben SPIESUSAYamaha Factory RacingYamaha316.41'39.670
326Dani PEDROSASPARepsol Honda TeamHonda319.81'39.896
458Marco SIMONCELLIITASan Carlo Honda GresiniHonda315.41'40.301
54Andrea DOVIZIOSOITARepsol Honda TeamHonda319.61'40.326
65Colin EDWARDSUSAMonster Yamaha Tech 3Yamaha313.51'40.438
71Jorge LORENZOSPAYamaha Factory RacingYamaha315.11'40.547
846Valentino ROSSIITADucati TeamDucati317.31'40.698
914Randy DE PUNIETFRAPramac Racing TeamDucati317.91'40.915
1019Alvaro BAUTISTASPARizla Suzuki MotoGPSuzuki318.81'40.916
1169Nicky HAYDENUSADucati TeamDucati318.41'41.067
1235Cal CRUTCHLOWGBRMonster Yamaha Tech 3Yamaha313.51'41.209
1365Loris CAPIROSSIITAPramac Racing TeamDucati316.31'41.496
148Hector BARBERASPAMapfre Aspar Team MotoGPDucati322.11'41.512
1524Toni ELIASSPALCR Honda MotoGPHonda315.01'41.676
1617Karel ABRAHAMCZECardion AB MotoracingDucati318.21'41.740
177Hiroshi AOYAMAJPNSan Carlo Honda GresiniHonda320.51'41.889

MotoGP Rossi: "Non sento l'anteriore"


Valentino Rossi è scuro in volto dopo l'undicesimo tempo nelle libere di Indy: "Due turni molto diversi, ma è un bene perché alla fine stamattina non c'era grip, mentre nel pomeriggio l'asfalto è migliorato e poi ci sono meno buche. Peccato che noi abbiamo sbagliato completamente la distribuzione dei pesi e non sento il davanti. Sono in grande difficoltà e rischio sempre di cadere. Per sabato proveremo a rivoluzionare la situazione".
Rossi fotografa bene la situzione, dichiarando che le prove fatte nel suo box non hanno portato sulla buona strada, anzi: "Per la qualifica faremo una moto 'normale' come quella di Hayden".

Segno che nel box del numero 46 qualcosa ancora non gira come deve. Valentino però non cerca scuse: "La pista non mi piace, ma bisogna farsela piacere come le altre. Senza buche è meglio, ma alla mattina era come guidare sul bagnato, con una condizione al limite, forse l'asfalto era troppo sporco perché non ci aveva giratao ancora nessuno. Nel pomeriggio l'aderenza è migliorata e abbiamo dovuto inseguire il grip. Non ci aspettavamo migliorasse così tanto. Avevamo una messa a punto strana, sabato proveremo con un setting più simile a quello di Nicky che non è andato male. Anche noi possiamo fare meglio, ma oggi proprio non riuscivo a guidare.

MotoGP Indianapolis FP2

127Casey STONERAUSRepsol Honda TeamHonda319,31'40.724
211Ben SPIESUSAYamaha Factory RacingYamaha312,21'40.918
326Dani PEDROSASPARepsol Honda TeamHonda317,81'41.205
41Jorge LORENZOSPAYamaha Factory RacingYamaha313,81'41.461
54Andrea DOVIZIOSOITARepsol Honda TeamHonda320,11'41.536
65Colin EDWARDSUSAMonster Yamaha Tech 3Yamaha313,21'41.699
758Marco SIMONCELLIITASan Carlo Honda GresiniHonda316,81'41.742
869Nicky HAYDENUSADucati TeamDucati316,01'41.789
919Alvaro BAUTISTASPARizla Suzuki MotoGPSuzuki317,81'42.231
1014Randy DE PUNIETFRAPramac Racing TeamDucati310,61'42.339
1146Valentino ROSSIITADucati TeamDucati316,61'42.405
127Hiroshi AOYAMAJPNSan Carlo Honda GresiniHonda318,61'42.673
138Hector BARBERASPAMapfre Aspar Team MotoGPDucati321,11'42.920
1465Loris CAPIROSSIITAPramac Racing TeamDucati315,11'43.034
1535Cal CRUTCHLOWGBRMonster Yamaha Tech 3Yamaha312,91'43.085
1624Toni ELIASSPALCR Honda MotoGPHonda315,81'43.230
1717Karel ABRAHAMCZECardion AB MotoracingDucati315,21'43.528

MotoGP Indianapolis FP1

111Ben SPIESUSAYamaha Factory RacingYamaha313,11'43.260
227Casey STONERAUSRepsol Honda TeamHonda319,01'43.552
35Colin EDWARDSUSAMonster Yamaha Tech 3Yamaha312,31'43.574
458Marco SIMONCELLIITASan Carlo Honda GresiniHonda315,91'43.582
569Nicky HAYDENUSADucati TeamDucati315,61'44.236
646Valentino ROSSIITADucati TeamDucati311,51'44.362
74Andrea DOVIZIOSOITARepsol Honda TeamHonda317,61'44.551
88Hector BARBERASPAMapfre Aspar Team MotoGPDucati317,41'45.026
91Jorge LORENZOSPAYamaha Factory RacingYamaha312,91'45.065
1026Dani PEDROSASPARepsol Honda TeamHonda314,41'45.192
1119Alvaro BAUTISTASPARizla Suzuki MotoGPSuzuki313,51'45.249
1235Cal CRUTCHLOWGBRMonster Yamaha Tech 3Yamaha311,81'45.368
1314Randy DE PUNIETFRAPramac Racing TeamDucati311,21'45.577
147Hiroshi AOYAMAJPNSan Carlo Honda GresiniHonda312,81'46.159
1565Loris CAPIROSSIITAPramac Racing TeamDucati310,51'46.484
1617Karel ABRAHAMCZECardion AB MotoracingDucati306,11'46.643
1724Toni ELIASSPALCR Honda MotoGPHonda309,61'47.507

Special: Ducati 750 SS by Wrench Monkees

















IL DUCATI TEAM TORNA NEGLI STATES PER IL GRAN PREMIO DI INDIANAPOLIS


Il secondo appuntamento negli “States” del Campionato del Mondo della MotoGP prenderà il via domenica prossima sul circuito di Indianapolis che Nicky Hayden, nato a poche centinaia di chilometri di distanza,  considera la sua pista di casa. Durante la pausa estiva il pilota americano ha potuto percorrere qualche giro in sella ad una 1198 SP, trovando molto migliorato l’asfalto dell’”Infield”, la sezione all’interno dell’ovale, che è stato recentemente rifatto dalla curva 5 alla 16. Hayden, che qui nel 2009 ha conquistato il suo primo podio con la Ducati, venerdì mattina tornerà in azione in sella alla GP11.1, come il compagno di squadra Valentino Rossi. Il pilota italiano a Indianapolis ha vinto al debutto, nel 2008, e anche se la pista non è tra le sue favorite in assoluto vuole confermare, insieme alla sua squadra, i recenti progressi compiuti con il set up della Desmosedici. Rossi inoltre ama particolarmente correre negli Stati Uniti dove, come Hayden, può contare su tanti tifosi che si uniranno ai numerosi Ducatisti americani che ogni anno si danno appuntamento per il fine settimana di gara all’”Isola Ducati”.   

VALENTINO ROSSI, Ducati Team 
“Indy, una pista impegnativa, non esattamente una delle mie preferite ma aspettiamo di vedere come ci troveremo con la Ducati. Hanno riasfaltato parte del tracciato quindi le condizioni dovrebbero essere sicuramente migliorate da quel punto di vista. Durante il GP di Brno abbiamo fatto dei piccoli progressi con il set up della GP11.1 e vedremo se li confermeremo nella prossima gara. In ogni caso correre in America per me è sempre bello, mi piacciono molto sia l’atmosfera sia i tifosi che sono sempre molto calorosi. Mi spiace invece moltissimo che mancherà qualcuno che sicuramente ci seguiva sempre, anche se non in pista: Claudio Castiglioni, un vero appassionato, una persona che ha fatto tanto per il mondo delle moto e che a me in particolare aveva dato la possibilità di iniziare a correre in Sport Production 125 quando avevo 14 anni”.
 
NICKY HAYDEN, Ducati Team

 “Andiamo a Indy e vedremo come si troverà la MotoGP sul nuovo asfalto dell’infield. Io ci ho guidato e posso confermare che non ci sono più buche anche se penso che ci vorrà un po’, venerdì mattina, per pulire e gommare l’asfalto. Aspetto davvero con grande piacere questo appuntamento: mi è sempre piaciuto correre a casa e avere vicino tanti amici e la mia famiglia, anche se quando sei lì, bisogna solo concentrarsi e pensare al lavoro da fare. mi piacerebbe molto ottenere un buon risultato e in generale divertirmi e godermi tutto il fine settimana. Il team ha lavorato molto per darmi l’opportunità di guidare la GP11.1 e sta a me adesso ripagarli cercando di fare bene”.

VITTORIANO GUARESCHI, Team Manager
 “Arriviamo a Indy dopo una giornata di test a Brno dove la squadra ed entrambi i piloti hanno fatto un gran lavoro:  Valentino ha dedicato tutto il tempo a disposizione a provare un’infinità di regolazioni e di set-up per la GP11.1, un compito faticoso, affrontato con un impegno incredibile. Anche Nicky ha fatto molti giri, trovando  un buon affiatamento con la GP11.1 tanto che da Indy la useranno entrambi, una cosa importante per accelerare il lavoro di sviluppo. È la gara di casa per Nicky e questo da sempre una motivazione extra. Infatti nel 2009 ha ottenuto il suo primo podio con la Ducati e l’anno scorso è stato solo molto sfortunato in gara, perdendo una saponetta nei primi giri, perché andava davvero forte”.

Burgess: "Rischioso puntare tutto sul carbonio!"

Jeremy Burgess ha le idee chiare. Non si lascia prendere dal momento no della Ducati e analizza la situazione difficile in prospettiva 2012. Il capo meccanico di Valentino Rossi in una bella intervista alla Gazzetta dello Sport promette una Rossa competitiva l'anno prossimo.

"L'atmosfera è fantastica, ci sono ottime persone e c'è gioia di lavorare, anche se al momento mancano i risultati. La maggior parte del 2011 ci servirà per capire cosa servirà a Valentino per andare forte, perché l'anno prossimo ci presenteremo in ottima forma".

Però Rossi ha bocciato la Gp11.1...
"Sono convinto che fra qualche mese ci guarderemo indietro e diremo che abbiamo fatto bene. Serve una moto facile, ripercorrendo la strada del 2004: trovammo una Yamaha che l'anno prima aveva fatto solo un podio e che oggi è la moto di riferimento. Ma la Ducati non deve essere una Yamaha, piuttosto una moto che ogni pilota potrà guidarla al suo limite".

Serve il telaio perimetrale?
"Non sono pro o contro questa soluzione. Sarebbe sbagliato buttare via cinque anni di esperienza, piuttosto serve un progetto parallelo che non sia incentrato solo sulla moto in carbonio".

Il Dottore ha la stessa voglia di un tempo?
"Valentino ha ancora fame, basta guardarlo sul bagnato: lì la nostra noto è competitiva e lui è sempre davanti".

Come valuta le prestazioni di Stoner sulla Rossa?
"Tranne che nel 2007, quando la Ducati vinse per una netta superiorità, Casey si è sempre imposto con un altissimo livello di rischio. Forse sarebbe stato meglio se la Ducati avesse analizzato la ragione dei fallimenti degli altri, anziché concentrarsi troppo sulle vittorie".

Parole taglienti che certo alimenteranno le polemiche nei prossimi giorni, ma non si può certo negare che Jeremy si nasconda dietro ad un dito, anallizando con freddezza la situazione, ma è fiducioso che la Casa di Borgo Panigale sia in grado di uscire dal grave momento di crisi, riportando Rossi a lottare per la vittoria.

Negli Usa per migliorare ancora

A Indianapolis Valentino Rossi riparte dal sesto posto in Repubblica Ceca. "Durante il Gp di Brno abbiamo fatto dei piccoli progressi con il set up della Gp11.1 e vedremo se li confermeremo - ha detto il 'Dottore' - Indy è una pista impegnativa e non esattamente una delle mie preferite ma aspettiamo di vedere come ci troveremo con la Ducati. In ogni caso correre in America per me è sempre bello". Un pensiero a Castiglioni: "Ci mancherà".
"In America mi piacciono molto sia l'atmosfera sia i tifosi che sono sempre molto calorosi - ha proseguito Rossi, che scalda i motori in vista del prossimo weekend - A Indianapolis hanno riasfaltato parte del tracciato, quindi le condizioni dovrebbero essere sicuramente migliorate da quel punto di vista".

A Indianapolis Nicky Hayden avrà a disposizione per la prima volta la Ducati Gp11.1: "Il team ha lavorato molto per darmi l'opportunità di guidare la GP11.1 e sta a me adesso ripagarli cercando di fare bene - ha detto il pilota statunitense - Andiamo a Indy e vedremo come si troverà la MotoGP sul nuovo asfalto dell'infield. Io ci ho guidato e posso confermare che non ci sono più buche anche se penso che ci vorrà un po', venerdì mattina, per pulire e gommare l'asfalto. Aspetto davvero con grande piacere questo appuntamento: mi è sempre piaciuto correre a casa e avere vicino tanti amici e la mia famiglia, anche se quando sei lì, bisogna solo concentrarsi e pensare al lavoro da fare. Mi piacerebbe molto ottenere un buon risultato e in generale divertirmi e godermi tutto il fine settimana".

Storia Ducati






Special: Il Monster S4 del Team Ducati La Bellezza alla 8 Ore di Suzuka

La “8 Ore di Suzuka” è una gara unica, massacrante. Tante squadre giapponesi si preparano per questa gara come se fosse l’unico evento dell’anno.
Del resto si tratta di una manifestazione che ha scritto le più belle pagine del motociclismo giapponese. Forse molti non lo sanno, ma in Giappone la “8 ore di Suzuka” ha più popolarità di qualsiasi altra gara, compresa la MotoGP e la SBK.
La concessionaria di Kumamoto, “La Bellezza” (situata a Sud-Est di Kyushu, l’isola più meridionale tra le 4 che compongono il Giappone), partecipa alla “8 Ore di Suzuka” da circa 7 anni. A differenza di tutti i suoi avversari, però, lo fa in sella a una Ducati e non con una delle quattro marche giapponesi! Il protagonista di questa bellissima sfida è il Signor Masahiro Ueno, classe 1961, che, come tanti giapponesi, è un eterno ragazzo, simpatico e dotato di grande senso dell’umorismo, che in passato ha lavorato per la “Over Racing” preparando alcune special su base Yamaha destinate alle gare Protwins. E’ lui stesso a raccontarci il suo primo “contatto” con Ducati: “Preparavo diverse moto motorizzate Yamaha, ma intanto vedevo che alcuni miei colleghi, oltre a partecipare alle gare con moto giapponesi, possedevano anche delle Ducati… (sorride). Da allora, piano piano, mi sono avvicinato a questo nuovo mondo. Mi affascinava soprattutto la parte meccanica, ma anche esteticamente le moto di Borgo Panigale mi hanno conquistato fin dal primo momento. E’ stato così che, nel 1992, ho aperto una concessionaria di Over Racing a Kumamoto, la mia città natale e, grazie al circuito di “Auto Police” (il circuito internazionale di Kumamoto n.d.r.), ho potuto prendere parte ad alcune gare di campionato Protwins, preparando anche alcune moto per i miei clienti. Tuttavia, il mio desiderio rimaneva quello di dedicarmi completamente a Ducati… L’occasione giusta è arrivata nel 1997, quando ho finalmente aperto la concessionaria Ducati di Kumamoto. Il mio vero sogno, comunque, era quello di partecipare con una Ducati a una gara importante, anche se all’epoca non avevo nemmeno preso in considerazione la 8 Ore di Suzuka (sorride ancora)”.
A questo punto è giusto parlare del “background” di Ueno san, tornando ai tempi in cui lavorava per la Over Racing. Ueno, infatti, non lavorava per una filiale qualsiasi della celebre azienda costruttrice di telai, ma esattamente per la Over Racing di Suzuka!
“In effetti, ero molto vicino al circuito! – spiega Masahiro – Non so se riesco a spiegarlo a parole, ma la 8 Ore di Suzuka ha un fascino irresistibile. Di solito la gara comincia sotto il sole incandescente e finisce di notte con lo spettacolo dei fuochi d’artificio finali. Comunque, la gara si compone di talmente tanti fattori imprevedibili che il risultato finale rimane incerto fino all’ultimo momento… Se ce la fai ad arrivare al traguardo, provi un’emozione indescrivibile. Diciamo che è come una sorta di malattia che ci ha contagiati”.
Bene, ora che abbiamo capito la ragione per cui Ueno partecipa alla 8 Ore di Suzuka, cerchiamo di scoprire perché ha deciso di farlo proprio con una Ducati.
“Molti sostengono che le supersportive giapponesi siano perfette per partecipare a questo tipo di gara e forse è anche vero, ma questo per me non conta… La Ducati ha fascino, una bellezza che si sposa perfettamente con la mia filosofia agonistica. Anche la sfida tecnologica che caratterizza i motori Ducati mi affascina tanto: loro sviluppano e gareggiano solo con il sistema desmodromico.”
Poi Masahiro, ci spiega anche alcuni aspetti, legati all’immagine, ai quali tiene molto: “Nonostante siamo un team privato, ho sempre cercato di partecipare con professionalità. Per questo, anche se in Giappone non arrivano così tanti gadget ufficiali come in altri paesi, e quei pochi costano anche piuttosto cari, tutto il Team indossa la stessa divisa e, ognuno di noi, si sente un po’ come se fosse un componente di Ducati Corse! Insomma, anche se non possiamo fare le cose in grande, cerchiamo di curare la nostra immagine al meglio, tenendo fede al nome del nostro team: La Bellezza.”
Adesso è giunto però il momento di presentare la creatura con la quale Ueno ha partecipato alla più importante tra le gare giapponesi: il Monster S4 La Bellezza. Ciò che colpisce fin da subito è la carenatura così particolare e al tempo stesso perfettamente integrata con il resto delle sovrastrutture. “Sì, in effetti siamo riusciti a creare una carenatura molto bella e particolare. Per dirla tutta, quando Valentino Rossi ha partecipato alla 8 Ore di Suzuka, ci ha fatto i complimenti dicendoci che la nostra era davvero una bellissima moto! Vi lascio immaginare quanto ci abbia fatto piacere…”.
La moto è caratterizzata da sospensioni Öhlins sia davanti che dietro, dal radiatore di una 998RS che garantisce la giusta temperatura di esercizio del motore (l’anno scorso quest’ultima aveva dato parecchi problemi) e dal motore di una 996 comprato all’asta su internet!
L’impianto di scarico è stato appositamente realizzato in titanio, mentre così configurato il motore eroga una potenza massima di ben 138 cavalli alla ruota. Nel complesso, dunque, si tratta di un oggetto davvero impressionante se si pensa alla sua parentela con il Monster, tuttavia: “Nonostante i molti interventi su motore e ciclista, - confessa Ueno - non è facile ottenere la qualifica per una gara selettiva come quella di Suzuka. In questi ultimi anni, le moto giapponesi hanno fatto progressi enormi, tanto che con un numero limitato di modifiche riescono a raggiungere il tetto dei 200 cavalli alla ruota… Non è semplice, dunque, combattere sul piano delle prestazioni pure con un bicilindrico desmo. Fortunatamente, però, l’organizzazione della 8 Ore di Suzuka ha stabilito che, se un privato fa un buon risultato nella 300 Km Suzuka, una sorta di anteprima della 8 Ore, dove noi abbiamo ottenuto un ottimo secondo posto, allora può partecipare di diritto alla 8 Ore”.
Il problema, però, è che Ueno san vuole competere, non soltanto partecipare. Nel 2005 ha raggiunto il traguardo, nonostante a metà gara la moto sia rimasta senza benzina. Il pilota l’ha spinta a mano fino ai box, arrivando stremato.
Questo inconveniente gli ha fatto perdere parecchio tempo, non vedendosi riconosciuto il completamento ufficiale della gara, ma ha comunque tagliato il traguardo… “Io partecipo alla 8 Ore di Suzuka grazie al supporto e alla collaborazione dei miei clienti, volontari che si preparano tutto l’anno per organizzare quest’evento. E’ strano, a volte durante il weekend di gara, mi innervosisco con dei clienti che, in realtà, mi danno da mangiare, comprando le moto presso la mia concessionaria… Grazie a Dio, capiscono la situazione e, anziché mandarmi al diavolo, non vedono l’ora di venire a Suzuka con me… E’ una grande famiglia che si riunisce ogni anno per quest’evento”.
E nel 2006? “Purtroppo, ogni anno la situazione diventa più difficile, però penso che ci saremo anche nel 2006. A dire la verità, già mi viene in mente qualche idea strana, ormai sono letteralmente malato per la 8 Ore.”
Beh, non ci resta che tifare per il Signor Ueno e il Team La Bellezza. Perciò, non dimenticate: estate 2006, ultima domenica di luglio, 7 ore di fuso orario compreso…

Jeremy Burgess: "La Ducati non deve essere una Yamaha, ma ripercorreremo la strada di sviluppo presa nel 2004"

«La Ducati non deve essere una Yamaha. Piuttosto, una moto che ogni pilota potrà guidare fino al suo limite. In Yamaha era il livello dei piloti a determinare la velocità della moto, non viceversa. Il prossimo anno vorrei vedere i piloti Ducati sparpagliati in griglia, non tutti dietro come ora». Sono le parole di Jeremy Burgess, che risponde cosi alla Gazzetta dello Sport quando infila il dito nella piaga chiedendo se la Ducati sarà “Yamahizzata” nel 2012.
Il capo tecnico di Valentino Rossi, e compagno di mille avventure, non se la sente di condannare la Ducati per le scelte ingegneristiche prese in passato, ma sotto sotto, il suo non è un complimento quando parla di telaio perimetrale e errato utilizzo del carbonio: «Non sono pro o contro questa soluzione (il doppio trave n.d.r.). Sarebbe sbagliato buttare via in un colpo cinque anni di lavoro, piuttosto serve un progetto parallelo che non sia incentrato solo sulla moto in carbonio. Puntare subito sul carbonio ha reso tutto più difficile, sappiamo troppo poco del suo comportamento applicato alle moto da corsa».
Dopo il flop GP11.1, anche Jeremy Burgess conferma che si sta lavorando a soluzioni completamente nuove: «Io non ho mai pensato che sarebbe stata la moto del prossimoanno. La Ducati ha una storia giovane e per la prima volta ha al timone un pilota esperto come Valentino. Sono convinto che tra qualche mese ci guarderemo indietro e diremo che abbiamo fatto bene. Vogliamo una moto facile, ripercorrendo la strada del 2004: trovammo una Yamaha che l’anno prima aveva fatto soloun podio e che oggi è la moto di riferimento».

MotoGP Indianapolis 2011: orari e diretta tv


Quest’ultimo week-end di agosto si annuncia rombante, con l’appuntamento statunitense di Indianapolis della MotoGP e delle categorie cadette. Le prime a scendere in pista saranno le moto della classe 125 che affronteranno, nella prima sessione di prove libere, Venerdì 26 alle 15:15 ora Italiana (nell’Indiana saranno le 9:15) girando fino alle 15:55. Alle 16:10, sarà il turno della MotoGP, con i piloti e i tecnici che inizieranno a capire la pista. Alle 16:55 bandiera a scacchi per la MotoGP che cederà il testimone, alle 17:10, alle Moto2 che avranno tempo fino alle 17:55 per prendere confidenza con il tracciato. La seconda sessione di prove libere seguirà i seguenti orari: classe 125 dalle 19:15 alle 19:55; MotoGP dalle 20:10 alle 20:55 e Moto2 dalle 21:10 alle 21:55. La prima giornata di prove potrà essere seguita sul canale Mediaset Premium “Premium MotoGP” mentre Italia 1 trasmetterà una sintesi delle prove dalle ore 01:15 di Sabato.
Sabato 28 agosto si entrerà nel vivo, con la “rifinitura” del mattino, a Indianapolis saranno nove, con la classe 125 che affronterà la seconda sessione di prove libere quando in Italia saranno dalle quindici alle 15:40. Seguirà la Moto GP dalle 15:55 alle 16:55 e Moto2 dalle 17:10 alle 18:10. Alle 18:55 tutti davanti ai televisori per le qualifiche, trasmesse in diretta da Italia 1. I primi a dare battaglia saranno i piloti della classe 125 che scenderanno in pista alle diciannove precise. Dopo quaranta potremo conoscere la prima griglia di partenza. Alle 19:55 semaforo verde per i bolidi della MotoGP che si contenderanno la pole position fino alle 20:55. Chiuderà la sessione di qualifica Moto2 dalle 21:10 alle 21:55.
I cancelli del circuito si apriranno, in Indiana, domenica mattina presto, quando noi ci apprestiamo a pranzare. I Warm Up sono previsti dalle 14:40 alle 15:00 per la Classe 125, dalle 15:10 alle 15:30 per la Moto2 e dalle 15:40 alle 16:00 per la MotoGP. La diretta di Canale 5 inizierà alle 17:45 con la 125, a seguire, alle 19:15 Moto2 e infine alle ventuno ore italiane l’attesa gara di MotoGP.

Lutto nel motociclismo, muore Claudio Castiglioni

Claudio Castiglioni si è spento a 63 anni in una clinica di Varese questa mattina. La notizia è di pochi minuti fa e non sappiamo ancora quale sia il motivo del decesso, ma ci lascia un pezzo importante della storia motociclistica italiana sia sportiva che di produzione. Già presidente di Cagiva, dagli anni ‘50 di proprietà della famiglia Castiglioni, ha acquistato i marchi Ducati ed MV Agusta portando a compimento due rinascite che hanno portato l’eccellenza italiana su nuovi livelli.
Sue le vittorie Cagiva nel motomondiale dalla 500 di Randy Mamola del 1988 fino all’ultima V594 di John Kocinski e il debutto della Ducati 916 disegnata da Massimo Tamburini; con lui ha creato anche quel capolavoro che si chiama MV F4, icona sportiva degli ultimi 20 anni al pari della cugina bicilindrica di Borgo Panigale. Sotto la sua direzione è nato anche il Ducati Monster, altro masterpiece che ha rivoluzionato il mercato delle moto stradali.

Omaggio ad Andrea Iannone prossimo Ducatista (forse)

...sembrava la fine del mondo ma sono ancora qua' (A.I.)